sabato 27 maggio 2017

La mia insalata waldorf per il Club del 27



Orgogliosa di esserci, orgogliosa di far parte di un gruppo di amiche che chiacchiera, cucina, si scambia ricette, commenta e condivide.
Il Club del 27 nasce dall'idea di recuperare lo spirito di condivisione che è alla base della nostra esperienza culinaria.
Abbiamo tutte iniziato a cercare ricette in rete incappando prima nei forum poi nei primi blog.
Favolosi quei tempi!
Tutto era novità e scoperta, si navigava e si leggeva tanto, tanto si cucinava, replicando ricette, a volte ottime a volte pessime, che ci ammaliavano occhieggiando stupende da quelle foto ingenue che ci sembravano così fantastiche.
E tanto si ingrassava.
Poi sono arrivati i nostri blog, poi i siti e tutto il resto …
Non bisogna mai dimenticare le nostre radici, la curiosità, la voglia di chiacchierare e condividere, a questo serve il Club del 27, a ricordarci che a noi piace cucinare, chiacchierare e mangiare :-)
L'idea è di recuperare il tema del mese delle passate sfide di MTC, scegliere, discutere, condividere esperienze ricette e risultati, non solo in 27 ma tutto il mese, così come siamo, tra amiche appassionate di cucina.
Questo mese prepariamo insalate dal tema della sfida di MTC n° 31 sulla Caesar Salad collegata com'è alla sfida n° 66, i rolls.  

Nessun testo alternativo automatico disponibile. 

Io ho scelto l'insalata waldorf di Simonetta Nepi tratta dal libro di MTC Insalata da Tiffany, il menù proposto dal Club è ricchissimo e esotico e goloso, insalate per tutti i gusti, non perdiamocene una!
Sono tutte qui.
Con la tessera n° 37 partecipo anche questo mese al Club del 27

Proud to be a member
Ingredienti
1 mela Granny Smith
1 mela Red Delicious
Il succo di mezzo limone
4 gambi di sedano
150 ml di Yogurt Naturale
100 ml di panna fresca
100g di maionese
Qualche foglia di lattuga
Noci caramellate
Sale e pepe qb

Per le Noci Caramellate
200g di gherigli di noce
50g di zucchero semolato
2 cucchiai di acqua

Per le noci caramellate
Versare in una pentola capiente lo zucchero e due cucchiai di acqua, facendoli scaldare senza mescolare. Quando lo zucchero inizia ad assumere un colore ambrato, unire le noci e mescolare con una spatola facendo sì che si avvolgano completamente di caramello. Questa operazione va fatta rapidamente prima che lo zucchero scurisca troppo e diventi amaro.
Trasferire le noci su carta forno e lasciarle raffreddare.

Per l’insalata
Lavare le mele e asciugarle. Tagliare le mele a fettine sottili e spruzzarle col succo di limone affinché non anneriscano.
Lavare il sedano, mondarlo, e tagliarlo a pezzettini dal lato corto.

Per il condimento
In una ciotola, unire lo yogurt con la panna fresca e la maionese e mescolare bene, aggiustando di sale e pepe.

Composizione
Formare sul fondo della ciotola un letto di foglie di lattuga. Disporre sulla lattuga le mele a fettine, il sedano e le noci caramellate. Versare il condimento e servire subito.


L'immagine può contenere: sMS

mercoledì 24 maggio 2017

Rolls per MTC # 66



Questo mese su MTC si rolla è tutto un arrotolare vorticoso di coloratissimi e prelibati finger food. I rolls indatti sono il tema della sfida n° 66 di MTChallenge scelto da Giovanna vincitrice con una stupenda terrina di MTC#65.
Ed ho arrotolato anch'io se questo mese arrancando non poco tra impegni e confusioni varie.
Per questo non so neppure se ho centrato almeno la sfida.
Bisognava arrotolare almeno due – tre elementi.
Vediamo se ci sono riuscita.
I miei rolls nella confusione imperante :-) non hanno tema, sono spaiati, forse anche sbagliati, chissà?

