Questo
mese il tema del Bread Baking Day è l'antico, ricette tradizionali,
originarie specie di cereali o vecchie tecniche di cottura.
In
famiglia non abbiamo ricette di pani (se non i pani pasquali di cui
ho ampiamente riferito) quindi mi sono concentrata sui pani tipici
della mia Campania alla ricerca di quello più “antico”.
Così
ho pesato di proporre per il Bread Baking Day le freselle non solo
perchè sicuramente pane antico, diretta derivazione del cafone
napoletano, ma soprattutto perchè questo tipo di pane riporta una
cultura alimentare effettivamente d'altri tempi.
Le
freselle sono dei pani parzialmente cotti, tostati in modo da farli
disidratare completamente per garantirne al massimo la conservazione,
proprio per questo molto usati soprattutto da pescatori o i marinai
che, dovendo stare per lungo tempo lontano dalla terraferma, avevano
bisogno di alimenti non facilmente deperibili.
Proprio
questa tiplogia di pane, soprattutto nella versione integrale,
biscotti o vascuotti, filoni di pane sommariamente ridotti in grosse
fette e tostati, è stata, per secoli, parte dell'alimentazione di
sussistenza delle famiglie, soprattutto le più povere, garantendo il
sostentamento e la sopravvivenza di intere generazioni con piatti
come la minestra trovata.
Un
pane dei poveri da mangiare, bagnato, condito con sale e, se
possibile, olio o arricchito con qualche pomodoro, diviso a metà,
strofinato sopra o altro, secondo la stagionalità.
Successivamente
le freselle sono passate dai pasti dei pescatori o dei contadini alle
tavole dei turisti quando nel nostro sud i borghi di mare hanno
cominciato ad affollarsi di turisti, cosa c'era da offrire negli anni
'50 a questi “forestieri” affamati soprattutto di novità? La
caponata (fresella bagnata, olio, sale, origano, pomodoro e basilico)
cominciò ad essere offerta quasi come cibo da strada negli chalet
attrezzati alla meglio, lungo il porto, come estensione delle cucine
di casa.
La
ricetta è delle sorelle Simili, tratta dal loro libro “Pane e roba
dolce”, che ho modificato sostituendo alla farina bianca una
percentuale di farina integrale per ricordare che un tempo il pane,
anche quello bianco, non era mai completamente bianco e, anzi, il
pane dei poveri era proprio nero nero.
Con
questa ricetta partecipo al Bread Baking Day
# 68 organizzato
da Zorra ed invito gli appassionati panificatori, come me, a
parteciparvi o promuovere l'evento esponendo logo nel proprio blog.
1°
rinfresco
33
g. di lievito madre
37
g. di farina di forza
20
g. di acqua
Lavorare
bene, far riposare coperto al caldo (forno con la lucetta accesa) per
3 ore
2°
rinfresco
90
g. di lievito madre (tutto l'impasto precedente)
45
g. di farina di forza
22
g. di acqua
Lavorare
bene, far riposare coperto al caldo (forno con la lucetta accesa) per
3 ore
impasto
157
g. di lievito madre (tutto l'impasto precedente)
340
g. di farina di forza 425
85
g. di farina integrale
250
g. acqua circa
12
g. di sale
Nel
kenwood. frusta a gancio, sciogliere il lievito madre nell'acqua
impastando a velocità 1 per circa 5 minuti. Aggiungere la farina e
il sale, aumentare la velocità a 2 e continuare ad impastare per 10
minuti, poi a velocità 3 per 2 – 3 minuti. L'impasto dovrà
risultare incordato. Attenzione a non superare le velocità e i tempi
per evitare di surriscaldare troppo l'impasto che potrebbe
danneggiarsi. Trasferire l'impasto sulla spianatoia e continuare
ancora per per qualche minuto a mano, battendo.
Coprire
a campana, far riposare per 30 minuti.
