giovedì 24 maggio 2018

Menù libero, aperitivi analcolici e cocktail di benvenuto, il cuban


Signori, l'allegra brigata dell'Abbecedario è ritornata, si riprende a viaggiare, questa volta in giro nel menù dagli aperitivi ai digestivi come in un ristorante virtuale ma reale perché a casa nostra tutte queste portate le cucineremo per davvero.
Iniziamo con l'aperitivo.
A me piace il mojito, in verità ci ho litigato qualche mese fa quando ne ordinai uno in un bar tra i più frequentati dal pubblico giovanile del mio paese.
Chiacchieravo piacevolmente e non mi resi conto di quanto tempo ci mettessero per prepararlo, e che ci vuole? si fa in due minuti. Poi ho ricordato che i ragazzi dietro banco parlavano tra di loro e consultavano un libro.
Insomma il mojito più strong che abbia mai bevuto, sempre che fosse mojito :-)
Li forse servivano solo spritz, i mojito non li sapevano fare :-) dovettero seguire chissà che ricetta, ecco, avevano sbagliato libro!
I libri di ricette sono importanti, bisogna sceglierli affidabili altrimenti si rischia.
Per andare sul sicuro ho preso Il Carnacina un maître d'esperienza, chi meglio di lui ci può spiegare come fare un cocktail come si deve?
Il mojito no, negli anni '60 – '70 non si faceva, o meglio c'era il suo antenato, chiamiamolo old mojito, il cuban.
Sobrio, essenziale e solido come Il Carnacina
Con questo post partecipo alla prima tappa del Menù Libero.

Shaker, ghiaccio. 1 cucchiaio di zucchero, 20% succo di limone, 80% rum Bacardi (negli anni '60 – '70 old Bacardi, quello ambrato). Scorza di limone.

Essenziale anche la ricetta come vedete :-)



La ricetta è tratta da Il Carnacina a cura di Luigi Veronelli, Garzanti, 1976.

 


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