Strawberry
fields forever, cantavano i Beatles … c'è qualcosa di incantato in
un campo di fragole, terapeutico e rasserenante :-)
Miti,
leggende, magie sono fioriti nei secoli intorno a questo frutto che
non è un frutto.
Infatti la
fragola propriamente è un “falso frutto” o “frutto aggregato”,
un morbido cuscino rosso e succulento (il ricettacolo ingrossato del
fiore) su cui sono sistemati i i frutti veri e propri, dei piccoli
puntini gialli, gli acheni.
Conosciuta
fin dall'antichità come una prelibatezza tant'è che la sua stessa
denominazione scientifica, fragraria, deriva dal latino fragrans,
fragrante, profumato, buono.
Per i romani
le fragole sarebbero nate dalle lacrime di Venere alla morte Adone,
lacrime rosse come l'amore che, cadute a terra, si sarebbero
trasformate in tanti piccoli cuori dolci e profumati.
Nei secoli
le fragole sono state associate a valori positivi, bellezza, candore,
semplicità.
“La fragola, che cresce sotto l´ortica,
rappresenta l´eccezione più bella alla regola, poiché innocenza e
fragranza sono i suoi nomi. Essa è cibo da fate” (W.
Shakespeare)
Dolce
in sé, rossa e profumata, golosa come il più bello dei pasticcini,
la fragola è anche estremamente salutare, ricca di vitamina C,
potassio, acido folico e xilitolo, è ”un bene di Dio”
(C. Linneo) dalle notevoli proprietà depurative, diuretiche e
antireumatiche..
Insomma
a mangiare fragole non si sbaglia!
Ed
oggi ne vedremo delle belle, è la Giornata Nazionale delle Fragole
del Calendario del Cibo Italiano AIFB!
Nell'articolo
della nostra ambasciatrice Stefania Pignoni che troviamo qui tanto altro ancora sulle
fragole, e sicuramente, meravigliose ricette che ora corro a leggere
:-)
Per
questa giornata ho preparato il lattemiele alle fragole di Petronilla
che vi propongo con le sue parole, non ve ne sono di migliori!
Quanto
è bello prendere il tè con le amiche (specie se di sopraffina
qualità sono i biscotti nei piattini): e chiacchierar così,
insieme, sul più e sul meno ….sulle mode … sull'eccessivo
studiare al quale la scuola costringe i poveri figlioli …. sulla
negra ballerina che in visibilio ha mandato persino i nostri mariti …
sulle donne di servizio ….. sul modo personale di imbandire un
piatto prelibato!
Di
cucinaria appunto si parlava ieri al tè che ogni giovedì offre la
alle amiche la bionda “generala; di cucinaria relativa alla
stagione …. e parlando di verdure, il discorso è caduto sugli
asparagi; parlando di frutta, sulle fragole.
Disse l’una: “Le fragole io le preferisco genuine e con solo zucchero condite!”.
Disse l’altra: “Noi preferiamo con il vino bianco!”-“Noi invece con quello nero,
ma di bottiglia vecchia!”.
Disse l’una: “Le fragole io le preferisco genuine e con solo zucchero condite!”.
Disse l’altra: “Noi preferiamo con il vino bianco!”-“Noi invece con quello nero,
ma di bottiglia vecchia!”.
“Io
(così una zitella gialla e allampanata) io le fragole le mangio solo
condite con zucchero e succo dell'arancio o del limone!”
“Io
(ho concluso, e quando parlo io tutte stanno a sentirmi, che ben
sanno quando io me ne intenda di piatti sopraffini!) io soglio ogni
anno preparare il lattemiele di fragole! Anche loro lo vorrebbero
signore? Non sono gelosa io delle ricette che combino nella mia
cucina; e ... se vogliono le accontento!”
Si
deve comperare mezzo chilo di fragole; lavarle (come sempre si
deve fare) in un po’ di vino bianco; e lasciarle poi bene
scolare sopra uno straccio.
Una trentina, tra le più belle e grosse si mettono in una tazza e si coprono con un po’ di quel tal liquore che, in ogni casa, si tiene sempre alla mano.
Tutte l’altre si schiacciano invece su di uno staccio raccogliendone di mano in mano in una larga insalatiera il passato; a questo, si aggiungono due cucchiai di zucchero e un quarto di panna; indi (in ambiente freddo o circondato di ghiaccio l’insalatiera) si monta ben bene il tutto, per farlo diventare uno spumoso lattemiele. Si aggiungono, infine, due cucchiai di quel tal liquore e si mette il profumato piatto al freddo perché geli.
Una trentina, tra le più belle e grosse si mettono in una tazza e si coprono con un po’ di quel tal liquore che, in ogni casa, si tiene sempre alla mano.
Tutte l’altre si schiacciano invece su di uno staccio raccogliendone di mano in mano in una larga insalatiera il passato; a questo, si aggiungono due cucchiai di zucchero e un quarto di panna; indi (in ambiente freddo o circondato di ghiaccio l’insalatiera) si monta ben bene il tutto, per farlo diventare uno spumoso lattemiele. Si aggiungono, infine, due cucchiai di quel tal liquore e si mette il profumato piatto al freddo perché geli.
Al
momento di servirlo, si versa, a cucchiaiate, il soffice e rosato
lattemiele su
di un piatto, in modo da formare con esso una piramide appuntita e,
secondo i vari gusti, lo si guarnisce con quelle tali fragole
serbate nel liquore.
“Ora, che è la stagione adatta, provino, signore, e mi sapranno poi dire…”.
Ebbene, credereste? Tutte quelle dame mi hanno in coro così telefonato:
“Ora, che è la stagione adatta, provino, signore, e mi sapranno poi dire…”.
Ebbene, credereste? Tutte quelle dame mi hanno in coro così telefonato:
“Signora
Petronilla che squisito quel lattemiele!”.
“Che
figurona ho fatto, quando in famiglia lo hanno assaggiato!”.
La
ricetta riesce e anche bene, con l'unica accortenza di lavorare, come
dice Petronilla, in ambiente freddo quindi purea fredda, panna
fredda, ciotola della planetaria e frusta fredde e montare benissimo.
Il
peso delle fragole non è indicato nel mio lattemiele ho messo 200 g.
di purea e 250 g. di panna.
La
ricetta è presa qui
Per il post mi sono documentata qui:
Mamma mia deve essere davvero molto buono, complimenti :D
RispondiEliminaGrazie per aver partecipato a questa giornata :)
Ciao Anisja, penso che sia buonissimo. E poi che bella la citazione di Petronilla. Ciao!
RispondiEliminaFoto stupende...e devo assolutamente provare la ricetta!
RispondiEliminaDavvero complimenti...questa coppa è meravigliosa! Un colore splendido e splendido anche come l'hai presentata! Bravissima!
RispondiEliminaunospicchiodimelone!
Golosissimo questo dessert, infallibili le ricette di Petronilla e tu bravissima nel realizzarle
RispondiEliminae che poesia...!
RispondiEliminaMa che bontà, non conoscevo questa ricetta, grazie!!!
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