Visualizzazione post con etichetta contorni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta contorni. Mostra tutti i post

martedì 14 agosto 2018

Melanzane pacche e pacche



Pubblico poco sul blog. In compenso ho una vita reale molto intensa che comprende cibo ed altro che va fuori dalla condivisione, penso sia un bene :-)
Molto di più mi trovate su MTChellenge e MagAboutFood dove la mia passione per l'inusitato può spaziare sia in cucina che in fotografia.
Poco tempo rimane anche solo per annotare sul blog i richiami a MAG, le sperimentazioni e la crescita.
Ogni tanto ritorno al Calendario del Cibo Italiano che è stata per due anni la grande palestra in cui la precisina, alter ego della sperimentarice, si è potuta cimentare nei classici della cucina italiana, sempre con un'attenzione speciale a quella tradizionale napoletana, e ha potuto affinare le sue competenze da topo da biblioteca nell'approccio alla storia della cucina italiana e alla nostra Storia.
Anche del mio percorso nel Calendario poco è tracciato qui.
Ma queste melanzane meritavano, come si fa a non tenerne memoria, sono un pezzo della mia storia personale, me le preparava mia nonna, io le adoravo così bruciaticce e piccantine, ora le faccio io, più buone,  fotogeniche e foodie.
Da oggi cercherò di riportare traccia dei miei percorsi in questo mio diario virtuale, tanto ormai con l'esperienza che ho accumulato nella scittura ci metto proprio 5 minuti. Mi sono spratichita :-)

2 melanzane
300 g di pomodorini
aglio
origano
basilico
peperoncino
sale
olio extravergine di oliva

Lavate e asciugate le melanzane, tagliatele a metà nel senso della lunghezza.
Incidete la polpa interna con dei solchi diagonali non troppo profondi nell'uno e nell'altro verso creando dei rombi. Salate leggermente e lasciate riposare per circa mezz'ora, al termine, lavate e premete delicatamente le melenzane.
Ora le strade sono due o friggete le melanzane in padella in con abbondante olio o trasferitele su una teglia protetta da carta da forno, irroratele di olio e lasciatele cuocere in forno già a temperatura, a 180° ventilato, per circa 20 minuti. Controllate la cottura, le melanzane non debbono bruciare ma dorarsi.
Quale sia la cottura delle melanzane prescelta, al termine sistematele su una teglia da forno e conditele con pomodorini tagliati a metà sale olio, aglio, peperoncino tritato, origano e basilico. Passate in forno a 180° per crca 15 minuti controllando la cottura.

martedì 4 aprile 2017

Cavolfiore allo zafferano di Ottolenghi per The recipe-tionist



Questo mese The recipe-tionis è Cristiana del blog Beuf a la mode, mi sono divertita moltissimo a sbirciare nel suo blog, quante ricette, tutte invitanti e intriganti, c'era da scegliere!
Giusto per mantenermi leggera :-) voluto provare questo contorno veloce e inconsueto ma estremamente gustoso, del resto Ottolenghi è Ottolenghi :-)
Con questo post partecipo a The recipe-tionis di marzo-aprile 2017.


1 cucchiaino di stimmi di zafferano
75 ml di acqua bollente
un cavolfiore viola, suddiviso in cimette
1 cipolla rossa
100 g di uva sultanina rinvenuta in acqua tiepida
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
2 foglie di alloro
4 cucchiaini di prezzemolo tritato
sale e pepe

Accendere il forno a 200°.
Lasciare lo zafferano in infusione un minuto in acqua bollente.
Unire tutti gli ingredienti escluso il prezzemolo, in una ciotola, versarvi l'acqua con lo zafferano, rigirare.
Trasferire in una teglia coperta da carta forno. Cuocere per 40 minuti circa, rigirando gli ingredienti a metà cottura.
Completare con il prezzemolo tritato.



http://www.cuocicucidici.com/2017/02/the-recipe-tionist-di-marzo-aprile-2017.html

mercoledì 9 settembre 2015

Zucchetta stufata

 
Per anni ho snobbato la zucchetta, non so perché la evitavo, poi .... un incontro casuale .... ed è stato amore a primo assaggio :-)
In effetti la zucchetta è un ortaggio che si deve saper cucinare altrimenti proprio non sa di niente :-) opportunamente preparata, però, si trasforma in un ineffabile ingrediente capace di concentrare ed esaltare sapori, aromi e condimenti.
Straordinaria la saggezza contadina, le nostre nonne sapevano come trarre il massimo da qualsiasi alimento!
Oggi ve ne presento una versione piccantina declinata in chiave quasi light, un ricco contorno estivo o, volendo, quasi un piatto unico.
Buon appetito!


