lunedì 31 marzo 2014

Baguette con lievito naturale per il BBD#66

Rispondendo all'invito di Zorra questo mese mi sono cimentata nella produzione di baguette, seguendo l'indicazione, the ultimate baguette recipe.
Per la verità questa non è l'ultima versione di baguette che ho provato, ma proprio la prima!!!!
Ecco le mie baguette, un po' cicciotte, non le potevo fare più lunghe del forno :-)
La ricetta è di Piergiorgio Giorilli, presa qui, il procedimento è quello che uso di solito per la panificazione .
Per essere le prime il risultato non è male :-)
Con questa ricetta partecipo al Bread Baking Day#66 organizzato da Zorra ed ospitato per questo mese dal blog Angel and Devils Food ed  invito gli appassionati panificatori, come me, a parteciparvi o promuovere l'evento esponendo logo nel proprio blog.


125 g. di lievito madre maturo ben in forza
500 g. di farina tipo 0 di forza
335 g. di acqua
11 g. di sale

Nel Kenwood, frusta a gancio, stemperare il lievito madre nell'acqua a velocità minima per 5 – 6 minuti. Unire la farina, e, a metà impasto, il sale.
Impastare a velocità 2 per 10 minuti e a velocità 3 per 2 – 3 minuti, l'impasto dovrà risultare incordato.
Trasferire l'impasto sulla spianatoia ed impastarlo ancora qualche minuto a mano. Coprire a campana. Lasciare riposare per un'ora, al termine, riprendere l'impasto e praticare 2 serie di pieghe a tre. Coprire a campana, lasciare riposare per un'altra ora. Dividere l'impasto in tre pezzi di circa 330 g. l'uno, formare tre filoncini corti stendendo l'impasto e arrotolandolo senza stringere troppo, lasciarli riposare, coperti, per 15 minuti, quindi allungarli.
La baguette dovrebbe essere lunga circa 60 cm, le mie si sono fermate a 52 – 55 cm, non potevo farle più lunghe del forno!!!
Sistemare le bauette su teglie protette da carta forno, spolverare con farina di semola, coprire a campana, lasciare lievitare in forno con la lucetta accesa per 4 ore.
I pani sono molto delicati, non possono essere coperti, come faccio di solito con deigli strofinacci leggeri inumiditi, si attaccano irrimediabilmente!!!
Al termine praticare 5 tagli paralleli ma sfalsati sottopelle.
Cuocere in forno statico già a temperatura a 220° per 10 minuti, continuare a 180° per 20 minuti. Ruotare la teglia a metà cottura.
Eccole in buona compagnia


  Quale versione preferite?

BBD #66 - The Ultimate Baguette Recipe (last day of submission April 1, 2014)
 

giovedì 27 marzo 2014

Spaghetti e minestra

 
La brassica oleracea, appartiene alla grande famiglia delle brassicacee, diffusa in tutto il mondo, della quale fanno parte tutti i tipi di cavoli, dal cavolfiore ai cavolini di Bruxelles passando per il cavolo cinese, il cavolo verza nelle diverse sfacettature di colore, al cavolo romanesco e alle diverse tipologie verdure che chiamiamo broccoli.
Tra questi la minestra nera un particolare tipo di verdura molto diffusa in Campania, un che ho scoperto essere parente strettissima del cavolo nero toscano.
Quando ho assaggiato la ribollita mai avrei immaginato che fossero parenti :-)
Infatti, se si pensa alle molteplici e diverse forme che queste verdure possono assumere, alla eterogenea molteplicità di impiegni in cucina, alcune di loro non sembrerebbero avere proprio niente in comune!!!!
La minestra nera ha un il sapore leggermente amaro ma gustoso che ricorda da lontano il cavolo, un gusto deciso e robusto che si abbina benissimo con fagioli, patate, pasta e, soprattutto, peperoncino, una verdura da zuppa, forse per questo, è chiamata minestra, nomen omen :-)
In questi giorni che proprio non ne vogliono sapere di primavera possiamo ancora trovare sui banchi del mercato dei bei fascetti di minestra nera, concediamoci questo gustoso primo piatto, caldo confortevole e corroborante che affonda le sue origini nella sapienza della tradizione contadina.
La ricetta è di Francesca, purtroppo non la vedo più quotidianamente, sta attraversando un periodo molto delicato, a lei va ogni giorno il mio pensiero e quello di tante persone che le vogliono bene.
Con questo post partecipo al Weekend Herb Blogging, creato da Kalyn Kitchen, organizzato da Cook (almost)Anitything At Least Once e curato per l'edizione italiana da Briggishome che questa settimana è ospitato dal blog Torta di Rose.