Dividere
la pasta in pezzi da 150 g. circa, formare dei filoncini di circa 15
cm, lasciarli rilassare, coperti, per 10 – 15 minuti.
Allungare
il filoncino a 30 cm e chiudere a ciambella con un buco molto largo.
Disporre le ciambelle su una teglia protetta da carta forno
distanziandole abbastanza l'una dall'altra,
spolverare con farina di
semola, coprire a campana, lasciare lievitare una notte, 8 – 12
ore, in forno con la lucetta accesa.
Cuocere
in forno statico già a temperatura a 200° per 10 – 12 minuti.
Debbono rimanere bianche. Lasciarle raffreddare completamente, quindi
tagliarle a metà e sistemarle sulla teglia con il taglio verso
l'alto. Passarle in forno, a 170° – 180°, ventilato, per 30
minuti,
quindi abbassare il forno a 140° e lasciarle tostare per
altri 30 minuti.
Irresistibili ...
Sono fantastiche, bravissima!!!!!!!
RispondiEliminaNon sai da quanto tempo le voglio provare e le tue sono dannatamente invitanti!
RispondiEliminaComplimenti cara e grazie x avermi fatto conoscere questo appuntamento mensile..non lo conoscevo e vado subito a curiosare :-D
Buona domenica <3
brava,non sapevo di questo bread baking day,felice domenica
RispondiEliminaAdoro le friselle, me le faceva sempre trovare quando si arrivava un amico lucano di Lagonegro che li faceva fare apposta per noi dal suo amico fornaio. Una squisitezza. Grazie per la ricetta. Ciaoooo
RispondiEliminaIrresistibili, hai ragione.. Le conoscevo solo di nome e grazie al tuo post ora conosco anche la loro storia. Adoro imparare. Un bacione.
RispondiEliminauhhh!!le freselle fatte in casa che meraviglia Anisja!mi ricorda la mia nonna...sempre le freselle con pomodori ...buonissime!sei bravissima!ti mando un bacio simona:)
RispondiEliminaMa che belle..a leggere solo la ricetta delle Sorelle simili mi sembravano troppo "distanti", tu invece mi hai fatto vedere la possibilità di sfornarle!!! Anche io voglio frisellare! ottima idea!
RispondiEliminanon conoscevo la storia delle friselle, che ho assaggiato solo una volta qualche anno fa! Sono venute proprio bene e sono belle appetitose!
RispondiEliminaThis is really an intersting recipe which I have to try! Thank you for being part of BBD!
RispondiEliminaThis looks delicious! I suppose I will have to brush up on my non-existant Italian ;-) Mille grazie!
RispondiEliminaTry them, it's worth it!! A tip: if you want a real taste of Neapolitan freselle increases the percentage of whole wheat flour, more grains are more are good!!!!
EliminaCiao Ani, un bellissimo post, per tutto quello che ci hai raccontato e per questa ricetta. Mi piacciono molto le freselle, spesso le compro al mercato in un banco che ne vende di ottime, che non hanno a che fare con quelle del super, ma certamente fatte in case devono essere tutt'altra cosa! Complimenti davvero, buona serata, a presto!
RispondiEliminaChe buone!! ho sempre sognato di prepararle in casa.. cosa non devono essere con il pomodoro fresco e il basilico!! ho fame!! complimenti Anisja!! a presto Dani
RispondiEliminaSono favolose!!!!!! adoro le Freselle..
RispondiEliminammmm...Buone!!! Mi ricordi le merende che facevo da nonna al mare!
RispondiEliminaE' sempre un piacere passare da te Anisja!!!
RispondiEliminaAdoro i tuoi post e le fantastiche ricette spiegate in modo eloquente!!
Bellissime le tue freselle!!
Un mega abbraccio e buona serata
Carmen
Que bueno!!!!!!!! el pan casero es lo mejor que puede haber y con esos tomates tiene que estar delicioso!!!.
RispondiEliminaUn abrazo.