Da noi ai morti si fa festa, le
vetrine delle pasticcerie sono imbandite di prelibati, succulenti
dolci, più o meno a forma di cassa :-) ma
profumati, ammiccanti, riccamente adornati, colorati, infiorati e
infiocchettati come e meglio dei più prelibati pasticcini di cake
design.
I torroni dei morti, dolci di morbida, voluttuosa cioccolata
racchiusi in una forma inequivocabile, rettangolare, e ricoperti di
lucido, duro, cioccolato fondente.
Un pò tetro si direbbe.
Dentro lo scuro inquietante involucro un paradiso degustativo e sensoriale,
noci, nocciole, mandorle, amarene, canditi, avvolti da un morbido
scioglievole impasto variamente e vivacemente colorato in un
tripudio, gusti, sapori, colori e consistenze.
La
morte nasconde e svela la vita, forse anche per questo il torrone dei
morti si serve a fette, fette di variegata, prelibata esistenza.
Tutto
sembra stridere col rigore delle festività celebrate, più che
Ognissanti e Commemorazione dei defunti, stando alle vetrine delle
pasticcerie, almeno da me. sembra San Valentino :-)
Cuori, colori tenui, glasse e decorazioni, fiocchetti, ricami e ghirigori, scritte affettuose, sentimantali, ammiccanti o addirittura latamente erotiche.
Un
contrasto solo apparente ...
La vita si celebra festosamente mentre ricorda
la morte, esorcizzandola. Questa l'interpretazione
antropologica di Annibale Ruccello, commediografo ed ed
attore stabiese, che sottolinea connessione sempre presente in
questo tipo di ritualità gastronomica fra la morte ed il mangiare,
fra il mangiare e il sesso.
Fino alle estreme conseguenze ...
Mangiare la solitudine.
Parlare al silenzio degli altri.
Pulire la vita dalle impurità del mondo.
Pretendere la felicità e perdersi nel delirante desiderio di possederla.
Parlare al silenzio degli altri.
Pulire la vita dalle impurità del mondo.
Pretendere la felicità e perdersi nel delirante desiderio di possederla.
Quante implicazioni, meglio pensarci più tardi, rifacciamoci col cioccolato ...
Con questo post partecipo alla Giornata Nazionale dei Dolci dei Morti del Calendario del Cibo Italiano.
Torrone bigusto alla nocciola
Per
il torrone alla nocciola
350
g di cioccolata bianca
125
g di crema alba
2
cucchiai di pasta di nocciole (secondo i gusti)
75
g di nocciole tostate e scusciate
Per
il torrone gianduia ricetta di Lucia
175
g di cioccolato fondente
75
g di crema alba
125
g di crema spalmabile alla nocciola
75g
di nocciole tritate
200
g. di cioccolato fondente
1
stampo in policarbonato per torrone dei morti 19 cm x 6,50 x 7,50
Fondere
il cioccolato fondente a bagnomaria cercando di mantenerlo ad una
temperatura bassa perché non coli troppo quando si andrà a versarlo
nello stampo.
In
effetti il cioccolato si dovrebbe temperare perché altrimenti
possono determinarsi delle alterazioni di colore, il temperaggio non
è essenziale, come potete vedere, nel caso si utilizzi uno stampo in
policarbonato.
Versare
del cioccolato nello stampo e rivestirne le pareti con uno strato
sottile e uniforme facendone colare via l'eccesso, capovolgere.
Trasferire
in frigo per 5 minuti, ripettere l'operazione. Riporre in frigo.
Fondere
a bagnomaria il cioccolato bianco, fuori dal fuoco unirlo alla crema
alba, mescolare bene, aggiungere la pasta di nocciole, mescolare ed
infine le nocciole tagliate a metà.
Versare
nello stampo, agitare delicatamente per livellare, riporre in frigo
per 2 ore.
Intanto
fondere a bagnomaria il cioccolato fondente, fuori dal fuoco unirlo
alla crema alba, mescolare bene, aggiungere la crema spalmabile al
cioccolato, mescolare, quindi unire le nocciole tritate.
Versare
nello stampo fino a pochissimo dal bordo, agitare delicatamente per
livellare, riporre in frigo per 12 ore.
Fondere
a bagnomaria il cioccolato fondente versarne 3 – 4 cucchiai sulla
base del torrone, livellare con una spatola.
Riporre
in frigo per 1 ora.
Rifilare
i bordi dello stampo eliminando il cioccolato in eccesso, capovolgere
lo stampo nel piatto da servizio, si sformerà da solo.
Attendere
almeno mezz'ora prima di tagliarlo.
Torrone Cassata
350
g di cioccolata bianca
125
g di crema alba
75
g di canditi interi
200
g. di cioccolato fondente
2
stampi in silicone 15 cm x 4 cm x 6 cm
Fondere
il cioccolato fondente a bagnomaria cercando di mantenerlo ad una
temperatura bassa perché non coli troppo quando si andrà a versarlo
nello stampo.
In
effetti il cioccolato si dovrebbe temperare perché altrimenti
possono determinarsi delle alterazioni di colore, il temperaggio non
è essenziale, come potete vedere, nel caso si utilizzi uno stampo in
silicone e sicuramente non lo è se il cioccolato dovete solo
mangiarlo e non metterlo in posa e fotografarlo :-)
Versare
del cioccolato nello stampo e rivestirne le pareti con uno strato
sottile e uniforme facendone colare via l'eccesso, capovolgere.
Trasferire
in frigo per 5 minuti, ripettere l'operazione. Riporre in frigo.
Fondere
a bagnomaria il cioccolato bianco, fuori dal fuoco unirlo alla crema
alba, mescolare bene, mescolare, ed infine unire i canditi affettati
non troppo sottilmente.
Versare
nello stampo, agitare delicatamente per livellare, riporre in frigo
per almeno 4 ore.
Fondere
a bagnomaria il cioccolato fondente versarne 3 – 4 cucchiai sulla
base del torrone, livellare con una spatola.
Riporre
in frigo per 1 ora.
Rifilare
i bordi dello stampo eliminando il cioccolato in eccesso, capovolgere
lo stampo nel piatto da servizio, si sformerà da solo.
Attendere
almeno mezz'ora prima di tagliarlo.
La citazione Annibale Ruccello, l'ultima cena consultato qui
spettacolari i tuoi torroni dei morti! Grazie per averli condivisi!
RispondiEliminawow che golosità! non saprei quale assaggiare per primo!
RispondiEliminaNon l'ho mai assaggiato ma sono certa che mi conquisterebbe :-P
RispondiEliminaLe parole di Annibale mi hanno colpito il cuore. SOno stupende come i tuoi torroni. Quello bigusto è il mio preferito. Mi piacerebbe provarlo, ma che cos'è la crema alba? Grazie mille e un buon fine settimana
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