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lunedì 27 gennaio 2020

Il mio yogurt parfait per il Club del 27


Si riparte di slancio con il Club del 27!
E si riparte dalla colazione, appetitiosa, salutare, energetica e particolarissima, non poteva essere diversamente nel club del 27 :-)
Proud to be a member
Questa che vi propongo è praticamente la mia colazione, quella che faccio quasi tutti i giorni, uno yogurt preferibilmente alla vaniglia e dolce, semi e semini, frutta fresca e secca e un intingolo dolce: miele, sciroppo d'acero, coulis come in questo caso, frutta pochè o semicandita, insomma quello che ho in casa … vi ho mai detto che faccio sul serio col cibo :-)
Ma altre fantastiche colazioni vi aspettano su MTChallenge, potrete trovarle tutte qui.
Con la tessera n. 37 anche questo mese partecipo al Club del 27.

Vi trascrivo la ricetta cosi come pubblicata su MAGaboutFood:

Tutto ciò di cui avete bisogno è una selezione dei vostri frutti preferiti, un semplice yogurt greco e un topping a vostra scelta. Disponete la frutta e lo yogurt nei barattoli: di solito mettiamo la frutta sul fondo e lo yogurt in cima, ma potete creare quanti più strati volete nell’ordine desiderato. Conservate in frigorifero e quando sono pronti da mangiare, aggiungete la frutta secca o la granola.

Alcuni esempi di combinazioni:

Fragole e pistacchi

Mirtilli e noci

Lemon curd con mandorle

More e lamponi con granola fatta in casa

Pesche e cereali soffiati

Albicocche, ciliegie e anacardi

Datteri e noci pecan

mercoledì 18 dicembre 2019

Fruit mince truffles


 

In fondo in fondo, mentre ci perdiamo abbagliati negli infiniti meandri del consumismo, alla ricerca spasmodica del nuovo, del diverso, di quell'oggetto che possa colmare la nostra fame esistenziale, in una incessante e frustrante corsa alla sostituzione, aspiriamo all'eternità, la trascendenza che si realizza nella infinita ripetizione dell'ancora, l'insistenza sullo stesso, ancora come oggi, ancora come adesso, … ne voglio ancora … e ancora, ancora, ancora …
Cosa rappresenta l'infinito nel mondo della cucina se non una mince pie, una tortina incantata, fatta per durare che, anzi, col tempo matura, migliora, si trasforma, si accentua nei suoi sentori e consistenze come un greve frutto maturo, giusto per continuare nelle citazioni psicologico – letterarie :-)
E il segreto della durata in cucina come nella vita resta un mistero e dura finchè si custodisce il suo segreto, finchè desta meraviglia e suscita il desiderio ancora e ancora …
Insomma le nostre micepie più sono buone più si fanno mangiare, più si fanno mangiare più sono buone :-)
Io ve ne ho preparato una versione truffle molto intrigante per la componente alcolica che ho sentito rafforzarsi e modificarsi nei giorni in cui ho lasciato “maturare” il mincemeat e che ancora sento cambiare nei truffle e sono curiosa ogni giorno del sapore che i miei cioccolatini avranno domani e dopo ancora, finchè resistono :-)
Ma non perdetevi la carrellata di specialissime, insolite e prelibate micepie che abbiamo preparato per voi, le trovate tutte qui su MTChallenge.

Ingredienti per 20 – 25 truffle

per il mincemeat
250g di datteri snocciolati, tritati finemente
50g uva sultanina tritata
25 g di noci pecan tritate finemente
30 g di suet o, in mancanza, burro
125 g di mela leggermente acidula grattugiata (1 mela grande)
la scorza di un limone
50 ml di brandy
noce moscata appena grattugiata
1 pizzico di cannella in polvere

per i truffle
400 g di cioccolato fondente di buona qualità, tritato
2 cucchiai di panna
2 cucchiai di brandy
2 cucchiai di mincemeat
2 cucchiai di mandorle leggermente tostate tritate grossolanamente

