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lunedì 28 ottobre 2024

Madelines certamente al pistacchio per il club del 27


Mi rivolgo a quel lettore che arriva qui dall'universo web, no, no quello spam che va a commentare i post più visti, quello autentico a cui piace cucinare e mangiare e cerca ricette.

Purtroppo qui trova poco ultimamente ma un bell'archivio di ricette da provare, quello si.

Ora ci dedichiamo ad altro, non so neppure come descrivere questo altro, tanto, tanto altro.

Comunque ogni tanto si fotografa.

L'anno scorso di questi tempi constatavo di aver dimenticato come funziona una reflex, quest'anno neppure sapevo come si accendesse. Ed infatti le foto parlano :-)

Al mio lettore ricordo che oggi si riunisce il nostro Club, il Club del 27, per il quale ho preparato delle deliziosissime madelines che vi assicuro sono al pistacchio nonostante la colorazione.

La ricetta proviene dal libro “Petits gateaux” che abbiamo mise en place nelle nostre cucine e raccontato in immagini.

Le ricette, vi assicuro sono tutte buonissime e le trovate qui.

Con questo post anche questo mese partecipo al club del 27


Ingredienti per 4 persone


180g di burro fuso oltre al burro per ungere gli stampini

3 uova intere

60g di latte

100g di zucchero semolato

160g di farina oltre la farina per infarinare gli stampini

10g di lievito chimico

45 g di pasta di pistacchio

30g di farina di pistacchio


Preriscaldate il forno, modalità statica, a 180°.

In una ciotola dalle dimensioni adeguate battete il latte con le uova, unite lo zucchero, la farina setacciata con il lievito la pasta e la farina di pistacchio, mescolate bene quindi incorporate il burro fuso con l'ausilio di una spatola.

Ungete gli stampini col burro, spolverateli di farina eliminando l'eccesso, riempiteli con l'impasto fino a ¾ .

Infornate e fate cuocere per 5 minuti circa.

 



mercoledì 10 febbraio 2021

Biscotti avena e mele






Si parte per tornare a casa, il vero viaggio alla fine è in se stessi.
Questa volta il viaggio è nelle nostre radici, alle origini della nostra cucina.
Prepareremo dei menù completi seguendo la stagionalità utilizzando ingredienti basici, quanto più naturali possibile per condividerli al tavolo comune della Fattoria Consapevole e Solidale.
Io ho preparato dei biscotti con farina di avena e mele.
Come vedete niente di iper trendy, fustigatorio o introvabile, questo è il rischio quando si parla di salutare.
Uova di galline felici, burro buono di panna e farina poco raffinata, tutto condito da attenzione e cura la mia idea di cucina naturale.
Un momento di benessere da condividere con chi si ama.
Si cucina sempre pensando a qualcuno. 

Ecco la mia proposta per il gruppo alimentare cereali della nostra Fattoria Consapevole e Solidale


220g di farina di avena
100g di burro
100g di zucchero di canna + un cucchiaio extra per il composto di mele
100g di mandorle pelate (o nocciole) leggermente tostate e tritate
100g di mele (io 2 mele annurche)
40 g di uvetta
1 uovo
cannella
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzichino di sale (pochissimo)

Sciacquate bene le mele, non sbucciatele, tagliatele a fettine sottili,
In una padella dal fondo spesso cuocete le mele con 1 cucchiaio di zucchero di canna, l'uvetta precedentemente ammollata, scolata e asciugata, e un generoso pizzico di cannella, lasciatele cuocere a fuoco medio per circa 10 minuti. Mettete da parte e lasciate raffreddare bene.
Nella planetaria foglia K unite gli ingredienti secchi precedentemente mescolati e il burro a pezzetti, Impastate pochissimo a velocità 1, appena il tempo di ottenere grosse briciole. Unite le mele e l'uovo e impastare ancora pochissimo giusto il tempo di amalgamare gli ingredienti.
L'impasto può essere realizzato tranquillamente a mano seguendo l'ordine degli ingredienti e impastando lo stretto necessario.
Trasferite l'impasto protetto da pellicola alimentare a riposare in frigo per almeno un'ora o di più.
Al termine stendete l'impasto su una spianatoia leggermente infarinata (se l'impasto è freddo è non si attaccherà molto) ricavandone dei biscotti con l'aiuto di un coppapasta. Continuate fino ad esaurimento dell'impasto.
Sistemate i biscotti su una teglia protetta da carta forno e cuocete in forno già a temperatura a 180° statico per 10 – 12 minuti. Ogni forno ha la sua cottura, i biscotti debbono dorare, ambrarsi dolcemente. Sfornate i biscotti e lasciateli raffreddare prima di servirli.