8 mazzetti di minestra nera
250 g. di spaghetti
aglio
olio
peperoncino
sale

Mondare la minestra eliminando le foglie più dure ed esterne, mettere da parte solo la parte più tenera, le cimette, lavarle bene e lasciarle scolare in un colapasta.
In una capiente pentola soffriggere a fuoco moderato l'aglio e il peperoncino in qualche giro di olio, unire la minestra, salare, mescolare, coprire.
Lasciare “affogare” la verdura a fuoco medio basso per 15 - 20 minuti, quindi, eliminare l'aglio, aggiungere circa mezzo litro d'acqua bollente, lasciare che riprenda il bollore, salare, spezzare gli spagetti a metà e calarli nell'acqua bollente.
Cuocere fino a cottura, controllare che non si asciughi troppo, eventualmente aggiungere altra acqua. La pasta dovrà avere una consistenza abbastanza brodosa o molto brodosa secondo i gusti, una minestra (la mia si è un pò asciugata durante le foto). Regolare di sale, servire.
ecco qualche fascetto di minestra nera

giovedì 20 marzo 2014

Rasols


Questo mese l'abbecedario culinario europeo fa tappa in Lettonia, un meraviglioso pase che ho iniziato a conoscere attraverso la ricerca delle tradizioni culinarie proprio grazie all'abbecedario.
Cucina eccellente, località incantevoli, ora la Lettonia si trova proprio in cima alla lista dei posti da visitare appena i bambini crescono un po' :-)
Uno degli alimenti principali della cucine lettone, come di molti altri paesi baltici, sono le patate, tra le appetitose ricette a base di questo ingrediente ho scelto di preparare, ed assaggiare :-) il rasols una tradizionale insalata di patate lettone.
Si tratta di una semplice e gustosissima insalata considerata un piatto di festa, infatti, è preparata in occasione di festività, compleanni e ricorrenze speciali.
A noi è piaciuta moltissimo, ovviamente non aspetterò un giorno di festa per riproporla :-)
Con questo post partecipo all'iniziativa Abbecedario Culinario della Comunità Europea che, per la Lettonia, è ospitato dal blog Briggishome.

3 patate medie
2 carote
½ mela (tipo granny smith)
100 g. di piselli surgelati
5 - 6 cetriolini sott'aceto
4 wrustel (100 g.)
200 g. di panna acida
200 g. di maionese
sale

Lessare le patate, lasciarle raffreddare, sbucciarle e ridurle a cubetti.
Lavare e sbucciare le carote, tagliarle a dadini, lessarle brevemente per 7 – 8 minuti, in acqua bollente salata, dovranno risultare cotte ma sode, scolare, lasciare raffreddare.
Lessare i piselli in acqua bollente salata per circa 10 minuti devono restare piuttosto sodi.
Tagliare a dadini i cetriolini, i wrustel e la mela.
Tutti gli ingredienti devono essere ridotti in pezzi più o meno delle stesse dimensioni ad eccezione delle patate da tagliare a cubetti un po' più grandi.
Mecolare la panna acida con la maionese, aggiungere i cetriolini e la mela a cubetti, lasciare riposare qualche ora in frigo, quindi unire le patate, i piselli, le carote e i wrustel a dadini, regolare di sale, mescolare bene.
Coprire con pellicola per alimenti e trasferire in frigo almeno per una notte per far si che gli ingredienti si insaporiscano e combinino al meglio.
Pare che il terzo giorno sia ancora più buona, non posso confermarlo, da noi non è durata così a lungo :-)
e, dopo un'insalata tanto leggera …. un buon bicchiere di kefir :-)
 

Per la ricetta ho preso spunto qui, qui e qui.

mercoledì 12 marzo 2014

Zuppa di lenticchie e broccoli

 
Ecco un classico della cucina napoletana, la zuppa di lenticchie e broccoli, un piatto robusto e gustoso, ancora oggi servito nelle osterie tradizionali insieme ad altre icone della “veracità” come la genovese, i polipi alla luciana, la braciola, i frarielli …
Proprio in una di queste osterie l'ho assaggiata per la prima volta e da allora la ripropongo spesso nella mia cucina.
Con questo freddo cosa c'è di meglio di una zuppa calda, corroborante e piccantina … provatela!!!

200 g. di lenticchie secche
250 g. (circa) di broccoli friarielli gia puliti
aglio
peperoncino
olio evo
sale

In una capiente pentola portare a bollore circa un litro di acqua, sciacquare le lenticchie, scolarle, versarle nell'acqua già a bollore, cuocere coperto a fuoco medio per circa 45 minuti, o, comunque, fino a cottura delle lenticchie. Condire le lenticchie con sale qualche giro di olio e peperoncino, continuare la cottura coperto a fuoco medio per circa mezz'ora. Nel frattempo sciacquare bene i broccoli, scolarli, versarli nelle lenticchie in cottura, salare, mescolare, continuare la cottura coperto per circa 15 minuti. Servire la zuppa ancora calda.
 