Per il mincemeat:
In una ciotola capiente mescolate bene tutti gli ingredienti, coprite con una pellicola e trasferite in frigo a riposare anche per qualche giorno.
Sciogliete sul fuoco a temperatura moderata 200 g di cioccolato e la panna mescolando fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo e facendo attenzione a che non si riscaldi troppo.
Unite il brandy, il mincemeat e le mandorle, coprite con pellicola e conservate in frigo per 3-4 ore, o, comunque, fino ad ottenere un composto piuttosto solido.
Al termine formate delle palline che sistemerete su vassoi protetti da carta forno, riponetele nel congelatore per qualche ora.
Temperate i 200 g di cioccolato rimanente o, in mancanza, scioglietelo a temperatura bassissima cecando di riscaldarlo il mimino possibile. Con l'aiuto di una forchetta immergete i truffle nel cioccolato scuotendo la forchetta per eliminare l'eccesso di cioccolato prima di trasferire i truffle su un vassoio coperto da carta forno.

venerdì 26 aprile 2019

La mia torta bersaglio per il club del 27



Eccoci all'appuntamento mensile con il nostro Club, il Club del 27, che nasce per condividere, tra amici, cibo, ricette, esperimenti di cucina confrontandosi su un tema comune.
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Questo mese abbiamo abbiamo riprodotto alcune delle favolose torte salate tratte appunto da “Torte salate”, uno dei più bei libri dell'MTC, se mai ci fosse o fosse possibile una classifica.
Ricette tutte particolarissime, squisite e soprattutto provate e approvate :-)
Io mi sono voluta produrre nella torta di copertina, la torta bersaglio di Francesca … asticella un tantinello elevata per una pazzerella come me.
Me ne sono resa conto non tanto mentre la preparavo, li era perfetta, ma quando è uscita dal forno, imperfetta e approssimativa come la cuoca sottoscritta che per volersi fare più male si è, da fotografa, prodotta in una zenitale.
A proposito di foto sto sperimentando … un po' di pazienza :-)
Sapete no che faccio tutto di corsa presa da tantissime cose, e senza neppure un  pelapatate in casa, desaparecido e improcurabile nella calda mattinata del 25 aprile, missione impossibile? in verità mi annoio, difficilmente faccio due volte la stessa cosa, programmo ma improvviso, non faccio prove, deve essere buona la prima.
Questo era proprio il caso in cui bisognava provare :-)
Infatti la seconda, quella che oggi ho portato al lavoro insieme alla “porcona” era, quasi, perfetta :-)
Ma ormai la luce era andata, rien va plus …
La torta era una cosa sublime, assaggiatela e fatemi sapere …
E no perdete nessuna delle meravigliosissime ricette del nostro Club del 27, le trovate tutte qui.
Con la tessera n. 37 anche questo mese partecipo al Club del 27.

375 g di pasta brisée italiana
200 ml di panna fresca
2 uova
50 g di parmigiano reggiano
1 peperone rosso
1 carota (io 1 peperone giallo, non amo le carote)
1 zucchina
sale
pepe

Stendete la pasta, rivestite con la brisée uno stampo precedentemente imburrato. Bucherellate la pasta. Coprite con carta da forno e trasferite tutto nel freezer per mezz'ora. Distribuite sul fondo della torta, ma sopra la carta da forno, fagioli secchi o lenticchie o riso, insomma qualcosa che faccia pesa.
Infornate a 190°, modalità statica, per 18 minuti. Quindi sfornate, eliminate carta da forno e legumi o altri pesi.
Mondate e lavate le verdure e asciugatele bene.
Tagliatele poi a strisce sottili con un pelapatate, così che si possano arrotolare con facilità.
Riempite il giscio semicotto con l'appareil preparato mescolando le uova con la panna il parmigiano reggiano, il sale e il pepe e disponetevi le verdure a cerchi concentrici, alterandole in base ai colori.
Infornate a 180°, modalità statica, per 20 minuti circa o fino a quando la torta non sarà dorata.
Lasciate intiepidire e servite.

