La
verità è che volevo fare i macaron ma forse in fondo in fondo non
li volevo fare …
Per
chi (pochi) non lo sapesse i macaron sono l'oggetto della sfida di MTChallange # 62, proposta da Ilaria, vincitrice con un superlativo
tiramisù di MTC#61, sono il trofeo della nostra tenzone.
Intimidita
da quel nome così importante che evocava tutta la maestria
dell'arte pasticcera francese, ci pensavo e ripensavo, i colori, i
ripieni, le farce, le combinazioni, studiavo e ripetevo …. ma non
mi decidevo :-)
Come
riprodurre quella scioglievole morbidezza appena racchiusa
dall'involucro croccante, quel fondente che si che si stempera e si
accentua nell'eleganza voluttuosa del ripieno, tutto lo scibile della
pasticceria in un dolce mignon, un lavoro di precisione, studiato,
ragionato. Mica è semplice fare i macaron!
Approfittando
dell'impegno del raduno ho rimandato e rimandato fino al limite
possibile, poi mi sono lanciata … o volere o volare :-)
Siamo
davvero siamo fortunate a far parte di questa grande scuola di cucina
che è anche una bella famiglia e una frizzante community (questo
week end abbiamo maccheronato praticamente a forni unificati) dove
amiche competenti e generose ci spingono a superare i nostri limiti,
le nostre riserve mentali.
Ed
è finita che ho fatto i macaron, un po' stortini e abbrustolitini ma
sempre macaron :-)
Per
la ricetta completa le fondamentali tecniche acquisite e
generosamente condivise da Ilaria che se
seguite pedissequamente portano anche un principiante ad un risultato
certo
vi rimando al suo post che vi garantisco bisogna salvare e mettere
nei preferiti.
Ecco
come ho proceduto seguendo pedissequamente, salvo imprevisti, la sua
ricetta
Ricetta
di Pierre Hermé (per circa 32-35 macaron)
150g
zucchero al velo
150g
farina di mandorle
110g
albumi vecchi (almeno 3 giorni) – divisi in due ciotole da 55g
l’una
Per
lo sciroppo
150g
zucchero semolato
50ml
di acqua
colorante
per alimenti in gel nero e rosso
Almeno
tre giorni prima pesare 110 g di albumi, dividerli in due ciotole da
55 g l'una, ricoprirle con pellicola per alimenti, incidere con
pochi, piccoli tagli la pellicola, lasciare riposare in frigo.
Tostare
leggermente la farina di mandorle in forno a 150° per circa 10
minuti, attenzione a che non scurisca troppo, raffreddare
completamente.
Nel
frattempo portare gli albumi a temperatura ambiente,non vanno usati
freddi.
Passare
al mixer la farina insieme allo zucchero al velo fino ad ottenere una
miscela aerea e impalpabile, raffinarla ulteriormente passandola in
un setaccio a maglie fini.
Si
otterrà il tant pour tant o TPT
Incorporare
i primi 55g di albume crudo al TPT a mano con la spatola in silicone.
Amalgamare bene in modo da ottenere una pasta morbida, omogenea e
densa.
Preparare
la meringa italiana:
Versare
lo zucchero semolato e l’acqua in un tegame dal fondo spesso.
Inserire un termometro e cuocere a fuoco medio. Quando la
temperatura arriva a 112° (come consigliato da Ilaria nel filo
diretto su facebook di questo caldo e dolcissimo week end francese)
cominciare a montare simultaneamente i rimanenti 55g di albume nella
planetaria ad alta velocità (io a velocità 6). Se, una volta che lo
zucchero comincia a bollire, tendesse ad attaccarsi utilizzare un
pennello bagnato in acqua fredda passandolo sui lati (come per il
caramello).
Quando
il termometro raggiunge i 118° versare lo sciroppo a filo sulla
meringa che non sarà ancora completamente montata ma neppure troppo
smontata avendo cura di farlo scivolare sul lato della ciotola.