1 zucchetta
2 – 3 fettine di guanciale tritate sottili
1 cipolla tritata
250 g. di pomodorini datterini
sale
olio
peperoncino
basilico
pecorino o parmigiano grattugiato per completare

Scottare in padella la cipolla tritata e il guanciale, unire i pomodorini ridotti a pezzetti e privati dei semi, salare leggermente i pomodori. Dopo qualche minuto aggiungere la zucchetta pelata, svuotata e tagliata a striscioline, mescolare, unire pepe nero e peperoncino e, dopo qualche minuto di cottura, quando la zucchetta inizierà ad ammorbidirsi, il basilico.
Cuocere a fuoco medio, coperto, per circa 20 minuti, aggiungendo eventualmente dell'acqua se il composto dovesse asciugarsi troppo. Al termine dovrà risultare asciutto ma umido.
Completare con pecorino o parmigiano grattugiato e basilico.

domenica 6 settembre 2015

Kaima gatoi bona per l'abbecedario culinario mondiale


Questo mese l'Abbecedario culinario mondiale ci porta a Papua Nuova Guinea invitandoci a conoscere, almeno virtualmente, la cultura culinaria della Papuasia e a confrontarci con abitudini, ingredienti, modalità di preparazione assolutamente sconosciute se non addirittura estranee alla nostra cultura.
Beh, immagino che tutte abbiamo digitato nei vari motori di ricerca le parole cucina, ricette, papuasia … e letto i risultati :-)
Si tratta di una cucina estremamente povera quanto ad alimenti, modalità di preparazione e tipologia di piatti.
In mancanza di agricoltura e di allevamento, che pare non facciano parte della cultura delle popolazioni locali, bisogna utilizzare quello che offre la natura, per fortuna rigogliosa, limitandosi a preparazioni e cotture semplici realizzate sul posto.
Tra le poche ricette trovate in rete, escludendo ingredienti introvabili o poco attraenti, modalità di preparazione impossibili, cruditè poco gradite ai miei commensali, ho trovato rifugio in un semplice contorno facilmente realizzabile anche alle nostre latitudini e, soprattutto, buonissimo.
Così ho portato nella mia cucina anche un pezzetto di Papuasia ….. credo proprio che ci resterà a lungo :-)
Con questo post partecipo all'Abbecedario culinario mondiale che per Papua Nuova Guinea è ospitato dalla trattoria più famosa del web la mitica MuVarA.

300 g. di arance
350 g. tra melanzane zucchine peperoni e cipolle
¼ di cucchiaino di peperoncino in polvere
¼ di cucchiaino di coriandolo macinato
olio
sale

Tagliare melanzane, zucchine e peperoni a bastoncini spessi circa 2 cm, tagliare la cipolla in otto pezzi. Sistemare le verdure in un capiente contenitore, aggiungere l'aglio, le erbe aromatiche, l'olio di oliva e il succo di arancia. Coprire con una pellicola trasparente e lasciare riposare per un'ora.
Preriscaldare la piastra si ghisa.
Scolare le verdure e sistemarle sulla piastra leggermente unta.
Cuocere 8 – 10 minuti girando di tanto in tanto finché le verdure non sono cotte e ben grigliate.
La ricetta è presa qui

L'Abbecedario Culinario Mondiale!

domenica 14 giugno 2015

Quanti modi di fare e rifare i patties



Questa domenica la Cuochina ci porta nella cucina di Fabiana, prepareremo insieme dei favolosi patties, croccanti, dorati e leggeri .....assolutamente in linea con la stagione. Di questi tempi bisogna pensare sia al gusto che alla prova costume :-)
Eccoli nella mia versione (quasi) vegetariana .... saporose schiacciatine light, tutte da provare!