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mercoledì 27 marzo 2019

Buon compleanno Club del 27: il mio salted caramel whisky sauce



Happy brithday to us, happy brithday to us
È in compleanno della nostra piccola community, sono due anni di ricette golose, trendy, goduriose e appassionate, discusse, cucinate, e soprattutto mangiate.
Quante ne abbiamo interpretate …
Ora ci fermiamo per ripensare a noi stesse.
Proud to be a member
Ci festeggiamo, festeggiamo il cibo e la community preparando una ricetta tra le tante dei 24 temi di altrettanti Club del 27.
Ci sarebbe stata bene una torta, una Napoleon di Araba Felice, avevo pensato.
Ma non ho avuto il tempo di farla neppure per il mio compleanno che era due giorni fa.
Quando non si può non si può.
Però avevo una ricetta del Club che, nel mio concitatissimo novembre 2018  avevo preparato, fotografato, ma non ero riuscita a pubblicare in tempo.
Recupero oggi.
Del resto è un evergreen, una deliziosa ed alcolica salsa al caramello salato adatta ad accompagnare biscotti, pancakes, yogurt, gelati … ma anche semplicemente al cucchiaio :-)
Non perdetevi tutte le favolose ricette del nostro Club del 27, le trovate tutte qui.
Con la tessera n. 37 anche questo mese partecipo al Club del 27.

Ingredienti:

100 g di burro
100 g di zucchero di canna scuro
397 g g di latte condensato
75 ml di panna fresca
4 cucchiai di whisky
1 baccello di vaniglia
1 cucchiaino di sale marino

In una capiente pentola fate sciogliere a fuoco medio burro e zucchero.
Portate ad ebollizione e cuocete per circa 5 minuti, quindi unite il latte condensato e i semi di vaniglia, mescolate bene a mano, con la frusta. Riportate ad ebollizione, e cuocete per circa 15 minuti, fino ad ottenere un composto morbido ma denso e leggermente ambrato. Fuori dal fuoco unite, sempre mescolando, la panna, quindi aggiungete il whisky ed il sale.
Versare la salsa intiepidita nei barattoli, precedentemente sterilizzati. 

 cover photo, Nessuna descrizione della foto disponibile.

mercoledì 27 febbraio 2019

Il mio pollo fritto per il Club del 27


Signori, si frigge!!!
Questo mese il Club del 27 si cimenta nella rivisitazione di una delle più croccanti sfide dell'MTC, il pollo fritto, attraverso una selezione delle più belle e riuscite ricette proposte dagli sfidanti del tempo.
Proud to be a member
Partecipai anch'io, ho fritto, ricordo, un discreto pollo, il primo mai fatto, una cosina senza infamia e senza lode.
Questa volta ci ho voluto riprovare sperimentando la proposta della mia carissima (e mitica) amica Cinzia che con i pennuti è un portento.
Non avete idea di che cosa non era il suo tacchino al forno, una cosa stroboscopica, ultraextramegagoduriosa, lo dice una che non ama, come direbbe la mia amica Angelika, il genere bipedi piumati :-)
Comunque ho rifritto seguendo la sua proposta e facendo tesoro dell'esperienza passata, credo sia riuscito un buon fritto.
Questa volta anche le cosce erano cotte e sugose, il segreto: attenzione alla cottura, prolungandola anche di qualche minuto e moderando il calore del fuoco.
Basta prenderci la mano :-)
Il sequel tra qualche anno :-)
Non perdetevi nessuna delle proposte croccanti e appetitose del nostro Club del 27, le trovate tutte qui.
Con la tessera n° 37 anche questo mese partecipo al Club del 27.



Ecco le ricette di Cinzia

Pollo fritto
(infarinato, come da ricetta di Silvia)

Ingredienti:

1000/1300 g di pollo con ossa e pelle
(cosce, sovracosce ed ali)
1,5 l di olio per friggere
200 g farina
sale/pepe