Continuare a montare per un altro minuto, diminuire la velocità e
montare ancora per circa 2-3 minuti o comunque fino a quando il
composto risulterà bello gonfio, lucido e bianchissimo e la
temperatura sarà scesa a 40°C. A questo punto la meringa è pronta
e potrà essere aggiunta alla pasta di mandorle.
Macaronage
Con
la spatola, a mano incorporare una piccola quantità di meringa alla
pasta di mandorle e mescolate in modo da rendere l’impasto più
fluido con movimenti rotatori dal centro verso l'esterno. Aggiungere
la restante meringa continuando a mescolare delicatamente dal centro
verso i lati esterno raccogliendo continuamente l’impasto. Quando
il composto comincia a diventare lucido fare la prova del macaronner,
l’impasto è pronto quando sollevando la spatola ricadrà sulla
ciotola formando un “nastro pesante” che ricade con una certa
difficoltà.
A questo punto ho diviso il composto, una parte l'ho tenuta neutra e sistemata direttamente nel sac à poche, l'altra più grande divisa in due ciotole e colorata.
Ilaria
spiega bene i momenti in cui è possibile colorare i macaron e i coloranti maggiormente consigliati, per cui
meglio attenersi alle sue indicazioni che troviamo qui
Versare
(è il termine giusto, scende proprio come un nastro) nel sac à
poche monouso una quantità di composto riempiendolo fino a metà
circa. Spremere bene il composto fino alla fine della tasca, questa
operazione è molto importante (in generale, non solo per i macaron)
perché eviterà la formazione di bolle d’aria. Chiudere la
tasca con due o tre giri e fermarla con una molletta.
Ilaria
consiglia un sac à poche con bocchetta liscia di 8 - 10 mm, io non
avevo tante bocchette in casa così ho usato dei sac à poche
tagliando la punta dritta dritta (grazie Anna Luisa) proprio
all'altezza della pasta.
Pochage
Per
il pochage c'è bisogno solo di un
template,
una traccia da seguire prima di prenderci la mano, realizzato disegnando con un
coppapasta dei cerchietti di massimo 3,5 cm di diametro su un foglio
di carta da forno tagliato alla stessa misura del fondo della teglia.
Fissare
con un pochino di impasto i 4 lati del foglio di carta da forno alla
teglia. Tenendo la tasca verticale posizionarsi dritti dritti a circa
2 cm sopra la teglia. Formare dei ciuffettini di impasto seguendo il
template cercando di farli quanto più rotondi e simmetrici
possibile. Si allargheranno diventando dei lisci bottoncini.
Continuare sulle altre teglie fino all’esaurimento dell’impasto.
Picchiettare delicatamente con la mano il fondo delle teglie in modo
da uniformare i macaron ed eliminare eventuali bolle d’aria, cosa
che io non ho fatto alla perfezione come si vede dal macaron rosso
con la bolla messo appositamente in primo piano.
Io ho usato un foglio in silicone e due template, sono riusciti molto meglio i macaron posati sui template rispetto a quelli sul foglio in silicone.
Croutage
Lasciare
riposare i gusci a temperatura ambiente, da almeno 30 minuti a 2-3
ore. Questa
operazione è molto importante in quanto serve a creare una pellicola
fine, secca e resistente sui gusci, e che diventa poi croccante in
fase di cottura. L’umidità solleva il guscio senza screpolarlo e
alla base si forma il collarino.
Poiché
i tempi di croutage possono variare a seconda della temperatura
esterna, per verificare che i gusci siano pronti per essere
infornati, sfiorare delicatamente la superficie di un guscio; la
pasta non deve incollarsi al dito.
Ilaria
consiglia di infornare in forno statico a 180° per i primi 2-3
minuti fino quindi di abbassare la temperatura a 140-150° e cuocere
per ulteriori 10-12 minuti avvertendo però che le temperature e i
tempi di cottura sono assolutamente indicativi e dipendono dal
proprio forno.