4 patate medie
50 g. tra parmigiano e pecorino grattugiati
100 g. di mozzarella asciutta
1 fettina di prosciutto cotto
1 uovo piccolo
1 noce di burro
prezzemolo
sale
pepe
pangrattato
1 bel pizzico di paprica

Lessare le patate, sbucciarle e schiacciarle con lo schiacciapatate. Tritare finemente (meglio nel mixer) la mozzarella con il prosciutto cotto e il prezzemolo. Impastare le patate schiacciate con la noce di burro, il formaggio grattugiato, il sale, il pepe e l'uovo, unire il composto tritato, impastare ancora amalgamando bene tutto.
Formare delle palline schiacciarle leggermene fino ad ottenere dei patties piuttosto spessi (si rilasseranno in cottura).
Mescolare al pangrattato un bel pizzico di paprica. Passare i patties nel pangrattato, quindi, sistemarli su una teglia protetta di carta da forno leggermente unta di olio, velare anche i patties con olio. Cuocere in forno ventilato a 180° per circa 20 minuti, o, comunque, finché saranno ben dorati e croccanti.
 
LA NOSTRA CUOCHINA

Il prossimo mese tutte da Francesca, prepareremo i sofficini 

http://francesca-voglioviverecosi.blogspot.it/2013/05/sofficini.html


martedì 24 febbraio 2015

Nidi di scarole



Le ricette sono nell'aria, volteggiano leggere e delicate come delle graziose farfalle, …. rare e preziose si trovano nei luoghi più impensati ... bisogna acciuffarle prima che scappino via …. la maieutica è un'arte :-)
Così, tra una chiacchiera e l'altra, questo contorno colto al volo, quasi a sua insaputa, è atterrato dalle cucine di un notissimo hotel stabiese direttamente sulla mia tavola dove ha letteralmente spopolato.
Assaggiamolo insieme ….

2 cespi di scarola
5 fette di pane carré
olio
erbette aromatiche
sale
pinoli
uvetta ammollata
20 - 30 g. di pecorino
2 - 3 fettine di pancetta

Mondare le scarole eliminando le foglie esterne e la base, lavarle bene.
Portare ad ebollizione una pentola larga con abbondante acqua salata.
Scottare le foglie di scarola per 3 minuti, con l'aiuto di una schiumarola adagiare singolarmente le foglie su una teglia leggermente inclinata per far colare l'acqua in eccesso, lasciare raffreddare.
Nel frattempo nel mixer preparare una panure con il pan carré, qualche giro di olio, il sale e le erbe aromatiche (io ho usato quello che avevo in casa: prezzemolo, origano e timo). A parte tritare finemente la pancetta e tagliare a pezzettini il pecorino.
Sistemare le foglie di scarola su un foglio di carta da forno, l'una accanto all'altra, sovrapponendole leggermente in modo da ottenere un unico strato uniforme.
Cospargere con la panure lasciandone qualche cucchiaio da parte.
Sulla panure distribuire i pinoli, l'uvetta ammollata e ben strizzata, il pecorino e la pancetta.


Arrotolare strettamente, tagliare il rotolo a fette spesse circa 5 – 6 cm.


 Sistemare i nidi su una teglia protetta da carta forno e leggermente unta di olio, schiacciare delicatamente, cospargere con la panure tenuta da parte.


 Cuocere in forno ventilato già a temperatura a 180° per 15 minuti circa, comunque fino a doratura.


 
Servire caldi.

venerdì 20 giugno 2014

Parmigiana fresca destrutturata


Questa ricetta nasce da una felice intuizione ….
Si parlava di buffet, di contorni …. di melenzane, a funghetti, fritte, di parmigiane, … il passo successivo è stato breve … e se provassi a destrutturare la parmigiana?
Destrutturare, stravolgere i canoni, da caldo a freddo, da cotto a crudo, da lineare ad asimmetrico.,
Questa è la mia personale interpretazine della destrutturazione.
La forma è diversa ma il gusto è lo stesso, anzi più sfizioso, più fresco.
Il risultato è un irresistibile accostamento di sapori e consistenze …. assaggiate e fatemi sapere!!!!
Con questo post partecipo al Weekend Herb Blogging, creato da Kalyn Kitchen, organizzato da Cook (almost) Anitything At Least Once e curato per l'edizione italiana da Briggishome che questa settimana è ospitato dal blog Tutto a occhio.