Il pollo va messo a marinare a pezzi: personalmente divido le sovracosce e le ali a metà (la punta finale di queste ultime va scartata).
Preparate un piatto fondo per appoggiare il pollo infarinato, un piatto piano coperto da carta assorbente per appoggiare il pollo appena fritto e una placca da forno coperta anch’essa da carta assorbente per riporre il pollo fritto in forno e tenerlo al caldo.
Rimuovete il pollo dalla marinatura, lasciatelo scolare sopra una gratella posta su un foglio di carta da forno per mezz’ora almeno (per me anche tamponato, vista la notevole cremosità del latticello usato). Preparate una ciotola abbastanza capiente per contenere 3/4 pezzi di pollo alla volta e metteteci la farina con il sale e il pepe; in alternativa mettete farina, sale e pepe dentro un sacchetto alimentare capiente.
Prendete 3 pezzi di pollo, metteteli nella farina ed infarinateli pressando leggermente le carni oppure inseriteli nel sacchetto, chiudetelo ed agitate finché tutti i pezzi non saranno ben infarinati.
Scuoteteli per eliminare la farina in eccesso ed appoggiateli sul piatto preparato in precedenza.
Procedete panando il resto del pollo.
In una casseruola dai bordi alti versate l’olio e scaldatelo a fuoco medio fino alla temperatura di 180° circa. Se non avete il termometro mettete un pezzo di pane nell’olio, quando dorerà sarà il momento di immergere il pollo.
Immergete nell’olio 3 pezzi di pollo alla volta. Osservate l’olio: il pollo appena immerso friggerà formando molte bolle grandi e man mano che si cucinerà le bolle diminuiranno sempre più. Quando il pollo avrà una colorazione dorata ed omogenea, ci vorranno circa 6/8 minuti di cottura a seconda della grandezza del pezzo, scolatelo dall’olio ed appoggiatelo sul piatto con la carta assorbente.
Una volta asciutto, se desiderate potete tenerlo al caldo nel forno preriscaldato a 120° circa, infornandolo sulla placca da forno.

Salsa piccante al pomodoro

Ingredienti:

pelati homemade
aglio
cipollotto
olio extravergine di oliva
dado homemade
miscela Pampa Chimichurri *


* miscela di erbe e spezie argentina, ora diffusa in tutto il Sud America: mix composto da sale fino, cipolla, origano, aglio, prezzemolo, pepe nero e paprika dolce.

Soffriggere leggermente l'aglio spremuto e il cipollotto tagliato fine in un paio di cucchiai di olio, ammorbidendo poi il soffritto con un goccio di acqua al bisogno. Unire poi i pelati tagliati fini e salare col dado (per gli irriducibili a cui è altamente antipatica l'acidità del pomodoro si può aggiungere anche un pizzico di zucchero). Cuocere brevemente a fiamma media finchè la salsa si sia ritirata alla giusta consistenza. Lasciare intiepidire la salsa e poi unire il mix di spezie a piacere, assaggiando fino ad ottenere l'intensità desiderata.


L'immagine può contenere: testo

e vi risparmio la foto figa, sapete come sono, alla ricerca dell'effetto wow, mi sono messa li seguendo l'ispirazione artistica, ho fotografato … wow … e allo sviluppo non vi dico cosa è risultato, altro che bipedi piumati :-) sto ancora a chiedermi che ispirazione ho seguito :-)

lunedì 28 gennaio 2019

Il risotto di MTC S-COOL



Come sapete siamo a scuola, all'MTC S-COOL, siamo di nuovo a studiare per approfondire le basi della cucina.
Questo mese ci dedichiamo ai risotti con insegnanti d'eccezione come Giuliana e Greta.
Basic e per questo difficilissimo.
Fatto questo si ci poteva produrre in una versione creativa del risotto allo zafferano.
Quanti risotti abbiamo preparato, condiviso, analizzato nella nostra scuola virtuale!
Alla fine eccoci con la ricetta del più perfetto risotto che ci sia, quello delle nostre maestre, i nostri compiti a casa.
Spero di aver fatto bene, il tempo è sempre quello che è ma ad occhio potrebbe andare, altrimenti maestre rimedio, recupero, a casa mia sono tutti d'accordo, si presterebbero.
La mia versione creativa ve la consiglio, ho attinto in praticamente da tutti i corsi di cucina che ho fatto quest'anno, un po' qui, un po' lì, è uscita la ricetta che è da provare.

Il risotto alla parmigiana di Giuliana

Per 4 persone
400 g di riso Carnaroli
1 l circa di brodo di carne
50 g di parmigiano reggiano
1 piccola cipolla
70 g di burro freddissimo, più una noce
un bicchiere di vino bianco a temperatura ambiente
poco sale