Per la ricetta mi sono ispirata qui 


mercoledì 27 novembre 2019

I miei biscotti di mais al limone per il club del 27



Questo mese il tema del Club del 27 è la polenta.
Calda, corroborante, richiama alla mente sapidi e corposi pasti invernali.
Si, ma noi l'abbiamo fatta dolce, e che dolce, prelibati, aerei e delicati, sopraffini avrebbe detto Petronilla.
Sfidiamoci sul dolce e vediamo cosa combiniamo ci siamo detti e ne sono venute fuori meraviglie stratosferiche.
Non perdetene nessuna sono tutte qui
Proud to be a member 
Mai fatto biscotti, si, qua e la, capitava per il blog, assaggiati, gustati, fotografati, magari pure spazzolati ma poi dimenticati.
E' un genere che non andava in casa mia, nella mia vita reale, più torte, crostate, ciambelloni muffin.
Penso fosse un'abitudine familiare, nonna non faceva biscotti, mamma neppure, nel manuale di Nonna Papera qualcosa c'era ma niente di indimenticabile, per cui mi sono data ad altro.
Da un po' invece non faccio che sfornare biscotti per uso strettamente personale, per chi amo, e sto imparando la cottura che è difficilissima nei biscotti, non si direbbe, ancora di più nel forno più pazzo del mondo (il mio).
E finiscono, aspetto un pochino e ne preparo dei nuovi diversi, qualche volta mi aiuta Alessandro, proviamo insieme, sperimentiamo …
Ultimamente sto provando farine senza glutine, non per problematiche specifiche ma per curiosità, per sperimentare …
Ovviamente vedere questi biscotti e decidere di prepararli è stato un attimo e così sono qua, ampiamente finiti, poi ripreparati e di nuovo finiti …
Con la tessera n. 37 anche questo mese partecipo al Club del 27, e non dimenticate di dare un'occhiata agli splendidi dolci che abbiamo realizzato nel Club, tutti a base di farina di mais e quindi facilmente adattabili per l'alimentazione gluten free, li trovate tutti qui su Mtchallenge.

Ingredienti
200 g di burro non salato
150 g di zucchero semolato ammorbidito
la scorza finemente grattugiata di 2 limoni
4 tuorli d'uovo
300 g farina tipo 00 ( io  200 g di farina di riso e 100 g di amido di mais)
150 g di farina di mais fioretto

Preriscaldate il forno a 200 ° modalità statica.
Rivestite 2 teglie rettangolari con carta da forno.
Sistemate il burro, lo zucchero e la scorza di limone nella ciotola della planetaria, frusta K, e impastate a velocità 1 - 2 fino a ottenere un composto leggero e cremoso. Aggiungete i tuorli, 1 alla volta, battendo bene dopo ogni aggiunta. Setacciate la farina di riso. l'amido di mais e un pizzico di sale in una ciotola, quindi mescolate con farina di mais. Unite gli ingredienti secchi al composto di uova e impastate ancora pochissimo, giusto il tempo di combinare gli ingredienti. Trasferite l'impasto potetto da pellicola in frigo a raffreddare per almeno mezz'ora. Stendete la pasta su una superficie leggermente infarinata fino a 5 mm di spessore e ritagliate i biscotti con un tagliapast. Posizionate i biscotti sulle teglie. Cuocete per 10-12 minuti fino a quando non saranno dorati (nel mio forno, il forno più pazzo del mondo :-) circa 7 minuti).
Lasciateli raffreddare prima di spostarli, sono delicatissimi.