Rolls con crema di formaggi, noci e santoreggia



per 1 roll da circa 20 cm
150 g di gorgonzola
100 g di mascarpone
50 g di noci tritate
1 cucchiaino di foglioline di santoreggia

Amalgamare nel mixer gorgonzola e mascarpone fino ad ottenere una crema.
Stendere un foglio di pellicola trasparente della lunghezza di circa 30 cm, con la crema di formaggio formare sulla pellicola un rettangolo dallo spessore uniforme, ricoprire interamente con le noci tritate. Trasferire nel congelatore per circa mezz'ora. Al termine rivoltare su se stesso il rettangolo, riposizionarlo sulla pellicola,cospargere con la santoreggia e arrotolare partendo dal lato lungo aiutandosi con la pellicola fino a chiudere il rotolo.
Bagnare con acqua un piano di lavoro liscio e pulito. Stendere sul piano bagnato altri due fogli di pellicola trasparente di 60 cm di larghezza sovrapponendoli parzialmente (circa 10 cm dei due fogli dovranno essere sovrapposti e ben aderenti l’uno all’altro in modo da ottenere un grande rettangolo). Trasferire su di esso il roll senza la pellicola usata in precedenza e arrotolalo con la nuova pellicola preparata. Mantenendo la pellicola per le estremità e far rotolare il roller più volte sul piano bagnato in modo che i lembi si attorciglino e stringano il roller dandogli una forma omogenea e regolare. Chiudere le estremità con un nodo stretto.
Trasferire in congelatore per 2-3 ore, fino a quando abbia raggiunto la durezza che permette di tagliarlo senza deformarlo.
Eliminare la pellicola, tagliare il cilindro in tanti roll di circa 4 cm.

per la base

frollini al pepe

100 g di farina 00
50 g di burro
40 g di zucchero
1 tuorli
1 pizzichino di sale
1 pizzico di pepe

Nella planetaria, frusta K, velocità 1 – 2, amalgamare velocemente il burro (freddo) a pezzetti con la farina fino ad ottenere uno sfarinato, unire lo zucchero, l’uovo il pepe e il sale, azionare ancora la planetaria a velocità 1 – 2 per pochi secondi giusto il tempo di compattare il tutto si otterrà un impasto compatto ma ancora bricioloso. Avvolgere la pasta frolla in una pellicola di plastica e far riposare in frigo per circa un’ora finché non si sarà rassodata.
Stendere la frolla allo spessore ci circa 1 centimetro, col coppapasta ricavare dei dischetti, sistemarli su una teglia ricoperta da carta da forno. Cuocere in forno statico già a temperatura a 180° per 10 – 15 minuti, devono leggermente dorare.

Per completare
noci caramellate tritate
in pizzico di pepe
santoreggia

Sistemare i rolls sul biscotto, spolverare con pepe decorare con il trito di noci caramellate e santoreggia


Rolls di parmigiana


per 1 roll da circa 20 cm
una ventina di fette di melanzane grigliate
200 g di mozzarella
100 g di ricotta
1 cucchiaio di parmigiano
basilico
sale

Amalgamare nel mixer mozzarella, ricotta due foglie di basilico, il parmigiano e il sale fino ad ottenere una crema.
Stendere un foglio di pellicola trasparente della lunghezza di circa 30 cm, sistemare le fette di melanzana in orizzontale, l'una leggermente sovrapposta all'altra, formando un rettangolo, spalmare con la crema di formaggio. Sistemare il rettangolo in modo da avere le fette di melanzana di fronte dal lato in cui sono sovrapposte, sistemare sulla base del rettangolo 6 foglie di basilico arrotolare partendo dalla base dove è sistemato il basilico aiutandosi con la pellicola fino a chiudere il rotolo.
Bagnare con acqua un piano di lavoro liscio e pulito. Stendere sul piano bagnato altri due fogli di pellicola trasparente di 60 cm di larghezza sovrapponendoli parzialmente (circa 10 cm dei due fogli dovranno essere sovrapposti e ben aderenti l’uno all’altro in modo da ottenere un grande rettangolo). Trasferire su di esso il roll senza la pellicola usata in precedenza e arrotolalo con la nuova pellicola preparata. Mantenendo la pellicola per le estremità e far rotolare il roller più volte sul piano bagnato in modo che i lembi si attorciglino e stringano il roller dandogli una forma omogenea e regolare. Chiudere le estremità con un nodo stretto.
Trasferire in congelatore per 2-3 ore, fino a quando abbia raggiunto la durezza che permette di tagliarlo senza deformarlo.
Eliminare la pellicola, tagliare il cilindro in tanti roll di circa 4 cm.