Tritate finemente a coltello la cipolla e preparate il soffritto mettendola a rosolare in una piccola padella con la noce di burro. Lasciatela cuocere mescolando e facendo attenzione che non brunisca. Tenete da parte.
Portate a ebollizione leggera il brodo.
In una larga casseruola, di rame o di alluminio anodizzato, a fuoco medio-alto, fondete 20 grammi del burro previsto. Quando inizia ad essere spumeggiante versate il riso nella pentola, mescolate continuamente fino a quando il riso “canterà” e diventerà opalescente, translucido.
Ora sfumate con il vino, mescolate fino a completa evaporazione dell’alcol poi iniziate la cottura aggiungendo poco brodo bollente per volta, continuando a mescolare.
A questo punto unite anche il soffritto preparato in precedenza e continuate così, aggiungendo brodo man mano che viene assorbito.
Assaggiate per controllare la cottura e modulare l’aggiunta di liquido, tenendo presente che il risotto dovrà riposare per essere mantecato e che comunque, per effetto del calore residuo, continuerà a cuocere. Una volta pronto spegnete il fuoco, spostate la casseruola dal fornello, regolate di sale e iniziate a mantecare aggiungendo il parmigiano reggiano grattugiato e il burro rimasto, freddissimo.
Mescolate con energia e allo stesso tempo scuotete la casseruola imprimendole un movimento avanti-indietro. Continuate fino a quando il riso sarà diventato cremoso e morbido.
Servite subito.



Sotto le querce
Risotto alla zucca e zafferano mantecato con burro alle castagne con funghi freschi e secchi e polvere di porcini

Per 4 persone

per il risotto
400 g di riso Carnaroli
200 g di zucca già pulita
1 l circa di brodo di verdura
zafferano
50 g di parmigiano reggiano
1 piccola cipolla
112 g di burro di castagne freddissimo
20 g di burro più una noce
un bicchiere di vino bianco a temperatura ambiente
sale

per completare
200 g di funghi pioppini
aglio
olio extravergine
sale
pochissimo prezzemolo


100 g di funghi porcini
sale
olio

Tagliate a fettine sottilissime i funghi porcini. Sistemateli su una teglia protetta da carta forno, conditeli con sale e olio, poco, e lasciateli ad essiccare in forno con sportello leggermente aperto a 80° per circa 2 ore, anche meno, o di più, dipende dal forno, al termine devono risultare croccanti come delle chips.
Riducete in polvere parte dei funghi essiccati tritandoli in un mixer da cucina.
Preparate il burro di castagne amalgamando 125 g. di castagne cotte al forno a 220° per 20 – 25 minuti, raffreddate, sbucciate e tritate finemente a 100 g di burro morbido. Formate un panetto e trasferite in frigo.
Utilizzate il burro nelle dosi indicate, la restante parte troverà sicuramente un impiego adeguato.
Sistemate la zucca tagliata a cubetti su  foglio di carta forno, salate leggermente, chiudete a mò di cartoccio, cuocete in forno a 220° fino a che non risulterà tenera. Trasferite in un colino in modo che perda tutta l'acqua in eccesso, dipende dalla zucca.
Saltate velocemente in padella i funghi prataioli con aglio, olio e un odore di prezzemolo, salateli, mettete da parte.
Preparate il risotto
Tritate finemente a coltello la cipolla e preparate il soffritto mettendola a rosolare in una piccola padella con la noce di burro. Lasciatela cuocere mescolando e facendo attenzione che non brunisca. Tenete da parte.
Portate a ebollizione leggera il brodo, sciogliete lo zafferano nel brodo.
In una larga casseruola, di rame o di alluminio anodizzato, a fuoco medio-alto, fondete 20 grammi di burro. Quando inizia ad essere spumeggiante versate il riso nella pentola, mescolate continuamente fino a quando il riso “canterà” e diventerà opalescente, translucido.
Sfumate con il vino, mescolate fino a completa evaporazione dell’alcol poi iniziate la cottura aggiungendo poco brodo bollente per volta, continuando a mescolare.
A questo punto unite anche il soffritto preparato in precedenza continuate così, aggiungendo brodo man mano che viene assorbito.
Assaggiate per controllare la cottura e modulare l’aggiunta di liquido, tenendo presente che il risotto dovrà riposare per essere mantecato e che comunque, per effetto del calore residuo, continuerà a cuocere. A metà cottura unite i cubetti di zucca e continuate. Una volta pronto spegnete il fuoco, spostate la casseruola dal fornello, regolate di sale e iniziate a mantecare aggiungendo il parmigiano reggiano grattugiato e i 125 g di burro di castagne, freddissimo.
Mescolate con energia e allo stesso tempo scuotete la casseruola imprimendole un movimento avanti-indietro. Continuate fino a quando il riso sarà diventato cremoso e morbido.
Impiattate completando con i funghi saltati quelli essiccati e una spolverata di polvere di porcini.
Servite subito.

