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lunedì 8 febbraio 2016

Graffette di patate per il Calendario del cibo Italiano


Oggi, per il Calendario del Cibo Italiano AIFB, inizia la settimana del carnevale di cui è ambasciatrice Ilaria Talimani, nella pagina dedicata al Calendario  il suo articolo.
Ed ecco il mio secondo contributo, le graffette di patate.
Tipicamente carnevalesce, anche se, in verità, qui da me si preparano anche per San Giuseppe, ogni momento dell'anno è buono per queste fritturine!
Le graffette trovano comunemente, ogni giorno, in tutte le panetterie, ed in quantità, pronte alla bisogna … feste a scuola, in famiglia, in ufficio o, semplicemente, per la coccola merendosa da portare a casa al cucciolino :-)
Ma fatte in casa sono un'altra cosa! 
Bisogna assaggiarle calde calde, appena fatte e tolte dal fuoco, per capire :-)
Fredde sono buone, un ottimo dolce, ideale per i bambini, il giorno dopo restano morbide, adattissime all'inzuppo ma …. l'incontro tra la pasta lievitata appena fritta, calda, leggera e soffice e la dolce, speziata, croccantezza dello zucchero è di una delizia indescrivibile.
Non si può spiegare, bisogna solo assaggiare!
Con questo post partecipo alla Settimana del carnevale del Calendario del cibo italiano AIFB.


½ kg. di patate
750 – 800 g. di farina tipo 0
20 g. di lievito di birra
100 g. di burro morbido
100 g. di zucchero
4 uova intere
½ bicchierino di rum
la buccia grattugiata di un'arancia e di un limone

per friggere
olio di semi di arachidi

per decorare
zucchero semolato
cannella in polvere

Lessare le patate, lasciarle raffreddare; sbucciarle e schiacciarle con lo schiacciapatate.
Trasferire il composto ottenuto nella ciotola della planetaria, impastare le patate con ½ kg di farina e il lievito sbriciolato, frusta a gancio, velocità 1. Continuando ad impastare unire lo zucchero, le uova, il rum, il burro e le bucce grattugiate, aggiungendo, se necessario, tanta farina quanto basta ad ottenere un composto morbido (ancora da incordare). La quantità di farina varia in base al tipo di patate, nel mio caso ½ kg di patate a pasta bianca hanno assorbito circa 750 g. di farina.
Impastare per 10 minuti a velocità 1, l'impasto dovrà risultare incordato.
Trasferire l'impasto su una spianatoia continuando ad impastare ancora un po' a mano, dare le doppie pieghe, formare un panetto. Sistemare il panetto in una ciotola leggermente unta di burro e coperta con pellicola trasparente, lievitare per 1 ora – 1ora e ½, fino al raddoppio.
Formare le graffette: prendere un po' d'impasto, allungarlo sulla spianatoia fino ad ottenere un cilindretto di circa 3 – 4 cm di spessore, chiudere sovrapponendo le estremità.


Per un risultato meno classico ma esteticamente perfetto, stendere l'impasto a uno spessore di 3 - 4 cm, ritagliare con un coppapasta le ciambelle e, per risultanza, le palline.


Spolverare con farina, lievitare coperto per circa 1 ora e ½ o, comunque, fino al raddoppio.


Friggere in olio a temperatura, caldo ma non troppo per evitare che le graffette scuriscano.
Trasferire le graffette su carta assorbente, tamponarle leggermente, passarle subito nel mix di zucchero e cannella.
Calde calde sono sublimi …. provate :-)






giovedì 19 marzo 2015

Graffette di patate


Qui da me per San Giuseppe si preparano oltre alle famosissime zeppole anche le graffe di patate.
In verità ogni momento dell'anno è buono per queste fritturine che si trovano comunemente in tutte le panetterie, ed in quantità, pronte alla bisogna … feste a scuola, in famiglia, in ufficio o, semplicemente, per la coccola merendosa da portare a casa al cucciolino :-)
Ma fatte in casa sono un'altra cosa!
Le graffe si mangiano calde calde, appena fatte e tolte dal fuoco, fredde sono buone, un ottimo dolce, ideale per i bambini, il giorno dopo restano morbide, adattissime all'inzuppo ma …. l'incontro tra la pasta lievitata appena fritta, calda, leggera e soffice e la dolce, speziata, croccantezza dello zucchero è di una delizia indescrivibile.
Non si può spiegare, bisogna solo assaggiare!


