In questa
strana condizione di sospensione in cui ci troviamo il contatto con
la realtà, con l'altro, è diventato il virtuale.
Non so come,
spontaneamente ed insieme, ci siamo ingegnati a trovare collegamenti,
contatti, connessioni man mano che ci sentivamo isolati, relegati in
questa monade dalle pareti trasparenti, forse illusorie, in cui si è
trasformata la nostra esistenza.
L'uomo vive
ed è tale solo in relazione, non può prescindere dal contatto con
gli altri, l'umanità si cerca e si trova, comunque.
Ed è cosi
che in tarda serata, finite le mie dodici ore buone di lavoro, molto
smart, tra chat, mail, conference piantata in cucina di spalle ai
fornelli, mi ritrovo a seguire virtualmente un reale, umanissimo,
chef che regala, e si vede che lo fa per passione, perle di poesia
culinaria, di mestiere e di arte.
Sto li, come
fossi a Vico o su, in quello spettacolo di Montechiaro, a guardare lo
chef che cucina e inspiegabilmente mi ritrovo a fianco amici
d'infanzia, amiche di blog, conoscenze reali e virtuali ed emeriti
sconosciuti di cui riecheggiano commenti, saluti e brevi storie di
vita in una chiacchiera collettiva, corale.
Come nelle
prime radio libere degli anni '70 … le ricordate? Qui in Campania
spopolavano con le telefonate in diretta, i saluti, le dediche.
E il nostro
chef è il d. j. che mentre minestra una pasta elargisce
raccomandazioni, ammaestramenti di cucina, forse anche di vita.
Cosi mi sono
ritrovata a preparare piatti stellati …
Questo è
l'assoluto di piselli o almeno il mio ricordo …
L'ho scelto
come piatto di recupero da condividere con gli amici di MTChallange.
Di per sé è
già recupero perché utilizzando i baccelli dei piselli non si
scarta nulla, per completare il tema ho sostituito i gambi ai
cipollotti e ricavato dagli stessi la polvere bruciata.
Come vedete
con poche varianti diventa tutto recupero.
Ingredienti
per 4 persone
1 kg di
piselli in baccello
200 g di
spaghettini spezzati
2 gambi di
cipollotto nocerino
50 g di
guanciale, un fondo
2 cucchiai
di pecorino
olio
extravergine di oliva
sale
pepe
polvere di
gambo di cipolla bruciata
Per tempo
preparate la polvere di cipolla bruciata.
Sistemate un
gambo di cipollotto affettato sottilmente su una teglia protetta da
carta da forno e lasciatelo in forno a 70°, modalità ventilata, per
qualche ora finché non si sarà essiccato abbrustolendosi
leggermente. Attenzione a controllare la cottura, nel mio forno che
purtroppo non mantiene bene le temperature lascio uno spiraglio
aperto realizzando una sorta di cottura a valvola aperta,
controllando spesso e coprendo con alluminio se è il caso.
Una volta
fredda, frullate la cipolla essiccata poi passatela con un setaccio
per raccogliere la polvere.
Sbucciate i
piselli tenendo da parte le bucce.
Sciaquate i
piselli e lavate benissimo (io ho usato l'amuchina perché non
conoscevo la provenienza dei piselli) le bucce.
Trasferite
le bucce in una capiente pentola coprite di acqua e condite con olio
e sale.
Portate a
cottura le bucce, dovranno diventare molto tenere, quindi passatele
col frullatore ad immersione e colate il passato ottenuto attraverso
un setaccio.
Nel
frattempo soffriggete i gambi di cipollotto ridotti a fettine, lo
chef consiglia di fargli prendere un gusto di soffritto, “è più
buono”. Unite i piselli, salate e lasciate insaporire quindi unite
acqua calda e portate a cottura i piselli.
Una volta
pronti passate i ¾ dei piselli lasciando i rimanenti da parte per la
decorazione.
Unite parte
del brodo di bucce nel passato di piselli, portate a bollore e calate
la pasta.
Controllate
la cottura della pasta aggiungendo se necessario altro brodo di
bucce.
Al termine
la pasta deve risultare ancora un po' liquida, nel riposo si
addenserà.
Quasi a
cottura unite il guanciale ridotto a dadini e tostato in padella,
mescolate, lasciate insaporire. Regolate di sale e pepe.
Fuori dal
fuoco mantecate con il pecorino e, se necessario, con poco brodo di
bucce.
Lasciate
riposare per un minuto, sarà caldissima, servite completando con la polvere di cipolla bruciata.