Impossibile resistere ... uno tira l'altro ... e vanno via in un attimo come sospinti da un'irresistibile folata di vento ....
Tra
università e lavoro sono almeno trent'anni che bazzico Napoli, a
lungo anche stabilmente, da apppassionata di cibo, prima ancora che
di ricette, non mi sono mai fatta mancare l'assaggio, secondo le
possibilità, delle eccellenze, in cucina e in pasticceria, la
sfogliatella di Attanasio, quella di Pintuauro, la deliziosa di
Scaturchio, le zeppole fritte di Carraturo, la pastiera di Bellavia,
la cioccolata di Gay Odin, i taralli di Leopoldo, la rosticceria di
L.U.I.S.E. del tempo che fu, per non parlare delle pizze di Di Matteo, di Michele, del
Trianon, di Sorbillo, .... e tanto altro .... insomma ... qualcosa
ho assaggiato :-)
In tanti anni di questi dolcetti mi erano proprio sfuggiti eppure la
pasticceria Colmayer, che li ha brevettati, è vicinissima al mio vecchio ufficio, ci ho lavorato per anni, .... quante volte ci sarò passata davanti
...
Strane
le circostanze della vita! ... alla fine sono arrivata a questi
dolcetti, senza aver mai assaggiato gli originali, tra un indizio,
una chiacchiera e, pensate un po', una ricetta di un pasticcere
toscano ... le strade che portano alla felicità sono spesso lunghe e
tortuose :-)
crema
pasticcera e pasta bignè in pari peso
zucchero
a granella per spolverare
zucchero
a velo per decorare
Mescolare
insieme, a mano, con la frusta, la pastà bignè e la crema
pasticcera fino ad ottenere un composto ben amalgamato.
Con
l'aiuto di un sac a poche formare direttamente su una teglia coperta
da carta da forno delle ciambelline, spolverare con zucchero a
granella.
Cuocere
in forno statico già a temperatura a 150° per circa 20 minuti, devono dorare.