La
vignarola è una fresca, invitante zuppa romana preparata con ortaggi
primaverili, fave, piselli e gli ultimi carciofi.
E'
tipico della cucina contadina, povera e di sussistenza, concentrarsi
su ciò che offre la terra, utilizzando gli ingredienti disponibili,
magari raccolti al momento, seguendo la stagionalità.
Una
zuppa di primizie di primavera esiste anche nella tradizione
contadina campana dove insieme o, spesso, al posto dei carciofi
sono inserite le patate, i carboidrati, che danno sostanza alla
preparazione, rendendola piatto unico e, insieme, stemperano il gusto
asprigno delle fave fresche, maggiormente evidente in quelle più
mature e grosse destinate, appunto, alla zuppa.
Questa
è la versione di casa mia.
Con
questo post partecipo alla Giornata Nazionale della vignarola del
Calendario del Cibo Italiano AIFB, origini, storia, ricette e
tradizioni nell'articolo della nostra ambasciatrice Sara Sguerri che possiamo
leggere qui, nella pagina dedicata al Calendario.
200
g. di piselli sgusciati
3
patate grandi
100
g. di pancetta in una sola fetta ridotta a cubetti
1
cipolla bianca
sale
pepe
olio
evo
In
un capiente tegame lasciare appassire la cipolla affettata
sottilmente in qualche giro di olio unire la pancetta, continuare
ancora per qualche minuto quindi aggiungere le fave e i piselli.
Lasciare insaporire delicatamente per 5 minuti, unire un bicchiere di
acqua bollente quindi le patate tagliate a tocchetti, salare.
Cuocere
a fuoco moderato, coperto, per circa mezz'ora aggiungendo, se
necessario, poca acqua calda per ottenere, al termine, un composto
umido ma assolutamente non brodoso.