venerdì 16 settembre 2016

I maritozzi per il Calendario del Cibo Italiano


Morbida pasta lievitata piena di tanta panna, il maritozzo, è uno dei più popolari dolci da colazione romani, forse, il dolce per eccellenza almeno nell'immaginario collettivo.
Romano de Roma, pare abbia origini antichissime radicate nella tradizione culinaria romana.
Pagnotte lievitate, addolcite da miele e uva passa erano preparate già nell'antica Roma.
Nel medioevo, panini dolci arricchiti da uvetta, pinoli e canditi erano consumati soprattutto in quaresima. Questi pani, detti santi maritozzi,, ancorché ricchi e dolci, si conformavano alle rigide regole della cucina penitenziale, di magro, perché senza carne, uova e latticini, e potevano essere consumati tranquillamente, ovviante da chi poteva permetterselo.
Successivamente, i maritozzi, imbelliti da ricami zuccherini, simbolici, divennero pegno d'amore da regalare alla fidanzata in una sorta di San Valentino ante litteram, e qualche volta celavano un anello.
Forse anche da qui, omen nomen, maritozzo.
Con questo post partecipo alla Giornata Nazionale del Maritozzo del Calendario del Cibo Italiano AIFB. Nell'articolo della nostra ambasciatrice Silvia Ferrante del blog Tra fornelli e pennelli, molto di più sui maritozzi e bellissime ricette


500 g. di farina manitoba
40 g. di olio EVO
45 g. di burro morbido
75 g. di zucchero
2 uova
20 g. di lievito di birra sbriciolato
50 g. di latte condensato
110 g. di acqua a temperatura ambiente
1/3 di baccello di vaniglia

per la glassa
100 g. di zucchero a velo
30 g, di acqua

per la panna
500 g. di panna da montare
50 g. di zucchero
1/3 di baccello di vaniglia

per completare
zucchero a velo

Sistemare nella ciotola del kenwood tutti gli ingredienti tranne l'acqua, impastare con la frusta a gancio, velocità 1 – 2, fino ad ottenere un composto sodo, unire in due o tre riprese l'acqua e continuare ad impastare a velocità 2 per circa 15 minuti. Al termine l'impasto sarà liscio, omogeneo e ben incordato.
Sistemare l'impasto in una capiente ciotola protetta da pellicola per alimenti e lasciare lievitare in forno con la lucetta accesa per circa un'ora o, comunque, fino al raddoppio.
Formare i maritozzi tagliando la pasta a pezzi di circa 60 g. l'uno. Arrotondare i pezzi formando delle palline, quindi, allungarle leggermente in forma ovale.
Sistemare i maritozzi su carta da forno e lasciarli levitare coperti (con uno strofinaccio in tessuto leggero e ben inumidito) in forno con la lucetta accesa per circa un'ora e mezza, devono triplicare.
Al termine preparare la glassa mescolando lo zucchero a velo e l'acqua con un frustino e glassare la superficie dei maritozzi. Cuocere in forno statico già a temperatura a 180° per 10 – 12 minuti, avendo cura di ruotare la teglia a metà cottura.
Lasciare raffreddare.
Incidere a metà i maritozzi lasciando la base integra.
Montare la panna con lo zucchero e i semini.
Farcire i maritozzi con la panna, decorare con zucchero a velo.
E io ci ho aggiunto pure una bella amarena, la panna era sola soletta, voleva compagnia :-)

La ricetta è di Salvatore De Riso, questi maritozzi non saranno proprio romani ma sono tanto buoni ve lo assicuro :-)

Per il post mi sono documentata qui:
https://it.wikipedia.org/wiki/Maritozzo
https://www.gustosamente.it/maritozzo-romano-e-la-sua-gustosa-storia/



http://www.aifb.it/calendario-del-cibo/

5 commenti:

  1. Ciao Anna grazie mille per aver partecipato a questa giornata soffice e dolce. Oggi con questo tempo ci vorrebbe proprio.
    Un abbraccio,
    Silvia.

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  2. O_O davvero spettacolari,mi segno la ricetta!! ciaooooo

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  3. Non li ho mai fatti ma mi è bastato mangiarli una volta x capire che ne sarei diventata dipendente :-P Bravissima Ani ^_^
    ps:Oltre che x gustarmi queste prelibatezze, passo anche x un saluto veloce tra qualche giorno parto x le vacanze e il mio blog rimarrà un po' fermo!
    A presto <3

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  4. Bellissimi Anna, soffici, alti e generosi di panna sei stata brava essendo romana, e gran patita di questo dolce, posso dirlo con cognizione. Complimenti

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  5. Mamma mia che bontà .... non puoi farmi questi post a tradimento, senno quando mai la inizio la dieta?

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