mercoledì 4 gennaio 2017

Polvorones



In Spagna sono i biscotti natalizi per eccellenza, anche se in realtà si consumano tutto l'anno soprattutto perchè sono buonissimi.
Basta assaggiarne uno per comprenderne la terribile insidia: danno dipendenza, se si inizia non si finisce, almeno fino ad esaurimento delle teglie :-)
All'apparenza compatti e croccanti si sgretolano letteralmente polverizzandosi, scioglievolissimevolmente, all'assaggio in un un'esplosione di gusto.
Ecco perchè bisogna farli belli spessi :-)
I polvorones fanno parte del cesto delle prelibatezze natalizie proposte da re-cake 2.0, una più buona ed invitante dell'altra, sicuramente tutte da provare anche a prescindere dalle feste :-)

180 g farina 00
50 g mandorle sgusciate e spellate
120 g burro morbido
50 g zucchero a velo
1/2 cucchiaino cannella
3 – 4 cucchiaini di rum (in Spagna anice)
1 pizzico sale

per completare
zucchero a velo
Nel mixer tritare le mandorle finemente fino fino ad ottenerne farina.
Unire le mandorle alla farina, mescolare, trasferire su una teglia protetta da carta forno, livellare. Infornare a 130° per circa 30 minuti mescolando di tanto in tanto.
Sfornare e lasciare raffreddare bene.
Mescolare gli ingredienti secchi (farine, zucchero a velo, cannella, sale), formare una fontana al centro della quale mettere il burro a pezzetti e il rum. Impastare velocemente giusto il tempo di compattare l'impasto che risulterà comunque poco legato. Formare una palla, avvolgere con pellicola trasparente, lasciare riposare per almeno mezz'ora a temperatura ambiente.
Al termine stendere l'impasto ad uno spessore di circa 1,5 cm. Tagliare i biscotti con un coppapasta di 3 cm di diametro. Allineare i biscotti su una teglia protetta da carta forno. Cuocerli in forno statico già a temperatura a 160° per circa 15 minuti, devono dorare ma non colorirsi troppo
Sfornarli, lasciare raffreddare, completare con una bella spolverata di zucchero a velo.



mercoledì 28 dicembre 2016

Alberelli dolci



Natale, tempo di biscotti!
La mia proposta sono dei deliziosi pasticcini a strati, come nella migliore tradizione tedesca, delicati, armoniosi evocativi, si innalzano come tanti alberelli in un innevato paesaggio invernale.
Denominati con una concretezza tutta teutonica Terrassenplätzchen, letteralmente biscotti terrazza, mi è piaciuto ribattezarli alberelli, che ne dite, omen nomen ma anche no :-) 



300 g di farina 00
100g di zucchero
1 uovo medio
150 g di burro morbido
2 cucchiaini di lievito per dolci
1 semini di mezza bacca di vaniglia

per completare
confettura di frutta meglio se rossa

per decorare
2 cucchiai di zucchero a velo



Mescolare la farina con il lievito, trasferire nella ciotola della planetaria, unire gli altri ingredienti, impastare con la frusta a gancio brevemente, giusto il tempo di compattare l'impasto, prima a velocità minima aumentando poi a velocità 1- 2. Formare una palla, lasciare riposare in frigo avvolta da una pellicola per alimenti per circa 30 minuti.
Al termine stendere l'impasto ad uno spessore di circa 1 cm, con dei coppapasta rotondi di diametro diverso, uno più grande dell'altro (4, 3, 1,5 cm) tagliare i biscottini di tre diverse dimensioni.
Sistemarli su una teglia protetta da cartaforno.
Infornare in forno statico già a temperatura a 180°, cuocere per circa 10 minuti attenzione a non farli scurire come ho fatto io.
Sfornare e lasciare raffreddare.
Sistemare i biscottini delle tre diverse misure l'uno sull'altro partendo da quello di diamtero più grande, glassare gli strati con la confettura. Spolverare con zucchero a velo.
 La ricetta è presa qui