per la base
fette di pomodori neri

per completare pomodorini confit

pomodorini datterini
aglio a pezzettini
peperoncino tritato
basilico
zucchero
sale
olio extravergine di oliva


Sciacquare i pomodorini, tagliarli a metà, sistemarli su una teglia coperta di carta da forno, salare, spolverare con aglio, e un pizzico di zucchero, completare con olio extravergine di oliva e qualche foglia di basilico ridotta a stiscioline.
Cuocere a 200° in forno ventilato per circa 20 minuti.

Sistemare i rolls sulle fette di pomodoro lasciate leggermente asciugare decorare con i pomodorini confit.


http://www.mtchallenge.it/2017/05/06/mtc-n-66-la-ricetta-della-sfida/

mercoledì 17 maggio 2017

Crostata di miele e mandorle


Oggi il Calendario del Cibo Italiano celebra il miele, alimento antico e prezioso, il cibo degli dei, forse il primo dolce e sicuramente l'unico dolcificante conosciuto almeno fino al medioevo.
Sul sito e nella pagina facebook stupende ricette a base di miele e una scheda di approfondimento.
Io ho preparato una crostata di miele e mandorle che ho assaggiato quest'estate in vacanza e che ho portato con me come dolcissimo souvenir.
Dalle vacanze si torna sempre con qualcosa no? :-)


400 g. di miele millefiori
400 g di mandorle tostate
100 g. di zucchero
scorzette d'arancia tagliate a listarelle sottilissime (a piacere e secondo i gusti)

400 g. pasta frolla classica

per completare
diavolini

Stendere la pasta frolla ad uno spessore di circa un dito, disporla in una teglia rettangolare (26x40) protetta da carta forno, bucherellare leggermente, coprire con un foglio di carta da forno e ricoprire con legumi secchi.
Cuocere in forno statico già a temperatura a 180° per circa 20 minuti, la base è pronta quando è bella dorata.
Eliminare i fagioli e la carta da forno, lasciare raffreddare.
Sistemare il miele e lo zucchero in una pentola, cuocere a fuoco medio, appena il composto inizia a fare le bolle abbassare la fiamma al minimo e continuare la cottura. Quando il miele comincia a scurirsi far cadere una goccia in un piattino leggermente inumidito, attendere un secondo e arrotolarlo con il dito sul piatto, se si forma una pallina il ripieno è pronto. Se il composto dovesse risultare ancora morbido e non si appallottola continuare la cottura attendere qualche minuto e rifare la prova. Quando si forma la palla unire rapidamente le mandorle precedentemente tostate e le scorze di arancia a listarelle sottilissime (queste ultime secondo i gusti si possono omettere).
Mescolare e subito stendere sulla base di crostata già cotta lisciare (si liscia da sola) completare con i diavolini. Tagliare a quatrotti.

http://www.calendariodelciboitaliano.it/

domenica 14 maggio 2017

Quanti modi di fare e rifare i tranci di pesce alla romagnola: Rotoli di pesce bandiera in panure


Buona domenica, continuiamo il nostro giro tra le ricette regionali italiane, siamo nella cucina della Cuochina prepareremo i tranci di pesce alla romagnola.
Io proprio alla romagnola non li ho fatti, non amo le uova, quindi a casa mia e nella mia cucina reale e virtuale poco si cucinano :-)
Ho preparato dei tranci di pesce, un buonissimo e salutare pesce azzurro, il pesce bandiera, con una panure mediterranea e l'ho servito con pomodori confit leggermente piccanti e il loro sughetto che ci stava davvero a meraviglia :-)
Quante cose impariamo con la Cuochina!