https://www.mtchallenge.it/2019/01/05/mtc-s-cool-il-risotto/

domenica 27 gennaio 2019

Il mio caramelized fennel and heritage carrots with fresh oranges and lemony herb dressing per il Club del 27


Eccoci ad un un nuovo appuntamento con il Club del 27.
Proud to be a member

Questo mese ci cimentiamo nella cottura in teglia, rigorosamente in forno.
Piatti unici, dolci e persino insalate cotte e possibilmente servite in teglia dall'inconfondibile tocco USA tutti provati, preparati e assaggiati dalle spericolate socie del Club del 27. Braves only!
In questo periodo sto tentando di tenermi leggera così ho scelto un'insalata di finocchi e carote ma caramellati e serviti con un particolarissimo dressing agrumato.
Un'insolita insalata agrodolce, piacevole e consigliatissima.
Ma non perdete nessuna delle ricette del nostro Club del 27, le trovate tutte qui.
Con la tessera n° 37 anche questo mese partecipo al Club del 27


Ingredienti per 4 persone

2 bulbi di finocchio
600 g di Carote arcobaleno
4-5 cucchiai di olio d'oliva
succo di 1 limone
2 cucchiaini di zucchero semolato
4 arance succose
sale
pepe nero macinato fresco

per il condimento
100 ml più 1 cucchiaio di olio d'oliva
scorza e succo di 1 limone
1 cucchiaino di zucchero semolato
una grande manciata di erbe miste tritate (prezzemolo, coriandolo, aneto, erba cipollina, ecc.)


Preriscaldate il forno a 190 °, pulite i bulbi di finocchio, quindi divideteli a metà, dalla radice alla punta. Tagliate ciascuna metà in tre o quattro fette. Tagliate le carote a metà o in quarti lungo la loro lunghezza, a seconda delle dimensioni delle carote.
Sistemate le verdure in una teglia. Irrorate con l'olio e il succo di limone e spolverate con lo zucchero.
Cuocete in forno già a temperatura per circa 25-30 minuti, fino a quando le verdure saranno morbide e leggermente arrostite ai bordi.
Nel frattempo sbucciate le arance e tagliatele a fette sottili conditele con un'emulsione di olio, succo di limone e zucchero, completate con sale e pepe.
Sfornate le verdure e trasferitele in un piatto da portata, unite le arance, spolverate con le erbe aromatiche tritate e servite.



giovedì 27 dicembre 2018

I miei pecan stuffed dates per il Club del 27




Get a party, siamo ancora in tempo per capodanno!
Questo mese il Club del 27 ha pensato di proporvi una selezione di ricette, facili, veloci, particolari ed appetitose per un ideale party di capodanno.
Siamo tutte impegnate in questi giorni, amiamo cucinare e accogliere con piacere i nostri cari anche con del buon cibo, però è giusto riservare del tempo anche per noi per rilassarci, farci belle ed accogliere senza ansia il 2019 che arriva.
Il nuovo anno non ci deve trovare senza fiato in una spirale di fretta, corse e confusioni varie, senza neppure una piega fresca e un filo di trucco, con la cucina ingombra di pentole, un immenso cenone da servire e solo voglia di dormire.
Giammai!!!
Charmant come sempre nel mio trucco cherry tra boccoli freschi e traboccanti, servirò i miei bite di capodanno serena e felice col sorriso del successo che risplende sulla fronte, come direbbe Elena Spagnol, perchè prima di tutto ho pensato a me!
Volete programmare con noi il vostro party di capodanno easy and free e sicuramente trendy?
Potete trovare le ricette tutte qui, solo su MAGaboutFOOD.
Intanto gustate con me questi insoliti ma buonissimi datteri ripieni, un bocconcino agrodolce che lascia la voglia di continuare il nostro new year's eve party … 
Con la tessera n. 37 anche questo mese partecipo al Club del 27.