Con questo post partecipo al Weekend Herb Blogging, creato da Kalyn's Kitchen, organizzato da Cook (almost) Anitything At Least Once e curato per l'edizione italiana da Briggishome che questa settimana è ospitato dal blog Erbe In Cucina.



giovedì 6 marzo 2014

Quanti modi di fare e rifare Pici all'aglione


Ma quante cose stiamo scoprendo con Quanti modi di fare e rifare!!!!
Questo mese direttamente dalla cucina Stella del blog “Una stella tra i fornelli” abbiamo imparato a fare i pici all'aglione.
Un piatto semplice e veloce di una bontà irresistibile!!!!
Per la ricetta ho seguito integralmente le indicazioni di Stella sia per la realizzazione della pasta (con il Kenwood si fa realmente in un attimo!!!) che per il condimento. 
Certo che scovare dei pomodori freschi con un briciolo di sapore a febbraio è veramente un'impresa :-) comunque, sono stata fortunata, ho trovato degli ottimi pomodori siciliani che si sono rivelati addirittura superiori alle più rosee aspettative.
L'assaggio si è rivelato sorprendente, succulento è dir poco :-)
Insomma un piatto da fare e rifare ….. di una soddisfazione!!!!

per la pasta
100 gr di farina di grano duro
100 g. di farina tipo 0
200 gr di farina 00
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 pizzico di sale
acqua q.b.

per il condimento
750 g. di pomodori freschi
aglio 3 – 4 per commensale (io ho ridotto a 1 per commensale)
olio
sale

per completare
pecorino grattugiato

Setacciare le farine nella ciotola del Kenwood, unire il sale, l'olio iniziare ad impastare a velocità 1 versando a filo tanta acqua fino ad ottenere un composto duro ma non troppo (nel mio caso meno di un bicchiere di plastica di acqua), continuare a velocità 1 - 2 per qualche minuto.
Trasferire l'impasto sulla spianatoia e completare a mano.
Coprire l'impasto con una pellicola da cucina. Lasciare riposare per 30 - 60 minuti. Dividere l'impasto in 4 pezzi. Appiattire leggermente uno dei pezzi, stenderelo nella macchina per pasta partendo dallo spessore 1 fino allo spessore 4, infarinando la pasta se necessario. Tagliare i pici con l'accessorio per le tagliatelle. Continuare fino ad esaurimento dell'impasto.
L'impasto è molto elastico, i pici ottenuti si allungheranno ulteriormente, assottigliandosi, semplicemente tendendoli delicatamente.
Adagiare i pici sulla spianatoia spolverizzarli con farina di mais per non farli attaccare (io l'avevo terminata). 
Nel frattempo preparare il sughetto.
Scaldare in un'ampia padella dell'olio extravergine, sbucciare e schiacciare l'aglio, far insaporire l'olio con l'aglio, facendo attenzione a non bruciarlo, aggiungere del pomodoro fresco e, appena appassisce, spegnere la fiamma.
Cuocere i pici in abbondante acqua salata, scolarli non appena salgono in superfice.
Saltare i pici nel sughetto aggiungendo solo alla fine del pecorino.
Buon appetito!!!!

LA NOSTRA CUOCHINA

martedì 4 marzo 2014

La lasagna di Carnevale



Quando questa lasagna è comparsa nella mia cucina, facendo capolino dal forno, non ho potuto trattenere il compiacimento, ci sono riuscita!!! proprio come quella di Nonna, rosolatura compresa!!!! Nonna aveva infatti la capacità, il genio, direi, di portare le sue mitiche paste al forno ad una doratura decisa, corposa, goduriosa, al limite tra il divino e il bruciato :-)
Incommensurabile, voluttuosa, appagante, un tripudio di sapori e consistenze ecco la signora Lasagna.



500 g. di lasagne ricce di semola di grano duro
2 litri di passata di pomodoro home made
500g. ricotta vaccina soda (tipo romana)
500 g. di mozzarella lasciata una giornata ad asciugare in frigo
750 g. di salsiccia
750 g. di macinato misto di manzo e maiale
4 uova
mezzo pezzo di pane raffermo (circa 300 g.)
parmigiano e pecorino grattugiato
1 cipolla affettata sottilmente
sale
olio

