Il
finocchietto, foeniculum vulgare, è un'erba aromatica perenne e
spontanea, dalle vitrù officinali, i cui fiori e frutti, proprio sul
finire dell'estate, giungono a maturazione e sono pronti per essere
raccolti e conservati.
Conosciuto e
apprezzato per le sue proprietà molteplici proprietà aromatiche e
medicinali, diuretico, carminativo, antiemetico, antispasmodico,
antinfiammatorio, galattologo e ancora altro ... non c' è da
stupirsi se il finocchietto accompagni da sempre l'alimentazione
umana.
Un vero e
proprio toccasana!
Del
finocchietto si utilizza proprio tutto, i fiori freschi o essiccati,
frutti, diacheni, impropriamente chiamati semi, le foglie e
i rametti.
Con i fiori si
aromatizzanole castagne bollite, i funghi, le olive in salamoia e la
porchetta.
I Rami sono
utilizzati nelle Marche per cucinare le lumache di mare, con le
foglie, fresche o secche si insaporiscono formaggi, piatti di pesce,
insalate minestre e la pasta, mitica è la celeberrima pasta con le
sarde siciliana.
E che dire
dei diacheni che troviamo nei favolosi i tarallini pugliesi, nei
fichi secchi cilentani, ma non solo, pane, biscotti, dolci, per non
parlare dei salumi.
Infatti
proprio per le sue naturali proprietà antisettiche, il finocchietto
è utilizzato sin dall'antichità come conservante naturale per
salumi e insaccati come la toscana finocchiona o la campana salsiccia
al finocchietto.
Proprio di
insaccati voglio palare, perché preparare in casa dell'ottima
salsiccia buona come quella comprata, anzi di più, non è difficile,
almeno se si conosce la ricetta :-)
Mio padre
ormai è in pensione da anni ma la sua salsiccia continua ad essere
la più buona del mondo! Almeno per me :-)
Con questo
post partecipo alla Giornata Nazionale dell'Anice e del Finocchietto del
Calendario del Cibo Italiano AIFB di cui è ambasciatrice la mia
amica Valentina De Felice.
Nell'articolo della nostra ambasciatrice, tanto e tanto altro ancora su anice e
finocchietto e bellissime ricette.
1 kg. e ½ tra spalla e
colardella (scamone) di maiale
30 g. di sale
100 g. di vino bianco
1 cucchiaio di “semi”
di finocchietto selvatico
pepe
budello di suino
Tagliare la carne di
maiale a bastoncini spessi un dito e poi a cubetti, non eliminare il
grasso né farlo eliminare all'acquisto dal macellaio.
Sistemare la
carne in una capiente ciotola, unire il sale e una bella spolverata
di pepe. Impastare a lungo, energicamente, con movimenti dal basso
verso l'alto, unendo il vino poco alla volta. La carne piano piano
assorbirà il liquido e si compatterà.
Insaccare
nella budella con l'aiuto dell'apposito imbuto, punzecchiare la
salsiccia per permettereall'aria di uscire.
Questa che
ho preparato è stata semplicemente cotta in padella con di un
pochino d'acqua e, alla fine, rosolata nel suo sughetto con
l'aggiunta se necessario di filo di olio.
Per il post mi sono documentata qui:
Ciao Anisja, penso che questo piatto sia molto buono e saporito!
RispondiEliminaMia cara Anna, la semplicità delle piccole cose, quei piccoli espedienti che sembrano "cose di niente" e invece trasformano un alimento in una cosa eccezionale. Parlo dell'aggiunta del finocchietto alla salsiccia che è il mio "insaporitore" preferito e senza nemmeno la mangio... ma dimmi la verità, te lo aveva detto qualcuno che è il mio accostamento preferito? Perchè mi sono ritrovata sorpresa e catapultata subito a casa di mia nonna che le aromatizzava così solo per me. Grazie davvero di cuore, come sempre un ottimo contributo.
RispondiEliminaCiao Anna..sono estasiata non solo dal gusto del finocchietto nella salsiccia. Al giorno d'oggi trovare ancora qualcuno che si autoproduce le salsicce per me è un miracolo ed è una di quelle cose che mi porta indietro ai ricordi della mia infanzia!!! complimenti!!!!
RispondiEliminaAnna, le tue salsicce autoprodotte sono magnifiche... L'aroma del finocchietto poi dà una marcia in più! Sai che io in inverno le cucino spesso (comprate) con finocchietto e uva bianca? dovresti provare! Complimentissimi!
RispondiEliminaAnna apprezzo molto la tua preparazione ma come sai non mangio carne quindi non posso farti troppi complimenti, però msei stata brava...saluti cari
RispondiEliminaComplimenti cara, sono strepitose queste salsicciotte, ottime fatte in casa!!!!
RispondiEliminaAdoro il finocchietto e anche il salsicciotto speriamo di trovare tutto per farlo. Buona serata ciaoo.
RispondiEliminaIl finocchietto è molto utilizzato nella cucina tradizionale sarda; mia zia infatti lo mette ovunque dà un sapore fantastico a tutto.
RispondiEliminaCiao cara, passo a farti un saluto dopo la pausa estiva e trovo un piatto che io adoro, così come mi piace moltissimo il profumo del finocchietto che mi riporta un po' all'infanzia e alle mie origini...
RispondiEliminaUn bacio!
Ciao cara, passo a farti un saluto dopo la pausa estiva e trovo un piatto che io adoro, così come mi piace moltissimo il profumo del finocchietto che mi riporta un po' all'infanzia e alle mie origini...
RispondiEliminaUn bacio!
Esa salchichas caseras tienen que estar muy buenas!!.
RispondiEliminaUn beso guapa
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RispondiEliminaAnna cara last but not least giungo per complimentarmi per l'articolo come sempre ben scritto ed anche per le foto, sono davvero belle. Non è da tutti sapere produrre le salsicce in casa benchè tu abbia avuto un grande maestro, brava tu che hai imparato bene. Ti abbraccio
RispondiEliminaCara Anna, per questo contributo hai fatto un lavorone stupendo! So quanto impegno e quanta pazienza occorre per preparare le salsicce in casa... Io non mi sono mai nemmeno immaginata di fare una cosa del genere per quanto, da nipote di contadini, tutti gli anni dopo Natale, non manca occasione di assistere alla lavorazione del maiale. Una ricetta davvero degna di lode!
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