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domenica 10 maggio 2015

Quanti modi di fare e rifare gli gnocchi di fagioli cannellini


Buona domenica, oggi l'appuntamento con la cucina dei QUANTI ci porta tutte nella cucina di Nonna Sole per preparare i suoi gnocchi di patate ….. ehm di fagioli!!!
Di ricette ne ho lette, provate e assaggiate tante, mai troppe però, … e quanti giri, virtuali e reali, che mi hanno portato, dalla cucina di mia nonna direttamente agli antipodi, a sperimentare ricette di tutto il mondo ….
Insomma qualcosina l'ho assaggiata :-) ….eppure mai avrei immaginato che con i fagioli si potessero fare gli gnocchi …. e soprattutto così leggeri, freschi e deliziosi.
Una rivelazione difficile da dimenticare che sicuramente non mancherò di fare e rifare :-)
Ancora una volta grazie alla Cuochina che seleziona il meglio dalle nostre cucine e a Nonna Sole che ha condiviso con noi la sua favolosa ricetta!
La mia è un'interpretazione in chiave partenopea …. avete mai sentito parlare di pasta e fagioli con le cozze? …. ecco gli gnocchi di fagioli con le cozze .... assaggiate e fatemi sapere :-)

500 g. di fagioli canarini pesati lessati
farina integrale q. b. ( nel mio caso circa 150g.)
sale
500 g. di cozze
aglio
olio
peperoncino
prezzemolo

Lessare i fagioli precedentemente tenuti a bagno tutta una notte (io ho semplicemente scongelato le vaschette di fagioli lessi che ho sempre di riserva nel congelatore).
Con un mixer ad immersione ridurre in crema i fagioli, salare, trasferire in una ciotola, unire gradualmente la farina impastando a mano fino ad ottenere un composto morbido ma compatto (nel mio caso, forse perché siamo abituati a lasciare un po' di acqua di cottura in più nei fagioli lessi per ottenere, poi, una pasta e fagioli bella cremosa, ci sono voluti circa 150 g. di farina).
Sulla spianatoia infarinata formare dei rotolini abbastanza sottili da cui ricavare gli gnocchi.
Sciacquare e pulire le cozze, aprirle con pochissima acqua a fuoco medio coperto. Raffreddare. Sgusciare le cozze. Filtrare e conservare l'acqua di cottura.
In una capiente padella soffriggere aglio, olio e peperoncino, sfumare con un mezzo bicchiere dell'acqua di cottura delle cozze, unire le cozze e un po' di prezzemolo tritato, cuocere coperto per qualche minuto, il sughetto dovrà leggermente restringersi.
Lessare gli gnocchi in abbondante acqua bollente salata. Scolarli quando vengono a galla.
Trasferire gli gnocchi nella padella con il sugo di cozze, saltare a fuoco vivace giusto il tempo di amalgamare gli ingredienti, spolverare con prezzemolo tritato. Servire.


LA NOSTRA CUOCHINA 

Il mese prossimo tutti da Fabiana rifacciamo i suoi patties di merluzzo!

http://fabipasticcio.blogspot.it/2014/05/patties-di-merluzzo-senza-glutine-senza.html

domenica 14 settembre 2014

Quanti modi di fare e rifare: la zuppa lombarda


Finite le vacanze ritorna finalmente l'appuntamento con QUANTI MODI DI FAREE RIFARE, tante nuove ricette ci aspettano !!!!
Quest'oggi rispondendo all'invito della cuochina siamo nella cucina di Elena per preparare la zuppa lombarda, un piatto povero della tradizione contadina fatto solo di acqua, fagioli, pane e .... tanto amore, una ricetta del cuore!!!!
Proprio come i piatti di mia nonna che spesso propongo nella mia cucina che, per quanto possa essere avanti nello studio e nelle tecniche, per quanti aggeggi abbia nella mia dispensa, non vengono mai buoni come i suoi, non hanno lo stesso inconfondibile sapore, il sapore dell'infanzia …. il sapore della scoperta …. il sapore della memoria …..
È la cuoca che fa il piatto :-)
Ecco la ricetta della bisnonna di Elena

500 g di fagioli bianchi (io ho usato i canarini)
8 fette di pane
1 spicchio di aglio
3 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
olio
sale
pepe
2 litri di acqua

I miei fagioli erano stati a suo tempo ammollati, lessati e congelati così li ho semplicemente scogelati.
In una capiente pentola soffriggere in almeno 4 cucchiai di olio l'aglio, la salvia e il rosmarino, unire i fagioli e l'acqua, salare.
Cuocere coperto a fuoco moderato per circa 1ora.
Servire con le fette di pane tostato

Ci vediamo tutti il 12 ottobre nella cucina di Paola con i Sos Pabassinos

http://pinkopanino.blogspot.it/2013/08/sos-pabassinos.html

martedì 29 aprile 2014

Soupe au pois ardennaise per l'abbecedario culinario europeo



L'abbecedario culinario europeo questo mese ci porta in Belgio alla scoperta di una delle cucine migliori d'europa.
Devo riconoscere la mia ignoranza :-) legavo il Belgio ai famosi ma non particolarmente gustosi cavolini e, dunque, non immaginavo che la cucina belga fosse ricca di piatti appetitosi e saporiti e soprattutto di altissimo livello gastronomico, dagli antipasti ai dolci!!!!
Complice il freddo degli ultimi giorni, la scelta è caduta su una zuppa energetica e robusta, incredibilmente adeguata a questa stranissima primavera che sa d'inverno !!!!

