L'Abbecedario
ci porta in Armenia cioè ci apre le porte del mondo perché, a
seguito della diaspora, il popolo armeno si è disperso per il
mondo, tanto che la maggior parte degli armeni vive all'estero.
Un popolo
disperso rischia, nell'omologazione, di perdere la propria identità
a meno che non riesca a conservare i propri elementi identitari,
lingua, religione, tradizioni e, tra queste, ovviamente, la cucina.
La
ripetizione di gesti antichi, simbolici, la permanenza di sapori,
profumi, colori di famiglia, di casa ed insieme con essi i ricordi,
la narrazione, la memoria, può essere uno strumento per preservare
la cultura di un popolo che, altrimenti, nella conformazione potrebbe
risultare assorbita, assimilata dalla cultura dominante.
Non a caso
nella diaspora le tradizioni, anche culinarie, si sarebbero preservate con
maggiore forza che in madrepatria dove maggiore sarebbe stata
l'assimilazione determinata dall'imposizione del modello russo –
sovietico.
Cercando
ricette armene sono incappata in un meraviglioso blog che si propone
di preservare un patrimonio culturale della cucina armena, una ricetta
alla volta.
Preservare per perpetuare e trasmettere.
Preservare per perpetuare e trasmettere.
Così un po'
d'Armenia è entrata anche nella mia cucina :-)
Il boorma è
un particolarissimo dolce armeno dalla forma unica, originale,
realizzato con gli stessi ingredienti della paklava, ma con una
diversa tecnica di preparazione anch'essa originale ma semplicissima,
che ne fanno però un dolce diverso, più aereo, leggero e
delicato.
Il boorma
come la paklava esprime la cultura dell'ospitalità, del dono, della
cura, resa al meglio dalle meravigliose sequenze del film “Quella
strada chiamata paradiso” che possiamo rivedere qui.
Come dice
Robyn se vi piace la paklava vi innamorerete del boorma.
Noi ci siamo
innamorati :-)
Con questo
post partecipo all'Abbecedario culinario mondiale che per l'Armenia è
ospitato dal blog La cucina di Cristina.
225 g. di
pasta fillo
225 g. di
mandorle e pistacchi tritati
1 cucchiaio
e ½ di zucchero
½
cucchiaino di cannella
100 g. di
burro
Sciroppo
semplice
½ tazza
d'acqua
1 tazze di
zucchero
una goccia
di succo di limone
Fondere
delicatamente il burro in un pentolino a fuoco medio. Togliere dal
fuoco, lasciare riposare per 5 minuti. Raccogliere il burro
chiarificato in una ciotola separandolo dalla parte acquosa rimasta
sul fondo della pentola.
Preparare lo
sciroppo.
Scaldare lo
zucchero e l'acqua in un pentolino fino a quando lo zucchero non si
sarà sciolto quindi aggiungere il succo di limone, lasciare
raffreddare, usare freddo.
Disporre la
pasta fillo sul piano di lavoro, coprirla con un panno asciutto.
Mescolare i
pistacchi e le mandorle con lo zucchero e la cannella.
Prendere un
singolo foglio di pasta fillo e piegarlo a metà. Spennellare con
burro fuso insistendo, in particolare, sui bordi
Cospargere
un cucchiaio del composto sulla parte superiore della pasta in
maniera uniforme.
Posizionare
una bacchetta di legno (io ho usato in cucchiaio di legno con un
manico piuttosto lungo) sul margine della pasta più vicino a noi,
arrotolare la pasta su sé stessa intorno al legno piuttosto
strettamente. Compattare. Posizionare le mani su entrambe le
estremità del rotolo, premere dall'esterno verso il centro facendo
arricciare la pasta. Far scorrete delicatamente il boorma lungo il
legno e posizionarlo su una teglia protetta da carta da forno. É
più facile a farsi che a dirsi, il video esemplificativo è
qui.
Continuare
fino ad esaurimento degli ingredienti.
Cuocere in
forno statico già a temperatura a 180° per circa 10 minuti (nel mio
forno) o, comunque, fino a quando il boorma è dorato.
Raffreddare
completamente.
Tagliare i
boorma a fette e solo al momento di servire, sui boorma da servire,
lasciare cadere qualche goccia di sciroppo.
Un grazie alla mia amica Francesca che mi ha parlato tanto del film "Quella strada chiamata paradiso" e che, qualche anno fa, oltre che a vedere il film mi ha spinto leggere il libro di Sonya Orfalian "La cucina d'Armenia".
Que bocaditos mas ricos!!!!.
RispondiEliminaUn abrazo
Adoro i dolci con la pasta fillo e questo è da sballo!!! Complimenti Ani!
RispondiEliminabuonissimo Anisja!
RispondiEliminaun abbraccio
simona
Certamente! Bisogna preservare le nostre tradizioni che sono alla base della cultura di qualunque popolo.
RispondiEliminaQuesto dolce è meraviglioso e io me ne sono innamorata all'istante :)
Un bacio
Mi piace la pasta fillo croccante e poi dolci ancora meglio. Buona domenica.
RispondiEliminaMandorle e pistacchi avvolti dalla pasta fillo, mmmmmm che bontà, è un dolce fantastico che mi affascina molto, complimenti!
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