Il giorno prima:
In una capiente pentola soffriggere a fuoco moderato la cipolla in 4 – 5 giri di olio. Quando la cipolla appassisce unire la passata, salare, cuocere a fuoco basso, coperto per almeno 3 ore. Lasciare raffreddare tenere a parte.
Sistemare la salsiccia in una capiente padella, unire un bicchiere d'acqua, cuocere coperto per circa mezz'ora, girando la salsiccia a metà cottura e punzecchiandola con i rebbi di una forchetta, quando l'acqua è quasi esaurita unire un giro di olio dorare la salsicca da entrambi i lati, raffreddare e mettere da parte.
In una capiente ciotola impastare vigorosamente e a lungo la carne con il pane precedentemente ammollato e ben strizzato, le uova, il formaggio grattugiato (almeno 100 g., io vado ad occhio) il sale e il pepe.
Ricavare dall'impasto delle polpettine, friggerle in abbondante olio ben caldo, sistemarle su carta assorbente, raffreddare e mettere da parte.
Il giorno dopo:
Tagliare a fette e poi a pezzetti la mozzarella e la ricotta. Tagliare a rondelle la salsiccia. Grattuggiare abbondante parmigiano e pecorino
Lessare le lasagne in abbondante acqua bollente salata per 4 minuti unendo all'acqua un filo di olio per evitare che si attacchino, con l'aiuto di una schiumarola scolare le lasagne una ad una e sistemarle su delle teglie unte leggerissimamente d'olio facendo attenzione a che non si sovrappongano.
Sporcare” il fondo di una capiente teglia rettangolare, coperta di carta forno, con qualche cucchiaio di salsa distribuendola uniformemente, sistemare sulla salsa il primo strato di lasagne e, su questo, un leggero ma uniforme strato di salsa ( 5 – 6 cucchiai). Distribure sulle lasagne condite le polpettine, la salsiccia, la mozzarella, la ricotta, velare con qualche cucchiaio di salsa, spoverare con il formaggio grattugiato, coprire con un altro strato di lasagna.


Continuare fino raggiungere l'intera altezza della teglia chiudere con uno strato di lasagne, ricoprire con salsa e formaggio grattugiato.


Il ripieno tradizionale prevede, inoltre, pezzetti di salame o salsiccia stagionata e fettine di uova sode. Ho preferito non appesantire troppo la lasagna, però, volendo ….
Cuocere in forno ventilato già a temperatura a 180° per 20 – 30 minuti o di più, la lasagna è pronta quando avrà formato la una decisa crosticina. 

 
Sformare, lasciare raffreddare per almeno un quarto d'ora, servire.

  
Buon appetito!!!


domenica 2 marzo 2014

Vanilkové rohlíčky



Questo mese l'abbecedario culinario europeo ci porta nella Repubblica Ceca alla scoperta di ricette e tradizioni culinarie.
Nella ricerca di ricette e tradizioni ho incontrato i vanocni cukrovi, dolcetti natalizi tradizionali, preparati in casa secondo antiche ricette che variano da famiglia a famiglia.
A Natale, a Praga, non può mancare vassoio pieno di profumatissimi e coloratissimi dolcetti dalle forme, foggie e decorazioni più disparate, c'è persino il nido di vespe!!!!
Secondo la tradizione questi pasticcini non si devono toccare prima della viglia di Natale, “il giorno generoso”, e bisogna che si consumino prima della fine delle festività, averne ancora in casa, dopo, sarebbe di cattivo augurio.
Non potendo preparare tutto l'assortimento :-) ho scelto i vanilkové rohlíčky, tra tutti forse i più conosciuti e popolari.
Si tratta di biscottini a forma di cornetto arrivati nelle tradizioni natalizie ceche direttamente dall'Austria in conseguenza di uno degli incontri – scontri di culture cui la Storia ci ha abituato.
Ovviamente non occorre aspettare Natale per assaggiarli!!!!! i vanilkové rohlíčky sono deliziosi, una scioglievolezza irresistibile, da provare!!!
Con questo post partecipo all'iniziativa Abbecedario Culinario della Comunità Europea che, per l'Austria, è ospitato dal blog Ricette di cultura.

150 g. di farina
50 g. di nocciole tritate
50 g. di zucchero a velo
110 g. di burro morbido
1 turlo d'uovo
la polpa di mezzo baccello di vaniglia,

zucchero a velo per spolverare

In una capiente ciotola mescolare farina, nocciole, zucchero a velo e vaniglia. Unire il burro tagliato a pezzetti e i tuorlo, mescolare con la lama di un coltello formando una sorta di sbriciolato. Compattare brevemente e velocemente a mano. Avvolgere in una pellicola per alimenti.
Lasciare una notte in frigo. Quest'ultimo accorgimento è essenziale, infatti solo dopo (almeno) una notte di riposo in frigo il composto si indurisce diventando lavorabile.
Prelevare delle piccole porzioni d'impasto, formare delle palline, stenderle delicatamente formando dei bastocini dello spessore di un mignolo, non piu sottile!!! curvare delicatamente i bastoncini, sistemarli su una teglia protetta da carta da forno.
Formare un biscottino alla volta, lavorandolo velocemente finchè l'impasto è freddo.
Cuocere in forno statico già a temperatura a 170° per 10 minuti.
Una volta freddi spolverare con zucchero a velo.
La ricetta originale è qui e qui.