Con questo post partecipo all'iniziativa Abbecedario Culinario della Comunità Europea che, per il Belgio, è ospitato dal blog mangiare è un po' come viaggiare.

500 g. di piselli secchi
1 gambetto di prosciutto
250 g. di pancetta affumicata a cubetti
2,5 litri di acqua
4 porri
4 cipolle
1 cucchiaio di burro
1 gambo di sedano
timo
alloro
pepe
qualche fetta di pane raffermo

Lasciare i piselli e il prosciutto in ammollo in acqua fredda per 24 ore, cambiando l'acqua almeno un paio di volte.
Affettare la cipolla, porri e il sedano sottilmente.
In una capiente pentola sciogliere il burro a fuoco medio, unire le cipolle e lasciare soffriggere delicatamente, quindi aggiungere il sedano, i porri, la pancetta e il prosciutto, lasciare insaporire per qualche minuto e unire i piselli ammollati. Aggiungere l'acqua, insaporire con il timo, l' alloro e il pepe.
Non salare, il prosciutto e la pancetta sono già abbastanza salati.
Portare ad ebollizione e continuare la cottura a fuoco moderato, coperto, per circa 1 ora e mezza.
Nel frattempo tagliare le fette di pane raffermo a fettine o cubetti e farle rosolare in padella nel burro. Trasferire i crostini su un foglio di carta assorbente.
A cottura ultimata, regolare di sale, rimuovere dalla zuppa la pancetta, il prosciutto e gli aromi.
Passare la zuppa con il frullatore ad immersione.
Tagliare il gambetto a cubetti e, insieme con la pancetta, unirlo alla zuppa.
Strofinare con uno spicchio di aglio nel fondo di una zuppiera e versare la zuppa molto calda.
Decorare con i crostini e fettine di gambetto tostate in padella.
Servire immediatamente.

Per la ricetta ho preso spunto qui

mercoledì 12 marzo 2014

Zuppa di lenticchie e broccoli

 
Ecco un classico della cucina napoletana, la zuppa di lenticchie e broccoli, un piatto robusto e gustoso, ancora oggi servito nelle osterie tradizionali insieme ad altre icone della “veracità” come la genovese, i polipi alla luciana, la braciola, i frarielli …
Proprio in una di queste osterie l'ho assaggiata per la prima volta e da allora la ripropongo spesso nella mia cucina.
Con questo freddo cosa c'è di meglio di una zuppa calda, corroborante e piccantina … provatela!!!

200 g. di lenticchie secche
250 g. (circa) di broccoli friarielli gia puliti
aglio
peperoncino
olio evo
sale

In una capiente pentola portare a bollore circa un litro di acqua, sciacquare le lenticchie, scolarle, versarle nell'acqua già a bollore, cuocere coperto a fuoco medio per circa 45 minuti, o, comunque, fino a cottura delle lenticchie. Condire le lenticchie con sale qualche giro di olio e peperoncino, continuare la cottura coperto a fuoco medio per circa mezz'ora. Nel frattempo sciacquare bene i broccoli, scolarli, versarli nelle lenticchie in cottura, salare, mescolare, continuare la cottura coperto per circa 15 minuti. Servire la zuppa ancora calda.
 
Con questo post partecipo al Weekend Herb Blogging, creato da Kalyn's Kitchen, organizzato da Cook (almost) Anitything At Least Once e curato per l'edizione italiana da Briggishome che questa settimana è ospitato dal blog Erbe In Cucina.



giovedì 20 febbraio 2014

Patè di ceci in nido di scarola




Questo mese the recipe-tionist è la carissima Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico potevo mai esimermi dal partecipare? del resto, nella mia cucina (quella reale) circolano spesso le sue ricette :-)
Quale occasione migliore per presentarne qualcuna delle mie preferite !!!
La scelta è caduta su questo sfiziosissimo finger food che propone un'accostamento insolito ma davvero indovinato tra scarole e ceci declinato in chiave piccante. Un'esperienza degustativa molto speciale, sorprendente: la scioglievolezza della verdura si fonde nella cremosità del patè di ceci mentre il piccante del peperoncino è esaltato dalle note frizzantine del limone. 
Arbanella ma quanto sei brava!!!!
Con questo post partecipo al contest The Recipe-tionist del blog Cuocicucidici che per il mese di febbraio ha come recipe-tionist Un'arbanella di basilico.

1 scarola
250 g di ceci già lessati
50 g di yogurt bianco
tabasco
1 limone non trattato
1 spicchio d'aglio
2 peperoncini rossi secchi
oliosale
parmigiano grattugiato

Pulire la scarola, lavarla e scolarla, ridurla a striscioline. In una capiente padella soffriggere aglio, olio e peperoncino, unire la scarola, cuocere a fuoco medio – alto coperto per circa 15 minuti. La scarola dovrà risultare cotta ma ancora consistente. Regolare il sale.
Passare al mixer i ceci con lo yogurt, la scorza grattugiata del limone, qualche spruzzo di tabasco (assagiare) e l'olio necessario ad ottenere una crema morbida.
Disporre nelle cocottine la scarola a forma di nido e, al centro, con l'aiuto sac-à-poche sistemare il paté di ceci. Cospargere di parmigiano grattugiato e passare sotto al grill qualche minuto per gratinare.