melanzane
pomodorini datterini
pecorino
basilico
farina
olio evo

Lavare le melanzane, eliminare la buccia e con essa la parte amara, tagliarle a fette abbastanza spesse, ridurre le fette in bastoncini.
Impanare leggermente i bastoncini di melanzana nella farina, friggerli in abbondante olio a fuoco medio – alto eventualmente coprendo la padella nei primi minuti di cottura.
Le melanzane dovranno risultare morbide dentro e croccanti fuori.
Disporle man mano su carta da cucina per asciugare l'olio in eccesso.
Se ci fermiamo qui abbiamo già un signor contorno da leccarsi i baffi, quasi meglio delle patatine fritte :-)
Raffreddare.
Nel frattempo, tagliare a fettine i pomodori, condirli con sale e un filino di olio, tritare il basilico, grattugiare con una grattugia a fori larghi il pecorino,.
Unire alle melanzane i pomodori, il basilico e parte del pecorino, mescolare delicatamente, assaggiare ed eventualmente regolare di sale, spolverare con altro pecorino, decorare con qualche fogliolina di basilico.



Pochi ingredienti di qualità e il risultato è assicurato.


domenica 15 giugno 2014

Shopska salata


Con questo caldo è proprio difficile avvicinarsi ai fornelli, così per la tappa bulgara delll'abbecedario culinario europeo ho pensato di preparare una freschissima insalata :-)
La shopska salata è uno dei piatti bulgari più conosciuti pur non essendo assolutamente tradizionale.
Infatti le insalate erano quasi del tutto sconosciute nella cucina tradizionale bulgara. Solo nel ventesimo secolo le insalate entrano nel panorama culinario bulgaro sotto la spinta dell'influenza della cucina europea.
In particolare la shopska, che prende il nome da una regione della bulgaria dove si produce il formaggio sirene componente principale dell'insalata, fa parte di un gruppo di piatti elaborati negli anni '50 dai migliori chef bulgari per ammiccare ai gusti dei turisti occidentali, che si volevano attrarre, e come tali serviti in tutti i ristoranti dedicati ai turisti.
Mentre gli altri piatti balkanturist si sono persi in un anonimo oblio la shopska, caratterizzata da accostamento particolarissimo di sapori, è rimasta, superando i limiti del menù turistico, diventando parte integrane della cucina nazionale bulgara.
Insomma la la bontà, il merito, paga, almeno in cucina :-)
Con questo post partecipo all'iniziativa Abbecedario Culinario della Comunità Europea che, per la Bulgaria, è ospitato dal blog Nastro di Raso.

300 g. di pomodori
1 cetriolo
2 peperoni rossi
1 peperoncino verde
½ cipolla
100 g. di formaggio feta
½ mazzetto di prezzemolo
olive nere
sale
olio e.v.o

Arrostire i peperoni, sbucciarli, pulirli privandoli dei semi, tagliarli a listarelle.
Tagliare i pomodori a fettine, i cetrioli prima a fettine poi a spicchi, le cipolle, sottilmente, ad anello. Tritare il prezzemolo.
In una capiente ciotola unire i peperoni, i pomodori, i cetrioli, le cipolle e il prezzemolo tritato, salare, condire con qualche giro di olio, mescolare bene. Trasferire in frigo fino al momento di servire.
Cospargere l'insalata con il formaggio sbriciolato, decorare con le olive e il peperoncino verde tagliato a rondelle
, servire fredda.
Per la shopska ho preso spunto qui, qui e qui


giovedì 20 febbraio 2014

Patè di ceci in nido di scarola




Questo mese the recipe-tionist è la carissima Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico potevo mai esimermi dal partecipare? del resto, nella mia cucina (quella reale) circolano spesso le sue ricette :-)
Quale occasione migliore per presentarne qualcuna delle mie preferite !!!
La scelta è caduta su questo sfiziosissimo finger food che propone un'accostamento insolito ma davvero indovinato tra scarole e ceci declinato in chiave piccante. Un'esperienza degustativa molto speciale, sorprendente: la scioglievolezza della verdura si fonde nella cremosità del patè di ceci mentre il piccante del peperoncino è esaltato dalle note frizzantine del limone. 
Arbanella ma quanto sei brava!!!!
Con questo post partecipo al contest The Recipe-tionist del blog Cuocicucidici che per il mese di febbraio ha come recipe-tionist Un'arbanella di basilico.

