Un
tempo la verdura si cercava cioè si cucinava quello che si trovava,
ciò che offrivano i campi secondo la stagionalità, …. da qui la
denominazione di minestra trovata.
La
ricetta è antichissima ... un cibo di altri tempi …. da cuocere
sul focolare lentamente, girando e rigirando, tra un racconto e
l'altro …
Tarassaco,
borragine, cicorietta, portulacca, finocchietto selvatico, qualche
cimetta di ortica e … tante altre erbe di cui non so il nome e che
purtroppo non riesco a distinguere, così mi sono affidata a mia
mamma e mia zia che, rispolverando i ricordi della loro infanzia, si
sono messe alla ricerca ….
Ecco
il nostro raccolto, principalmente tarassaco e finocchietto
selvatico, questo abbiamo trovato e questo ho cucinato ...
Ovviamente
se non si hanno a disposizione erbette di campo, o campi di provata
affidabilità, è possibile ugualmente preparare questo piatto
utilizzando dei broccoli rapa lessati e strizzati.
Immergiamoci
nel passato e … buon appetito
Con
questo post partecipo al Weekend Herb Blogging, creato da KalynKitchen, organizzato da Cook (almost) Anitything At Least Once e
curato per l'edizione italiana da Briggishome che questa settimana è
ospitato da La Cucina di Cristina.
una
ciotolina di erbette lessate in acqua salata e ben strizzate
una
ciotolina di fagioli lessi
2
biscotti di grano duro (o integrali) di Agerola
qualche
cucchiao di sugna
aglio
peperoncino
In
una capiente padella dal fondo spesso sciogliere la sugna (volendo un
piatto più leggero olio e sugna, più pesante, proprio invernale,
sugna e cicoli) a fuoco medio, unire l'aglio e il peperoncino a
pezzetti e lasciarli soffiggere lentamente, aggiugere le erbette,
lasciandole insaporire dolcemente nella sugna, quindi i fagioli
lessi con un po' del loro sughetto di cottura e continuare la cottura
a fuoco basso coperto per circa 20 minuti. Nel frattempo bagnare
leggermente i biscotti. Dopo una decina di minuti di riposo si
saranno gonfiati e ammorbiditi così da poterli ridurre in grosse
briciole, attenzione non devono ammollarsi troppo. Eliminare l'aglio,
unire i biscotti, salare,
continuare la cottura a fuoco basso coperto
per almeno mezz'ora,
girando di tanto in tanto.
Al termine la
minestra risulterà dorata e dolcemente rosolata.
sapori di un tempo andato, interessante ricetta!
RispondiEliminaAnisja che bella ricetta ....complimenti!proprio bella e originale..e da un sapore tutto antico!ti auguro una buona giornata simona:)
RispondiEliminaE' bellissima, brava Anisja!!!
RispondiEliminaOttima questa ricetta, spero di trovare tutte le verdurine fresche :)
RispondiEliminaUn bacio :)
Anisja es una receta muy buena!!!!!
RispondiEliminaBesos
Che brava che sei a riconoscere le verdure di campo e che soddisfazione saperle cucinare in modo così magistrale!!!
RispondiEliminaComplimenti Anisja!!!
Un bacio grande e buona serata
Carmen
molto particolare questa ricetta!
RispondiEliminaUn tripudio di salute! Ottimi e originali...mi ricorda un po' le zuppe che faceva la mia nonna abruzzese!
RispondiEliminaMa sai che questo è uno di quei piatti che ho sempre snobbato da bambina e che ora mi renderebbero la commensale più felice di questo mondo? Complimenti Anisja, è davvero un incanto!
RispondiEliminaCiao Ani, questa minestra sarebbe buonissima anche con il nostro preboggion, l'insieme di erbe selvatiche tipico della cucina ligure. Se ti copio, ti faccio sapere. Buona serata, ti abbraccio
RispondiEliminaMa certo, se ti ispira fa pure ..... è un un onore :-)
EliminaA presto ....
Ti aspetto in Bulgaria, fa le valigie e raggiungimi ;) Bacioni
EliminaUn piatto sano e gustoso, ottima ricetta!
RispondiEliminaDa noi le erbette di campo si chiamano "prebbuggiun", che i genovesi, magnanimi come al solito, hanno offerto a Goffredo di Buglione come pasto :-)))
RispondiEliminaDa tempo volevo fare un post sulle benefiche erbe di campo: mi segno questa tua buonissima ricetta, perchè voglio proprio citarla. :-)