domenica 11 dicembre 2016

Quanti modi di fare e rifare i biscotti allo zenzero per Natale


È quasi Natale tempo di biscotti è biscottini, non possono mancare sotto l'albero, sono per Babbo Natale!
Meglio portarsi avanti col lavoro! Insieme alla Cuochina oggi siamo nella cucina di Vittoria, impareremo a fare suoi i biscotti allo zenzero.
Ehm … i miei proprio allo zenzero non sono, pensavo di averlo in dispensa, ho allungato la mano, cercato e cercato, ma niente :-(
Poiché trascinata come sono, precipitevolissimevolmente ma piacevolmente, da tanto, forse troppo, non ho possibilità di programmare ripetizione alcuna per cui deve essere buona la prima o ce la facciamo piacere :-) i biscotti li ho preparati solo con miele e cannella, erano tanto buoni lo stesso!
Chissà che da una dimenticanza non possa nascere una ricetta :-) intanto questi, insieme a quelli allo zenzero, di cui nel frattempo ho fatto scorte, certo non li lascio, li ripeterò sicuramente per Natale!
Quante cose impariamo con la Cuochina!
Ed ora vado a piluccare qualche biscottino dalle mie amiche dei QUANTI!

45O g di farina per torte (70% di farina 00, 30 % di amido di frumento)
2 cucchiaini e ½ di cannella in polvere
i semini di una bacca di vaniglia
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
60 g di zucchero semolato
60 g di zucchero di canna
160 g di miele millefiori
200 g di burro
1 uovo

In una capiennte ciotola mescolare con cura la farina, la cannella, la vaniglia, il lievito ed il sale.
A parte lavorare il burro e i due tipi di zucchero, unire, l'uovo e il miele amalgamando bene il tutto. Unire la farina con le polveri al composto di burro e miele lavorando fino ad ottenere un impasto morbido e compatto. Formare una palla, avvolgere con pellicola, trasferire in frigo fino al giorno successivo (deve riposare almeno 5 ore).
Il giorno successivo prelevare una parte dell'impasto lasciando l'altra al fresco in frigo. Stedere l'impasto ad uno spessore di circa 5 mm, ritagliare con le formine, adagiare su una placca protetta da carta da forno, continuare fino ad esaurimento dell'impasto. Cuocere in forno statico già a temperatura a 180° per 8 minuti, attenzione colorano facilmente!


Ci vediamo a gennaio con i menù della Cuochina prepareremo le orecchiette con le cime di rapa, non vedo l'ora!!! 



LA NOSTRA CUOCHINA

domenica 13 novembre 2016

Quanti modi di fare e rifare gli amaretti di Nicola


Buongiorno e buona domenica, oggi la Cuochina ci porta nella cucina di Clara eNicola, impareremo a preparare gli amaretti di Nicola, dolcissimi e deliziosi biscottini che Clara prepara a Nicola ogni anno, per il suo onomastico.
Gli amaretti proprio mi mancavano, non ho mai apprezzato molto quelli industriali dallo spiccato quanto artificiale aroma di mandorle.
Ma quelli di Nicola sono proprio un'altra cosa prelibati, scioglievoli, davvero unici!
Quante cose impariamo con la Cuochina, quanti piatti entrano nelle nostre cucine per non uscirne più!
Ed ora con il nuovo menù 2017 ne cucineremo delle belle, non vedo l'ora!



500 g di mandorle pelate
500 g di zucchero a velo
3 albumi.

Nel mixer tritare le mandorle con qualche cucchiaio di fzucchero a velo fino ad ridurle a farina-.
Un una capiente ciotola unire le mandorle, il rmanente zucchero a velo, gli albumi, impastare a mano
Con l'impasto ottenuto formare delle polpette di circa 3 cm di diametro, sistemarle su una teglia protetta di carta forno, non schiacciare si abbasseranno da sole durante la cottura.
Cuocere in forno statico già a temperatura a 140 ° per 15 - 20 minuti, devono leggermente dorarsi. 