6 tranci di pesce bandiera sfilettato
100 g di pangrattato
3 pomodori secchi sott'olio
20 g di prezzemolo
1 aglio
olio extravergine di oliva qb
sale

per i pomodorini confit
pomodorini datterini
rosmarino
santoreggia
aglio a pezzettini
peperoncino tritato
origano
zucchero
sale
olio extravergine di oliva

Pulire i pomodorini, tagliarli a metà, sistemarli su una teglia protetta di carta da forno, salare, spolverare con aglio, origano, peperoncino, e un pizzico di zucchero, completare con olio extravergine di oliva e qualche rametto di rosarino e di santoreggia.
Cuocere a 200° in forno ventilato per circa 20 minuti.
Mettere da parte e scaldare al momento.
Passare nel mixer il pangrattato, il prezzemolo, l'aglio, i pomodori precedentemente sgocciolati, un pizzico di sale e tanto olio quanto basta per ottenere una panure corposa che non si sgretoli.
Salare i tranci.
Stendere la panure in un generoso strato sui tranci, arrotolare.
Sistemare i rotoli in orizzontale con la chiusura sotto in una teglia protetta da carta da forno.
Cuocere in forno ventilato già a temperatura a 180° per circa 10 minuti, il pesce deve cuocersi leggermente dorare all'esterno ma non seccarsi.
Servire con pomodorini confit.


LA NOSTRA CUOCHINA

Il prossimo mese siamo ancora qua, prepareremo gli gnochi con la fioreta, non mancate!

http://quantimodidifareerifare.blogspot.it/2016/08/la-cucina-regionale-della-cuochina_14.html

giovedì 11 maggio 2017

Una colazionona sciccona per Petronilla



Cosa si può organizzare di meglio per festeggiare un compleanno?
Mica una cosa qualsiasi?
Per celebrare una grande ricorrenza ci vuole un gran festeggiamento!
Oggi ricordiamo un compleanno importante quello di una di noi, la nostra Maestra, Petronilla.
Petronilla è uno pseudonimo, leggero e autoironico, oggi diremmo un avatar, dietro al quale si cela l'attività di comunicatrice, foodblogger ante litteram, di Amalia Moretti Foggia.
Ma chi era Amalia? Non certamente una qualunque donnetta come si rappresentava alle sue amichette.
Medico per vocazione, terzo medico donna in Italia, primo specializzato in pediatria, lavorò tutta la vita presso una struttura di pronto soccorso gratuito, mamma, moglie, padrona di casa, comunicatrice per passione, giornalista, unica donna nella redazione del Corriere della Sera, quante donne era Amalia! quante di noi!
Come Petronilla, Amalia tenne per quasi 20 anni una popolarissima rubrica di cucina sulle pagine della Domenica del Corriere, pubblicando anche numerosi libri, ora quasi introvabili, e soprattutto accompagnando, tra una chiacchiera, una confidenza, un consiglio e una ricetta le lettrici, le sue amichette, dai piccoli grattacapi dell'economia familiare ai difficili tempi di guerra sempre con delicatezza, attenzione ed empatia.
Amalia ha dato tanto alle sue amichette e ha dato tanto anche a noi e tanto ancora abbiamo da imparare dalla nostra Petronilla!


Oggi la vogliamo festeggiare a modo nostro, a modo suo, molto mangiando pubblicando e condividendo le sue ricette.

Sul Calendario, per la Giornata Nazionale di Petronilla, troverete la torta di compleanno che ho preparato per lei, nella nostra pagina facebook le ricette che abbiamo cucinato per lei e più tardi ancora sul Calendario un intervista imperdibile, altre ricette e un approfondimento, il mio, leggero non temete :-)


Ma la sorpresona più grande è il contest ideato dalla nostra Petronilla/Alessandra che ci ha sfidato e si è sfidata in una mission impossible, preparare un pranzo per due persone spendendo meno di tre euro.
Quale miglior omaggio per la nostra Amalia che nel corso della sua attività di comunicatrice si è tanto prodigata per alleviare la difficoltà del vivere delle sue amichette, come una qualunque donnetta, con una parolina, un espediente, una ricetta, insegnando a risparmiare cucinando bene e in maniera nutrizionalmente equilibrata.
Per il contest ho immaginato un pranzetto all'insegna di Petronilla realizzato tutto con sue ricette e strutturato come un suo desinaretto con una minestra, una pietanza e un dolce fine pasto che potesse servire non solo da piacevole confortino ma anche ad equilibrare il valore nutritivo del pasto oltreché a colmare ogni possibile eventuale vuoto con un prelibato riempitivo.