Proud to be a member 

Ingredienti per circa 12 datteri grandi (24 piccoli)

2 cucchiai di olio d'oliva
1 scalogno tritato finemente
1 spicchio d'aglio schiacciato
50 g di pane grattugiato fresco
100 g di noci pecan tritate finemente
1 cucchiaio di foglie di timo tritate
50 ml di brodo vegetale o acqua
12 datteri grandi denocciolati
12 foglie di salvia

Scaldare l'olio in una padella, unire lo scalogno e un abbondante pizzico di sale e cuocere per 2-3 minuti fino a quando lo scalogno non si ammorbidisce, quindi aggiungere l'aglio, il pane grattugiato, le noci pecan e il timo e cuocere ancora 1 minuto. Al termine bagnare con il brodo o l'acqua, mescolare. Mettere da parte.
Aprire i datteri a metà facendo attenzione a non separarli completamente. Riempire i datteri con il composto messo a parte. Chiudere accostando leggermente le due metà. Completare con una foglia di salvia. Sistemare i datteri su una teglia protetta da carta forno che a questo punto possiamo sistemare tranquillamente in frigo anche fino al giorno dopo oppure cuocere direttamente come ci è più comodo.
Scaldare il forno a 160°, ventilato.
Spennellare i datteri con olio d'oliva, quindi infornare per 15-20 minuti fino a quando la salvia diventera croccante. Servire immediatamente.

La ricetta è di Elena Silcock

venerdì 7 settembre 2018

Settembre, tempo di porcini: zuppa d'orzo e funghi selvatici


Settembre tempo di funghi, di freschetto e di piatti accoccolanti ...

Questo mese nel nostro magazine MAGAboutFOOD  abbiamo pensato di dedicare uno speciale ai porcini, ricette strafighissime dall'antipasto al dolce, si, davvero anche un dolcetto ai porcini siamo andati a scovare!!!

Io ho preparato questa zuppa prelibata e gustosa che prevede l'uso di funghi prataioli e di porcini secchi, quindi fattibile e replicabile in ogni momento dell'anno.

La ricetta?

Solo su MAGAboutFOOD dove troverete ricette favolose e particolari tutte in tema porcini.

Non perdetene nessuna!


mercoledì 27 giugno 2018

I miei open sandwiches per il club del 27


Questo del 27 è il Club più figo che ci sia e io sono orgogliosa di far parte di una combriccola così avanti che più avanti non si può.
Cucinare ci piace, mangiare di più, questo di default, e non la solita minestra, ovviamente, temerarie si, ma qui abbiamo trovato, è proprio il caso di dire, pane per i nostri denti, ogni mese una scoperta, sempre nuova e di tendenza.
Questo mese ci dedichiamo agli open sandwiches, si proprio cosi, sandwiches aperti ne avevate mai sentito parlare?
La precisina che è in me partirebbe dalla tradizione danese degli smørrebrød, di cui ho letto qui, ma che ante litteram ho praticato come tante di noi, vi ricordate il tormentone della torta tramezzino, daranno stati 7 – 8 anni fa, praticamente nel giurassico o giù di lì.
Ma poiché attualmente la precisina ha preso un lungo periodo di ferie non vi tedio, e vi invito a non perdere le impagabili proposte selezionate dalla nostra redazione, che più avanti non si può, tratte dal nuovissimo libro di Trine Hahnemann, Open Sandwiches, una rassegna del miglior comfort food scandinavo, assolutamente da non perdere.
Le ricette le trovate tutte qui solo su MagAboutFood.

Con i miei open sandwiches formaggiosi anche questo mese partecipo con la tessera n. 37 al Club del 27.
Proud to be a member

Formaggio di capra e cotognata

4 fette di pane di segale
burro salato
12 fette di formaggio di capra (la ricetta prevedeva quello di pecora, ho letto male)
12 fette di cotognata
1 rametto di cerfoglio selvatico o aneto

Mettere le fette di pane di segale su un piano di lavoro e distribuire il burro su ogni fetta. Sul pane sistemare le fette di formaggio, quindi le fette cotognata. Completare con il cerfoglio selvatico o aneto.


Blue cheese e pera

1 pera
2 cucchiaini di burro salato
1 cucchiaio di miele
1 baccello di vaniglia, spaccati e semi raschiati
4 fette di pane di segale
200 g di blue cheese affettato
Tagliare la pera a fette, lasciando il gambo, se possibile.
Sciogliere il burro in una padella, quindi soffriggere le pere per qualche minuto su ciascun lato. Unire il miele e la vaniglia e girare delicatamente.
Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare le pere nella padella.
Tostare il pane di segale, quindi aggiungere il blue cheese.
Completare con le fette di pera.