Quanti modi di fare e rifare

 

Ci vediamo il mese prossimo, saremo da Vittoria per cucinare i suoi biscotti allo zenzero

https://semplicesemplice-vittoria.blogspot.it/2012/12/biscotti-allo-zenzero-e-buon-natale.html

mercoledì 14 settembre 2016

I biscotti di Prato



Confesso l'ignoranza e chiedo scusa, non sapevo che non fossero cantucci, eppure ne ho inzuppati tanti nel vin santo :-)
Proprio per questo facciamo il Calendario, per conoscere, imparare, condividere.
I cantucci c'erano da prima, sono biscotti antichi, semplice pan dolce aromatizzato all'anice, affettato e tostato.
I forni di Prato, rinomatissimi per la pregevolezza soprattutto del pane bianco, ne producevano già nel medioevo una versione dolce che veniva anche biscottata per facilitarne la conservazione, il pane bianco, per di più dolce, era merce costosa, non si doveva sprecare!
La pare terminale di questi pani biscottati, il cantuccio, più duretta, magari bruciaticcia, meno costosa e quindi più accessibile e popolare, diede poi nome ai biscotti, i cantucci.
I biscotti sono arrivati dopo, sono frutto della genialità di un pasticciere pratese, Antonio Mattei, già fabbricante di cantucci, che nell'ottocento cominciò a produrre oltre a cantucci e mantovane dei biscotti, i suoi biscotti, ricchi di mandorle e pinoli, croccanti e prelibati, che incontrarono tanto successo da essere denominati dagli stessi dai pratesi garibaldini perchè avevano una marcia in più, davano carica :-)
Il resto è storia ….
Ingrediente segreto o accurata scelta degli ingredienti non è dato sapere.
Se fosse un segreto sarebbe sulla bocca di tutti perché la ricetta è conosciuta e realizzata un po' da tutti i pasticcieri pratesi, questa che vi propongo è di Paolo Sacchetti trovata fortunosamente tra gli appunti di un suo corso che ho seguito qualche anno fa …. magari non volendo riusciamo a carpire qualche segreto :-)
Nella pagina dedicata al Calendario ci aspetta il bellissimo articolo della nostra ambasciatrice, la mia amica Sara Sguerri del blog  Pixelicious che ci spiegherà  storia  e segreti dei Biscotti di Prato, io vado a gustarmi i suoi biscottini, venite con me ….


500 g. di farina
300 g. di zucchero
3 uova
3 tuorli
250 g. di mandorle
50 g. di pinoli
i semini di mezzo baccello di vaniglia
la scorza grattugiata di mezzo limone

1 uovo sbattuto
zucchero



Sistemare la farina a fontana sulla spianatoia, al centro disporre lo zucchero, gli aromi e le uova, mescolare delicatamente facendo attenzione a non utilizzare la farina unire le mandorle e i pinoli lascianoli insaporire per qualche minuto nel composto di uova e zucchero aromatizzati.
Lavorare prima gli ingredienti posti al centro unendo man mano la farina. Lavorare poco, l'impasto deve restare morbido, i filonconi dovranno sedersi.
Formare 4 filoncini, sistemarli su una teglia protetta da carta forno. Spennellare con l'uovo battuto e spolverare di zucchero (io non l'ho fatto perche non amo la spennellatura con uovo a meno che non sia assolutamente necessaria).
Cuocere in forno statico già a temperatura a 210° per 15 minuti, sfornare.
Lasciare intiepidire, prima che si raffreddino completamente tagliare a fette spesse 2 – 3 cm.
I biscotti sono pronti e non necessitano di ulteriore tostatura.


