C'è
focaccia e focaccia, quella di Recco è tutta particolare, unica e
inimitabile.
Croccante,
corposamente inconsistente, racchiude come uno scrigno il morbido,
umido ripieno, attentamente dosato.
Più
che una focaccia una poesia, non si può spiegare, bisogna solo
assaggiare.
Come
la pizza si fa solo a Napoli, con l'acqua, la farina, il lievito, il
sale, il pizzaiolo, il forno e pure l'aria di Napoli (sante parole
Alessandra!) cosi la focaccia è solo quella di Recco e si fa solo a
Recco con l'acqua, la farina, il sale, il formaggio, l'olio, il
fornaio e pure il forno di Recco (ora siamo nella tua terra
Alessandra!).
Se
proprio vogliamo prepararla in casa, fuori dalle mura della cittadina
ligure, è necessario attenersi rigorosamente al disciplinare,
altrimenti non è focaccia!
Ecco
la ricetta del disciplinare
Con questo post partecipo alla Giornata della Focaccia di Recco del Calendario del Cibo Italiano.
per
una teglia di “Focaccia di Recco col formaggio”diametro cm 60 da
10 porzioni circa
500
gr. di Farina di grano tenero tipo “00” di forza o in alternativa
farina tipo “Manitoba”.
50
gr. di olio extra vergine d’oliva italiano
Acqua
naturale
Sale
fino
1
kg. di Formaggio fresco
Preparazione
dell’impasto
Si
lavorano assieme farina di grano tenero tipo “00” (o farina tipo
“Manitoba”), acqua, olio extravergine di oliva italiano e sale
sino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Io ho utilizzato 250 g
di acqua e 6 g di sale fino. Terminata l’operazione, si lascia
riposare l’impasto per almeno 30 minuti a temperatura ambiente,
coperto da un telo di tessuto naturale. Per 4 pizze da circa 26 cm
di diametro ho suddiviso l'impasto i 8 pezzi uguali.
Si
preleva una porzione di impasto e la si tira. Quindi si procede
manualmente allargando la pasta con un movimento rotatorio,
posizionando le mani sotto alla sfoglia, fino a renderne lo spessore
inferiore al millimetro, e avendo cura di non provocare perforazioni
della superficie. Si adagia la sfoglia ottenuta nella teglia di
cottura, precedentemente unta con olio extravergine di oliva
italiano.
Si
adagia sulla sfoglia il Formaggio fresco distribuendolo in piccoli
pezzi della grandezza pari a quella di una noce così da coprire in
maniera omogenea tutta la superficie. In mancanza del Formaggio
fresco indicato dal disciplinare che qui in Campania non è possibile
reperire ho utilizzato dello stracchino fresco. Si procede alla
lavorazione dell’impasto rimanente, per ottenere un secondo strato
di sfoglia delle dimensioni pari al precedente, che sarà
ulteriormente lavorato fino a renderlo sottile, quasi trasparente, e
sarà successivamente adagiato sulla base già coperta dal Formaggio.
Si
saldano, schiacciandoli, i bordi sovrapposti delle due sfoglie per
impedire la fuoriuscita del Formaggio durante le operazioni di
cottura. Eventuali lembi di impasto in eccesso potranno essere
rimossi con l’ausilio di un coltello o di altro strumento.
Con
le dita si pizzica in più punti la sfoglia superiore, formando dei
fori.
Si
cosparge la “Focaccia di Recco col formaggio” con un filo di olio
extravergine di oliva italiano ed, eventualmente, con una
spolverizzata di sale. La cottura deve avvenire in forni alla
temperatura compresa tra 270° e 320°C per 4-8 minuti, fino a quando
la superficie del prodotto non avrà assunto un colore dorato, con
bolle o striature marroni nella parte superiore. Il forno deve essere
regolato in modo che la parte inferiore sia più calda della
superiore. Nel mio forno, casalingo, che raggiunge circa una
temperatura di 220° ci sono voluti circa 10 minuti di cottura in
modalità statica per la cottura ottimale.
Forse l'orario non è quello giusto, ma ci farei colazione volentieri!
RispondiEliminatutto vero... ma questa, se non può essere quella "vera", almeno è un'ottima imitazione! In attesa di andare a gustarmela sul posto, io una fettina della tua la prendo al volo. Ciao :D
RispondiEliminaChe bontà!!!! Una tra le focacce più buona che esista e forse la mia preferita in assoluto! Un bacione
RispondiEliminaHo questo vivido ricordo di una focaccia di Recco mangiata in riva al suo mare. E per me è stata poesia. Grandissima realizzazione... un abbraccio, Lidia
RispondiEliminaAnna....direi che ti è venuta davvero spettacolare!!!!!!!!!!!! io visto che sei più vicina di Recco ...inizio ad assaggiare la tua.... baci e brava!!!
RispondiEliminaPer me è stata una sorpresa... Bellissima la tua sottile sottile (quel corposamente inconsistente mi è piaciuto da morire! Un bascione
RispondiEliminaAdoro follemente questa focaccia e pensa che non ho mai pensato di rifarla in casa...mi sa che mi hai dato l'input giusto ^_*
RispondiEliminaSe ti va sei la benvenuta al nostro contest “al km0”, potresti essere nostra ospite x un appuntamento della nostra rubrica! Ti aspettiamo:http://ibiscottidellazia.blogspot.it/2017/04/contest-al-km-0.html
Hai ragione, ogni posto ha le sue particolarità culinarie, ma noi siamo mtcine e riusciamo a fare tutto anche a casa!
RispondiEliminaUna consistenza completamente diversa da quella napoletana ma ti è venuta benissimo, complimenti Anna.
RispondiEliminaBella, buona e da mangiare a tutte le ore :-D
RispondiEliminaNe vorrei un pezzo adesso...acquolina !!!
RispondiEliminaTi faccio i complimenti davvero!
sottilissima la sfoglia e bella piena di formaggio, complimenti
RispondiEliminaDeliziosamente sfiziosa questa proposta! Approfitto per augurare a te e ai tuoi cari una Pasqua piena di gioia e serenità!
RispondiEliminaun abbraccio
Alice
leggermente piu' sottile la sfoglia di sopra, deve essere come un velo (un po' come la Pasqualina, come sappiamo risparmiare noi Genovesi, anche facendo tre sfoglie dove il resto del mondo ne fa una e i Napoletani mezza, ci riusciamo solo noi). Ma vorrei essere capace io, a farla come te. Bravissima!
RispondiEliminaCi devo prendere la mano, ma ci riprovo :-)
EliminaGrazie, un abbraccio
Mi piace, mi piace, mi piace!!!!! UFFA, LA VOGLIO!!!!
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