Oggi per il Calendario del Cibo Italiano AIFB è la giornata del pancotto e dell'acqua cotta.
Nell'articolo della nostra ambasciatrice Tamara Giorgetti storia, notizie e tradizioni e fantastiche ricette. Tamara è toscana, ci spegherà tutto su questi meravigliosi piatti della tradizione contadina.
Oggi infatti si celebrano le nostre origini.
Un tempo il cibo era scarso e prezioso, non si buttava nulla, ogni cosa andava conservata e consumata con attenzione.
Un pò di pane raffermo, secco, con pochi aromi e tanta cura poteva acquistare nuova vita e trasformarsi in un piatto confortevole, sostanzioso e, perché no, a suo modo prelibato.
L'uso di riciclare il pane, rifacendolo, tipico della tradizione contadina, risale probabilmente al medioevo ed era diffuso in tutta l'Italia, ovviamente con varianti regionali, legate, fondamentalmente, al tipo di pane utilizzato, al procedimento di cottura e alle artomatizzazioni, "pancotti" se ne trovano in Lombardia, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria ...
Il mio è un "pancotto campano" tipico della tradizione contadina dei Monti Lattari.
La
ricetta è antichissima ... un cibo di altri tempi …. da cuocere
sul focolare lentamente, girando e rigirando, tra un racconto e
l'altro …
Un tempo la verdura si cercava cioè si cucinava quello che si trovava,
ciò che offrivano i campi secondo la stagionalità, …. da qui la
denominazione di minestra trovata.
Tarassaco,
borragine, cicorietta, portulacca, finocchietto selvatico, qualche
cimetta di ortica e … tante altre erbe di cui non so il nome e che,
purtroppo, io non riesco a distinguere ma mia zia, per fortuna, ancora si :-)
Ecco quello che ci hanno offerto i campi a metà febbraio, principalmente tarassaco, cicorietta e finocchietto
selvatico, questo abbiamo trovato e questo ho cucinato ...
una ciotolina di erbette lessate in acqua salata e ben strizzate
una
ciotolina di fagioli lessi
2
biscotti di grano duro (o integrali) di Agerola
qualche
cucchiao di sugna
aglio
peperoncino
In una capiente padella dal fondo spesso sciogliere la sugna (volendo un piatto più leggero olio e sugna, più pesante, proprio invernale, sugna e cicoli) a fuoco medio, unire l'aglio e il peperoncino a pezzetti e lasciarli soffiggere lentamente, aggiugere le erbette, lasciandole insaporire dolcemente nella sugna, quindi i fagioli lessi con un po' del loro sughetto di cottura e continuare la cottura a fuoco basso coperto per circa 20 minuti. Nel frattempo bagnare leggermente i biscotti. Dopo una decina di minuti di riposo si saranno gonfiati e ammorbiditi così da poterli ridurre in grosse briciole, attenzione non devono ammollarsi troppo. Eliminare l'aglio, unire i biscotti, salare, Continuare la cottura a fuoco basso, coperto, per almeno mezz'ora girando di tanto in tanto. Al termine la minestra risulterà dorata e dolcemente rosolata.
Curioso il nome di questa ricetta non l'ho mai sentito ed è anche molto interessante fatta con queste erbette particolari. Complimenti!
RispondiEliminaAnna sono colpita da questa minestra, mi piacciono le verdure usate e il procedimento, i biscotti che non conosco affatto e immagino che sia ottima, la devo fare sono curiosa di assaggiarla e bello il tuo racconto, grazie Anna del tuo contributo alla nostra GN
RispondiEliminaAdoro queste coccole al cucchiaio che profumano di buono e di casa :-) Grazie x la tua ricetta e felice we <3
RispondiEliminaBuona, chiamata cosi o con altri termini io da bambina (classe 43) quanta ne ho mangiata con ingredienti di fortuna ed il pane raffermo. Pensa che esiste un piatto ancora in uso nella vecchia cucina austriaca chiamata "panadelsuppe" ed è un acquacotta e il pancotto con le verdure del luogo. Buona domenica e grazie per l'articolo e la ricetta.
RispondiEliminaAdoro le erbe spontanee ti permettono di fare lo stesso piatto sempre diverso, bellissima la tua versione!!
RispondiEliminaChe bella la tua acquacotta, brava hai usato solo quello che ti ha offerto la natura!!Chissà che buona!!
RispondiEliminaMA che originalità questa minestra, la voglio proprio rifare, grazie!!!
RispondiElimina