½ kg. di patate
750 – 800 g. di farina tipo 0
20 g. di lievito di birra
100 g. di burro morbido
100 g. di zucchero
4 uova intere
½ bicchierino di rum
la buccia grattugiata di un'arancia e di un limone

per friggere
olio di semi di arachidi

per decorare
zucchero semolato
cannella in polvere

Lessare le patate, lasciarle raffreddare; sbucciarle e schiacciarle con lo schiacciapatate.
Trasferire il composto ottenuto nella ciotola della planetaria, impastare le patate con ½ kg di farina e il lievito sbriciolato, frusta a gancio, velocità 1. Continuando ad impastare unire lo zucchero, le uova, il rum, il burro e le bucce grattugiate, aggiungendo, se necessario, tanta farina quanto basta ad ottenere un composto morbido (ancora da incordare). La quantità di farina varia in base al tipo di patate, nel mio caso ½ kg di patate a pasta bianca hanno assorbito circa 750 g. di farina.
Impastare per 10 minuti a velocità 1, l'impasto dovrà risultare incordato.
Trasferire l'impasto su una spianatoia continuando ad impastare ancora un po' a mano, dare le doppie pieghe, formare un panetto. Sistemare il panetto in una ciotola leggermente unta di burro e coperta con pellicola trasparente, lievitare per 1 ora – 1ora e ½, fino al raddoppio.
Formare le graffette: prendere un po' d'impasto, allungarlo sulla spianatoia fino ad ottenere un cilindretto di circa 3 – 4 cm di spessore, chiudere sovrapponendo le estremità.


Per un risultato meno classico ma esteticamente perfetto, stendere l'impasto a uno spessore di 3 - 4 cm, ritagliare con un coppapasta le ciambelle e, per risultanza, le palline.


Spolverare con farina, lievitare coperto per circa 1 ora e ½ o, comunque,fino al raddoppio.


Friggere in olio a temperatura, caldo ma non troppo per evitare che le graffette scuriscano.
Trasferire le graffette su carta assorbente, tamponarle leggermente, passarle subito nel mix di zucchero e cannella.
Calde calde sono sublimi …. provate :-)






martedì 2 dicembre 2014

Fairy bread

Come up here, O dusty feet!
Here is fairy ready to eat.
Here in my retiring room,
Children ,you may dine
On the golden smell of broom
And the shade of pine;
And when you have eaten well,
Fairy stories hear and tell.
                                 (Robert Louis Stevenson)

Questo dolcino leggero e arioso è entrato nella mia cucina proprio sulle ali di una fata, virtuale, ma pur sempre fata, almeno per chi crede che internet sia magia :-)
Nel documentarmi sull'Australia mi sono immediatamente imbattuta in queste dolci nuvolette colorate che, ovviamente, mi hanno conquistato.
Il fairy bread è un dessert tipicamente Australiano, diffusissimo e amatissimo, immancabile alle feste dei bambini, anzi, spesso preparato proprio dai bambini perché si tratta semplicemente di fettine di pane imburrato cosparse di confettini, essenziali quanto spettacolari!!!!
Ho scelto di realizzarlo sulle ali di una suggestione ….. può una fettina di pane unire i continenti? Questo fairy bread, prezioso e colorato, nella sostanza non è che la versione patinata del pane olio e zucchero delle nostre nonne, le radici della cucina sono proprio universali!!!!


Per la ricetta ho seguito esattamente le indicazioni che ho trovato qui con foto esemplificative :-) lo step by step in questo caso si è rivelato essenziale:-)


Allora, bisogna:
privare il pane per tramezzini della crosta
tagliarlo nella forma preferita, tipicamente a triangolini
spalmarlo di burro morbido
cospargerlo di confettini

... il resto è magia …..


Ho cercato un divertissement, uno sfizio, e ho trovato un signor dolce, favoloso nella sua semplicità!!!!
Fateci un pensierino per le prossime feste di bambini, non ve ne pentirete!!!!
Con questo post partecipo all'Abbecedario Culinario Mondiale che per l'Australia è ospitato dal Blog Cook Almost Anything.