Io però quache minuto li ho ripassati in forno, amo il bruciaticcio :-)



e i cantucci ....  ci sono anche quelli :-)



Per il post mi sono documentata qui:

https://ilfogolar.blogspot.it/2009/04/cantucci-o-biscotti-di-prato.html


 
http://www.aifb.it/calendario-del-cibo/


mercoledì 4 novembre 2015

Fijian Coconut shortbread e Fiji coconut pie per l'Abbecedario culinario mondiale


L'Abbecedario prosegue il suo viaggio virtuale ma reale, realissimo, nelle nostre cucine, siamo alle Fiji, oggi paradiso incontaminato, ambita meta turistica, per secoli arcipelago selvaggio e guerriero.
Come a Papua, dobbiamo misurarci con una cultura culinaria estremamente diversa dalla nostra, essenziale, basica, come lo spirito delle popolazioni indigene, limitata ai soli alimenti reperibili in loco, preparati in maniera estremamente semplice, anche senza cottura.
La cucina fijiana è però anche frutto della contaminazione culturale della colonizzazione inglese che ha portato all'elaborazione, partendo dalle materie prime locali, di piatti piuttosto british ma fijian style.
Con questo post partecipo all'Abbecedario culinario mondiale che per le Fiji è ospitato dal blog Santa Parmigiana.



Fiji coconut pie
4 uova
2 tazze di latte
1 tazza di zucchero
1 tazza di farina di cocco
1/2 tazza di burro fuso
1/2 tazza di farina
i semini di mezza bacca di vaniglia

per la copertura
100 g. di farina di cocco
20 g. di burro
20 g. di zucchero

In una capiente ciotola unire gli ingredienti secondo l'ordine indicato mescolando bene con la frusta, l'impasto risulterà piuttosto liquido, trasformandosi in cottura, l'esterno in un morbido guscio, l'interno in una succulenta crema.
Versare il composto, in una teglia di circa 24 cm di diametro, cuocere in forno statico già a temperatura a 180° per circa 40 minuti.
La pie è pronta quando, al tatto, la parte superiore si avverte consistente e soda ma, ovviamente, ancora morbida.
Sformare, lasciare raffredare, ricoprire con noce di cocco fatta leggermente e velocemente caramelare in padella con zucchero e burro.


Fijian Coconut shortbread

1 tazza di farina 00
1/cucchiaino di lievito
1 pizzico di sale
50 g. di burro
1/3 di tazza di zucchero
1/2 tazza di farina di cocco
1 uovo piccolo

Impastare velocemente la farina mascolata con il lievito, il sale e il burro strofinando tra le dita fino ad ottenere delle briciole. Unire lo zucchero e il cocco e, infine, l'uovo e 2 cucchiaini di latte.
Impastare velocemente e delicatamente con una forchetta, l'impasto risulterà piuttosto morbido.
Formare delle palline, sistemarle su una teglia coperta da carta da forno.
Cuocere in forno statico già a temperatura a 180°, dopo 4 – 5 minuti estrarre la teglia e segnare velocemente la superfice dei biscotti con i rebbi di una forchetta, schiacciando leggermente, continuare la cottura ancora per circa 10 minuti (nel mio forno), devono dorare.

Entrambe le ricette sono tratte dalla pagina facebook di una simpatica signora che racconta la sua cucina alle Fiji, una cucina di famiglia, di ricordi, di memorie ....




L'Abbecedario Culinario Mondiale!

domenica 25 ottobre 2015

Via col vento




Impossibile resistere ... uno tira l'altro ... e vanno via in un attimo come sospinti da un'irresistibile folata di vento ....
Tra università e lavoro sono almeno trent'anni che bazzico Napoli, a lungo anche stabilmente, da apppassionata di cibo, prima ancora che di ricette, non mi sono mai fatta mancare l'assaggio, secondo le possibilità, delle eccellenze, in cucina e in pasticceria, la sfogliatella di Attanasio, quella di Pintuauro, la deliziosa di Scaturchio, le zeppole fritte di Carraturo, la pastiera di Bellavia, la cioccolata di Gay Odin, i taralli di Leopoldo, la rosticceria di L.U.I.S.E. del tempo che fu, per non parlare delle pizze di Di Matteo, di Michele, del Trianon, di Sorbillo, .... e tanto altro .... insomma ... qualcosa ho assaggiato :-)
In tanti anni di questi dolcetti mi erano proprio sfuggiti eppure la pasticceria Colmayer, che li ha brevettati, è vicinissima al mio vecchio ufficio, ci ho lavorato per anni, .... quante volte ci sarò passata davanti ...
Strane le circostanze della vita! ... alla fine sono arrivata a questi dolcetti, senza aver mai assaggiato gli originali, tra un indizio, una chiacchiera e, pensate un po', una ricetta di un pasticcere toscano ... le strade che portano alla felicità sono spesso lunghe e tortuose :-)