1 scarola
250 g di ceci già lessati
50 g di yogurt bianco
tabasco
1 limone non trattato
1 spicchio d'aglio
2 peperoncini rossi secchi
oliosale
parmigiano grattugiato

Pulire la scarola, lavarla e scolarla, ridurla a striscioline. In una capiente padella soffriggere aglio, olio e peperoncino, unire la scarola, cuocere a fuoco medio – alto coperto per circa 15 minuti. La scarola dovrà risultare cotta ma ancora consistente. Regolare il sale.
Passare al mixer i ceci con lo yogurt, la scorza grattugiata del limone, qualche spruzzo di tabasco (assagiare) e l'olio necessario ad ottenere una crema morbida.
Disporre nelle cocottine la scarola a forma di nido e, al centro, con l'aiuto sac-à-poche sistemare il paté di ceci. Cospargere di parmigiano grattugiato e passare sotto al grill qualche minuto per gratinare.


lunedì 28 gennaio 2013

Sformatini di bietine


Un modo alternativo e gustoso per servire le verdure magari anche a chi è un po' recalcitrante.
Un 'ottimo contorno che, aumentando le proporzioni, si può trasformare anche in secondo leggero.
La ricetta l'ho incontrata qui in questo bellissimo blog che ringrazio per aver arricchito la mia cucina, calibrata nelle dosi, esatta nei tempi di cottura, perfetta quanto ad equilibrio di sapori e consistenze. Da provare e rifare.
Nella versione originaria gli sformatini erano alle cicorie, ma la ricetta si presta ad essere impiegata per qualsiasi verdura (e, forse, anche solo con formaggi e salumi) l'ho provata con gli spinaci e molto di più apprezzata con le bietine.
Buon appetito.

per la besciamella
½ litro di latte
50 g. di farina
50 g. di burro
sale
noce moscata

200 g. di bietina già sbollentata
1 uovo
30 g. di parmigiano grattugiato
sale

Portare il latte a bollore. In una capiente pentola far fondere il burro, fuori dal fuoco aggiungere la farina setacciata, far assorbire completamente, riportare sul fuoco e far rosolare dolcemente per 1 – 2 minuti. Fuori dal fuoco aggiungere poco alla volta il latte mescolando con una frusta per evitare che si formino grumi. Appena sarà amalgamata ritornare sul fuoco. Riportare a bollore, far bollire per 2 – 3 minuti. Salare. Aromatizzare con la noce moscata. Trasferire in una ciotola, coprire con pellicola a contatto. Raffreddare per una mezz'ora.
Quando la besciamella sarà fredda unire la bietina strizzata e tagliata sottile (preferisco non frullare la verdura, mi piace trovarla a pezzettini nello sformato), il parmigiano e l’uovo, regolareblogger di sale e amalgamare bene gli ingredienti.
Imburrare ed infarinare 4 stampini monoporzione, riempirli con il composto di besciamella e verdura, infornare in forno già caldo a 180°, convenzione, per circa 20 minuti.


domenica 1 gennaio 2012

Gamberoni all'acqua pazza con contorno di insalatina mista

Come secondo piatto ho preparato dei gamberoni all'acqua pazza con contorno di insalatina mista. 
Quest'ultima è una recente scoperta. Mai avrei immaginato che una mela potesse andare a finire nell'insalata e restarci così bene. Poi ad un pranzo ho assaggiato quest'insalata  e da allora non l'ho più lasciata. La utilizzo spessissimo come accompagnamento sia dei piatti di carne che di quelli di pesce,  anche se, ovviamente, esalta maggiormente il gusto di questi ultimi.

Gamberoni all'acqua pazza 
Ingredienti:
una ventina di gamberoni
4 pomodorini
1 spicchio d'aglio
olio
 prezzemolo
sale

Lavare i pomodorini tagliarli a spicchi e metterli da parte. Lavare e sgusciare i gamberoni. In un'ampia padella soffriggere aglio e olio, quando l'aglio si sarà dorato (volendo a questo punto si può scartare) unire i gamberoni e i pomodorini, salare i pomodorini, coprire. Cuocere a fuoco moderato per 10 – 15 minuti avendo cura di girare i gamberoni a metà cottura. Quando i gamberoni saranno cotti e il sughetto ben addensato cospargere di prezzemolo tritato. Servire.

Insalatina mista
insalatina mista (songino, riccetta, rucola ....)
1 mela non troppo matura (meglio se annurca)
sale, olio e limone

Lavare bene l'insalatina, scolare, porre in una capiente ciotola. Lavare la mela, asciugarla, tagliarla a fettine sottili, unirla all'insalata, salare, condire con abbondante olio e succo di limone, mescolare.