Minestra
Riso e prezzemolo 
 

Niente di straordinario in questa mia ricetta; niente di supersquisito e di assai costoso; solamente un modesto, ma saggio, e molto pratico, insegnamento per quelle (e sono tante!) che possiedono un repertorio cucinario che loro permette di variare abbastanza nelle pietanze, ma di variare però molto poco nelle minestre, cioè nel piatto ch'è pur la base, il caposaldo, d'ogni nostro pasto!
È appunto a queste che io voglio suggerire: il primo giorno nel quale non avrete in casa né brodo, né lardo, - e specie se quello sarà giorno di magro, - comperate, se di 6 è la famiglia, 1 cipolletta, 1 patata, e 2 manciate di prezzemolo.
Al prezzemolo togliete i gambi e tritate le foglioline (ma non eccessivamente minute) con la mezzaluna; e, con il coltello, affettate fine fine la piccola cipolla, e non tanto fine la patata.
Mettete a fuoco la pignatta della minestra giornaliera con 4 cucchiai d'olio d'oliva e la cipolla; tosto la cipolla imbruna, unite il prezzemolo e la patata; mentre il prezzemolo andrà ancora schioppettando, unite anche un cucchiaino colmo di salsa di pomidoro, sciolta in 1/2 bicchiere d'acqua; date una mescolata; e fate lentamente consumare.
Quando mancheranno poco più di 20 minuti all'ora del desinare, versate nella pignatta acqua nella quantità del giornaliero brodo (cioè, di circa 2 mestoli per persona); salate; e tosto l'acqua avrà raggiunto il suo pieno bollore, versate anche il riso ben ben mondato ma non mai lavato (2 cucchiai per persona se il riso sarà di qualità vialone, 3 se non sarà vialone); non coprite mai la pignatta con il suo coperchio; date, di tratto in tratto, una mescolata; unite, dopo 15 minuti da che il riso bollirà, 2 cucchiai di parmigiano o di reggiano trito e un cucchiaino colmo di burro; e quando il riso sarà cotto e, secondo il gusto, più o meno al dente (quando bollirà, cioè, da 22-25 minuti se vialone e de 15-17 se non sarà vialone) versate la minestra nella zuppiera e recate in tavola.

Non vi ho detto?
Per nulla straordinaria la mia ricetta d'oggi! Quella, cioè, di una semplice minestra ma che, però, è lesta a fare, di poca spesa, di gusto veramente gustoso; e… quanto spesso una “buona minestra” casalinga è più apprezzata di un piatto costoso e complicato! E questa mia d'oggi è appunto la ricetta di una di quelle “buone minestre” delle quali ognuno sempre dice: “Qual saporita minestra è mai questa d'oggi!”.

Pietanza
Asparagi al prosciutto


Quando, di primo mattino, la cognata mi fa il grande onore di una sua visita, posso esser certa, ch’è per portarmi una delle sue ricette, sempre complicate!
Infatti, proprio stamane, ella mi è piombata in casa, e…
- Non offenderti, cara (m’ ha detto) ma proprio ieri, mentre andavo sfogliando il grosso pacco delle mie ricette cucinarie, me n’è capitata sotto gli occhi una della quale mi ero ormai scordata; quella di un vero piatto speciale da farsi cogli asparagi. Di colpo ho allora pensato a te ed alle fedeli amiche tue; e, dato che questa è la stagione degli asparagi… se ti degni… la ricetta, eccola qua.

Comprare prosciutto crudo, affettato con la macchina, a fette larghe.
Scegliere asparagi belli; tagliarne alla stessa lunghezza di sei o sette centimetri tutte le parti mangiabili; lavarle; cucinarle (non troppo) in acqua salata, scolarle.
Avvoltolare, in ogni fetta di prosciutto, cinque o sei di quegli asparagi e appuntare con stecchini.
Sciogliere, in una piccola casseruola fonda, del burro.
Imburrare un tegame di rame o, meglio ancora, di porcellana o di terra che sopporti il forno.
Immergere, uno alla volta, gli involti nel burro fuso dentro la piccola casseruola.
Disporli subito, di mano in mano e per bene, nel tegame imburrato.
Cospargerli di buon parmigiano grattugiato.
Infornare il tegame, fino a che il parmigiano apparirà tutto quanto fuso.
Versare sopra, il burro rimasto nella casseruola dopo di averlo, riscaldando, un po’ imbrunito.
Servire.