crema pasticcera e pasta bignè in pari peso
zucchero a granella per spolverare
zucchero a velo per decorare
 

Mescolare insieme, a mano, con la frusta, la pastà bignè e la crema pasticcera fino ad ottenere un composto ben amalgamato.
Con l'aiuto di un sac a poche formare direttamente su una teglia coperta da carta da forno delle ciambelline, spolverare con zucchero a granella.
Cuocere in forno statico già a temperatura a 150° per circa 20 minuti, devono dorare.
Servire con una vella spolverata di zucchero a velo.


venerdì 12 giugno 2015

Chräbeli per l'Abbecedario culinario mondiale




Chräbeli "o si amano o si odiano", almeno così ho letto, .... l'attrattiva è irresistibile ... potevo mai esimermi dall'assaggio :-)
In effetti o è amore a prima vista .... ehm ... primo assaggio o è rifiuto assoluto, categorico.
Qui da me, siamo in quattro, in due li abbiamo amiati mentre gli altri due sono scappati a gambe levate :-)
Sono i biscotti più strani che abbia mai visto, del resto cosa si ci poteva aspettare da un dolcino comunemente definito piedino :-)
Alla forma, insolita ma invitante, si accompagna un colore assolutamente atipico, sono bianchi bianchi (!), e una preparazione decisamente inconsueta e particolare .... tutto questo per non non parlare della consistenza .... hard rock, duri duri all'esterno e, dentro, il biscotto, mentre il sapore, una volta infranto l'hard rock, è irresistibile, uno tira l'altro ...
Insomma un rompicapo .... del quale ciascuno può trovare la propria soluzione solo provando e assaggiando :-)
Con questo post partecipo all'Abbecedario culinario mondiale che per la Svizzera è ospitato dal blog Kopiaste.
 
4 uova medie
450 g. di zucchero a velo
1 pizzico di sale
600 g. di farina
1 cucchiaino di semi di anice ( o essenza di anice)
1 cucchiaio di kirsh

Montare a spuma le uova con lo zucchero, il liquore, l'anice e il sale. Unire la farina, continuando ad impastare ancora per pochi minuti fino ad ottenere composto ben amalgamato anche se piuttosto appiccicoso. Coprire con una pellicola per alimenti, trasferire in frigo per almeno mezz'ora. L'impasto si compatterà e diverrà lavorabile. Al termine, riprendere la pasta e dividerla in pezzi dai quali ricavare, rotolandoli su un piano leggermente infarinato dei bastoncini di circa 1,5 cm di diametro. Tagliare i bastoncini in pezzi lunghi circa 5 cm, praticare su ogni pezzo 3 tagli in diagonale, curvare leggermente i biscottini per evidenziare i tagli, sistemarli su una placca protetta da carta forno e ..... non infornare ma lasciare asciugare a temperatura ambiente per circa 24 ore. Il riposo serve per fissare la forma che in cottura potrebbe deformarsi e a favorire la crescita dei "piedini" che, se funziona l'alchimia, si gonfiano tanto tanto :-) 

 
Cuocere a 150° in forno statico già a temperatura per 20 minuti lasciando la porta del forno leggermente socchiusa (valvola aperta per chi possiede un forno con tale funzionalità ma anche il manico della classica cucchiarella funge benissimo).
I biscotti non devono assolutamente dorare.
Raffreddare
Conservare in sacchetti di plastica per alimenti.
Pare che dopo una settimana siano meno hard rock .... vi farò sapere :-)



 L'Abbecedario Culinario Mondiale!