O
famo strano?
Così
senza neppure un punto esclamativo, piatto e monocorde epilogo di una
conformista e annoiata trasgressione epilogo del nulla.
No
non siamo ancora arrivati alla frutta oggi la frutta la celebriamo.
Oggi
il Calendario del cibo Italiano festeggia la pera con un giro a tutto
tondo sulle sue innumerevoli sfaccettature e impieghi in cucina.
Dolce
ma non solo …
La
versione salata collaudata e intrigante ripropone il connubio tra
pere, stavolta sode e non troppo mature, ma comunque decisamente
dolci e formaggio sapido e robusto in un piacevole e seducente
contrasto di sapori e consistenze che si esaltano, si equilibrano e
si fondono
Per
niente strano, ma antico: al contadin non far sapere ...
Con
questo post partecipo alla Giornata Nazionale della Pera del
Calendario del Cibo Italiano
300
g di pasta di Gragnano formato vesuvio
1
cavolfiore piccolo
200
g di lardo
2
pere abate
1
limone
0,5
dl di vino bianco
4
cucchiai di pecorino grattugiato
olio
extravergine di oliva
sale
pepe
Pulire
il cavolfiore conservando le foglie più piccole e tenere e dividendo
le cimette.
Portare
a bollore abbondante acqua salata e lessarvi il cavolfiore insieme ai
vesuvio per 10 minuti circa.
Nel
frattempo tagliare a grossi dadi le pere senza pelarle e bagnarle col
succo di limone perché non anneriscano. In una padella antiaderente
rosolare il lardo a cubetti fino a che diventa trasparente e
croccante, scolarlo su una carta da cucina ed eliminare il grasso.
In
un'altra padella ben calda fate dorare le pere con un cucchiaio di
olio. Quando sono colorite salare, sfumare col vino e lasciare
ammorbidire 2 - 3 minuti a fuoco moderato. Scolare la pasta e il
cavolfiore e passare in padella con pere e lardo. Completare con una
spolverata di pecorino e una macinata di pepe nero.
La
ricetta proviene da un vecchio numero della Cucina Italiana
Mammamiabbella, quanto sto sbavando! Questo lo faccio al più presto ;-)
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