La ricetta è questa; ed io, che oggi stesso l’ho eseguita, debbo convenire che un suo gusto speciale il piatto veramente lo ha. Ma… costano gli asparagi; costa il prosciutto; costa il burro; costa il parmigiano, sì che il piatto della cognata ha, oltre a un suo gusto, anche un suo costo veramente speciale!

Fine pasto
Coppe con lattemiele di mele (ghiacciate)


A un fine pranzo, a una festicciola pomeridiana, a un gran ricevimento serale, vuoi – e in qualunque stagione dell'anno – presentare piccole coppe ricolme di una certa crema ghiacciata che, pur avendo un aspetto lussuoso, verrà a costare proprio pochetto; che con la sua apparenza d'invernale lattemiele farà stupire, specie nell'estate, tutti quanti e per il suo sapore veramente stranetto, farà rimanere tutti proprio perplessi? Vuoi? Ebbene, t, avverto che solo se ti sentirai di poter disporre di tanta costanza e di tanta pazienza nello sbattere e risbattere, solo allora potrai accingerti all'impresa, altrimenti vi dovrai assolutamente rinunciare. E così, se ti sentirai di poter fare ….
Poni in forno, per dieci coppe, mezzo chilo di mele possibilmente renette, e per venti coppe cuocine un chilo, Setacciale raccogliendo il setacciato in un recipiente di terraglia ben capace. Unisci al setacciato un albume scarso e 100 grammmi di zucchero per dieci coppe; 2 albumi scarsi e 200 grammi di zucchero se le coppe saranno venti.
In ambiente possibilmente freddo e con l'apposito strumentino e dopo aver guardato l'orologio comincia a sbattere il setacciato, Sbatti sempre nello stesso senso e senza mai smettere (la crema in formazione un po' s'imbiancherà). Sbatti e sbatti (e la crema più s'imbiancherà e più anche si rassoderà). Sbatti, sbatti, sbatti (e la crema sempre più s'imbiancherà e rassoderà e anche aumenterà).
Sbatti, sbatti, sbatti e sbatti e quando le lancette dell'orologio ti avranno detto che da un'ora non hai cessato di sbattere … quando anche la crema sarà enormemente aumentata … distribuiscila nelle coppe, impiantavi sopra una rossa ciliegina candita, serba al fresco (fino al momento di presentarlo) il vassoio con sopra allineate le tazze e così …
Con una spesa veramente piccolina, ma con uno sbattimento veramente eterno un effetto veramente grandioso e all'assaggio prima lo stupore e, poi un plauso entusiastico e generale.

Per questa colazionona sciccona ho speso meno di tre euro utilizzando:
120 g di riso carnaroli, in questo periodo in offerta al supermercato sotto casa a 1,37 euro al chilo.
1 patata piccola che avevo in dispensa.
1 fetta di cipolla pure dalla dispensa.
1 cucchiaio abbondante di parmigiano.
1 manciata di prezzemolo raccolta personalmente dai vasi che ho sul balcone di casa.
qualche cucchiaino di passato di gambi di asparagina

250 g di asparagina comprata a 4 euro al chilo.
2 fette di prosciutto crudo che stazionavano in frigo 30 – 40 grammi, sempre al super sotto casa il primo prezzo per il prosciutto crudo è 18 euro al chilo.
2 cucchiaini di parmigiano
1 noce di burro

250 g (peso netto una volta mondate) di mele gloden acquistate a 0,61 euro
mezzo albume
50 g di zucchero

E questo è tutto :-)

I festeggiamenti continuano sul Calendario, buon appetito!