Pesche blue cheese e sciroppo balsamico

4 cucchiai di aceto balsamico
4 pesche (io ho usato le tabacchere)
2 cucchiaini di burro salato
4 fette di pane di segale
50g di blue cheese
fiori di timo o maggiorana (facoltativo io ho usato quelli dell'erba cipollina)

In una piccola casseruola sciogliere il miele, aggiungere l'aceto balsamico e farlo sobbollire per 2 -3 minuti.
Tagliare le pesche a metà quindi a spicchi.
In una padella friggere gli spicchi di pesca nel burro a fuoco medio fino a doratura da entrambi i lati.
Tostare il pane e posizionare le pesche sulle fette di pane direttamente dalla padella. Sbriciola il blue cheese e cospargerlo sulle pesche,
in cima. Cospargere leggermente con lo sciroppo balsamico e decorare con fiori aromatici.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

lunedì 28 maggio 2018

Passiamole in rivista: Rezepte mit pfiff



Eccoci all'appuntamento con Passiamole in Rivista l'effervescente rubrica diMAGabout FOOD che realmente ci porta in mondo in casa, dalle edicole internazionali direttamente nelle nostre cucine.
Riviste strafighissime con ricette particolari che più particolari non si può, date un'occhiata teutonica Rezepte mit pfiff che abbiamo analizzato questo mese, altro che rigidità germanica, questa che è una rivista genuinamente teutonica ne rivela di guizzi intriganti, brillanti e gustosi.
Come come questi gnocchi saltati in padella, si, avete capito bene, fritti e serviti freddi in insalata, cosa non sono mai, una delizia!!!
Consiglio spassionato, scendete giù casa, al super, comprate un pacco di gnocchi, di quelli biecamente preconfezionati, ma di marca, mi raccomando, e friggete, friggete, friggete tanto :-)
La ricetta? Solo qui su MAGabout FOOD
E con perdete tutte le meravigliose e particolari ricette che sono tutte qui su MAGabout FOOD

Rezepte mit Pfiff

venerdì 27 aprile 2018

Insalata di patate con vinagrette alla soia per il Club del 27


Da quando il Club del 27 è diventato una rubrica fissa di MAGaboutFOOD ci divertiamo ancora di più.
Non solo cucinare in compagnia, divertirsi, condividere e assaggiare ma anche sperimentare ricette tratte da libri nuovissimi e assolutamente particolari come Bring it di Ali Rosen ricco di piatti invitanti, facili da preparare e prêt-à-porter.
Piatti, con quel robusto fascino del made in USA che non guasta, pensati per essere trasportati, ad un pic nic, un pranzo tra amici, in ufficio, come cadeau, insomma il massimo della convivialità e della condivisione ed in più belle e buone.
Io questo mese ho preparato un insalata di patate, americana che più americana non si può, ma ricette splendide vi attendono nel nostro Club, non perdetene una, sono tutte qui, bring it!

Con la tessera n° 37 anche questo mese partecipo al Club del 27.

Ingredienti per 6 persone

15 a 20 patate
2 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di succo di limone fresco (circa 1/2 limone)
2 cucchiai di maionese
1 cucchiaio di erba cipollina tritata
1 peperone rosso tagliato a dadini
¼ tazza a dadini cipolla
¼ tazza di scalogno tagliato a dadini (circa 3 scalogni)
1 tazza di pomodoro a pezzetti
un pizzico di sale

Lavare bene le patate, sistemarle in una capiente pentola colma d'acqua e portare a ebollizione.
Cuocere per 8-15 minuti, a seconda delle dimensioni delle patate, fino a quando non sono ammorbidite, devono restare comunque piuttosto sode.
Scolarle e trasferirle sotto un getto d'acqua fredda per raffreddarle.
Quando sono fredde, tagliarle in pezzi da circa 2 – 3 cm, unire i peperoni, la cipolla, gli scalogni, il pomodoro, salare e mescolare
Mescolare la salsa di soia, il succo di limone, la maionese e l'erba cipollina.
Versare sull'insalata e mescolare bene ma delicatamente.



https://www.mtchallenge.it/2018/04/27/potluck-club-del-27-tu-cosa-porti/