La foto di Amalia presa qui
https://futilipensieri.wordpress.com/2012/03/01/donne-straordinariepetronilla/
La foto de Le ricette di Petronilla presa qui
http://www.100casa.it/index.php?/archives/1600-Ricettari-in-cucina-le-ricette-di-Petronilla.html

Per le ricette di Petronilla:
http://web.tiscali.it/lacucinadipetronilla/peridxit.htm
Le “Perline” di Petronilla, liquori , bibite, sciroppi, coppe e tazzine, Sonzogno, 1975
http://www.calendariodelciboitaliano.it/


venerdì 5 maggio 2017

Il ciambellone di crema



Una torta! Quale ghiotto fine pranzo e quale consolazione specie per i ragazzi, vederla comparire come dolce pietanza, in tavola!

Un panettone! Oh la bella sorpresa vedersene offrire una fettina con una tazzina di tè, una fetta con il caffè e latte del mattino, una fettona (e con qualche bicchierotto di vino spumeggiante e bianco) in un freddo pomeriggio e quale fine di un pranzettino.

Una ciambella! Con quale sorriso viene accolta una modesta ma sempre allettante ciambella, sia nel lieto giorno della sagra paesana, sia (come vogliono le tradizioni secolari) nella solenne festa primaverile nella quale la caratteristica ciambella non deve mai mancare, sia … sempre, in ogni giorno dell'annata, giacché più delle aristocratiche torte che dei lussuosi panettoni, sono proprio le casalinghe ciambelle che ci fanno rivivere i momenti gioiosi vissuti nella lontana infanzia.

Quali migliori parole di quelle della nostra Maestra per celebrare l'amorevole previdenza delle nostre mamme e nonne, e anche la nostra, che si concretizza in un dolcino, preparato per tempo e riposto, pronto per essere consumato al momento opportuno, che ci guarda e ci ricorda, la mamma … perché vi rallegri, mi ha posto qua (quelle di Petronilla sono sempre perle di saggezza!).
Una fetta di dolce rasserena, ritempra, accoccola e consola soprattutto se preparata con amore.

Oggi il Calendario del Cibo Italiano festeggia i dolci da credenza, dolci semplici, senza crema, che per questo motivo possono essere conservati in casa per giorni, sempre che durino, in credenza appunto.


Per questa giornata seguendo le indicazioni di Petronilla ho preparato una ciambella dal gusto portentoso, che sa proprio della più sopraffina delle creme, una ciambella di crema!

Come si fa facciamocelo spiegare da Petronilla.



Squisita è la ciambella all'arancia, squisitissima è quella di crema e se tu per una festicciola familiare o per festeggiare amici cari, vorrai qualche volta allestirla …
Versa in una terrinetta 120 gr. di burro e lavoralo ben bene e lunghissimamente con altrettanti gr. di zucchero.
Sempre mescolando, unisci uno alla volta tre tuorli; e poscia (e sempre un po' alla volta e sempre mescolando) 180 gr. di fecola di patate, 70 gr. di fior di farina, il giallo grattugiato della scorza di ½ limone, due bicchierino di rum o di cognac, ed infine due albumi montati in soda neve. Ed una bustina di lievito dolce e profumato che sappia quanto il mio , ben ben lievitare al calor del forno.

Mescola ancora bene bene e sappi che se poco mescolerai forse forse un brutto fiasco non ti potrà mancare.
Imburra e impana una tortiera … meglio se potessi disporre di un “tortiera per ciambelle”; inforna in forno non troppo caldo ...sforna la ciambella quando la vedrai ben cotta e rigonfiata; sformala sul piatto; cospargila di zucchero a velo finché sarà tutta imbiancata; ed offrendola e gustandola giudicherai se questa ciambella non è veramente squisitissima.

Da Collana di Perline della Petronilla, Torte Panettoni Ciambelle, editrice Sonzogno, 1954

http://www.calendariodelciboitaliano.it/

giovedì 4 maggio 2017

La mia rosa. Una torta delle rose per il Calendario del Cibo Italiano



É il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante

Ecco la mia rosa


non è una qualsiasi rosa

perché è lei che ho innaffiata.
Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro.
Perché è lei che ho riparata col paravento.
Perché su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle).
Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere.  
Perché è la mia rosa.

Per me è amorevole e preziosa



Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.


Sul Calendario del Cibo Italiano la Giornata Nazionale della torta delle rose.

Per le citazioni:
Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe, Bompiani