Assodato
che evidentemente deve essere riparato perchè riscalda troppo, cosa
che non si poteva fare dalla sera alla mattina, mi sono dovuta
adattare, cuocendoli a 140° in modalità statica e cercando di
mantere costante la temperatura del forno, che controllavo con un
termometro interno e che nel frattempo continuava a salire, aprendo lo
sportellino, praticamente li ho cotti con lo sportello semiaperto,
chissà che correnti d'aria in quel forno e comunque qualcuno si è
leggermente brunito.
Insomma
viste le condizioni ambientali e strutturali è andata quasi bene :-)
Ulteriore riprova che la ricetta di Ilaria è infallibile, funziona anche a forno aperto!
Ulteriore riprova che la ricetta di Ilaria è infallibile, funziona anche a forno aperto!
Una volta cotti, togliere la teglia dal forno e far scivolare il foglio dei macaron su un ripiano fino al completo raffreddamento. E’ importante NON LASCIARE il foglio sulla teglia altrimenti continuerà la cottura.
Una
volta freddi, staccare i macaron dal foglio di carta forno con
delicatezza, con l’indice creare un piccolo avvallamento che
permetterà una farcitura più abbondante. Lasciae i gusci con la
parte “piatta” rivolta verso l’alto.
Ora
i macaron sono pronti per essere farciti, oppure possono essere
conservarti in frigorifero fino a 48 ore o molto di più se
congelarti.
I
miei ripieni
La
scelta del ripieno dopo tanta meditazione è stata istintiva, quasi
casuale.
Lo
so il pippone era per me :-(
Per
i primi macaron gialli e arancione avevo pensato a delle ganache
agrumate, ma purtroppo non è stato possibile, come ho detto si sono
biscottati. Col terrore dei colori chiari sono ritornata al negozio
di prodotti per pasticceria restando, non scherzo, almeno 10 minuti
davanti allo scaffale dei coloranti riflettendo su combinazioni di
colore e di ripieno, mi avranno presa per pazza, in fondo un po' lo
sono :-)
Si
scruniscono allora li faccio neri! Quasi una provocazione, in verità non credevo proprio che
riuscissero dopo l'esperienza del giorno prima!
Le
farce e le combinazioni sono venute dopo, troppo confusa, indecisa,
ci avevo pensato troppo, confesso e farò ammenda.
red velvet
macaron
240
g di formaggio cremoso spalmabile tipo quark
70
g di zucchero a velo
100
g di panna fresca non zuccherata
qualche
goccia di estratto di vaniglia
Montare
la panna, trasferire in una ciotola fredda a riposare in frigorifero.
Montare
il formaggio cremoso spalmabile con lo zucchero a velo, aromatizzare
con l'estratto di vaniglia.
Unire
delicatamente la panna a mano con la spatola.
oreo
macaron
75
g di burro
150
g. di zucchero a velo
3
- 4 oreo sbriciolati
Montare
a velocità sostenuta burro e zucchero fino ad ottenere un composto
soffice e chiaro. Con la spatola a mano unire gli oreo sbriciolati.
funfetti
macaron
60
g di burro
90
g. di zucchero a velo
un
cucchiaio di codette miste
Montare
a velocità sostenuta burro e zucchero fino ad ottenere un composto
soffice e chiaro. Con la spatola a mano unire le codette.
Per
i due ultimi macaron ho usato la stessa tipologia di crema, una crema
al burro very strong, ma con diverse proporzioni degli ingredienti.
Le ricette delle creme sono prese dal web con qualche modifica
http://ohsprinkles.com/2016/02/oreo-macarons/
http://sallysbakingaddiction.com/2013/03/19/easy-homemade-funfetti-cake/
http://www.foodnetwork.com/recipes/southern-red-velvet-cake-recipe.html
Le ricette delle creme sono prese dal web con qualche modifica
http://ohsprinkles.com/2016/02/oreo-macarons/
http://sallysbakingaddiction.com/2013/03/19/easy-homemade-funfetti-cake/
http://www.foodnetwork.com/recipes/southern-red-velvet-cake-recipe.html
Sistemare
i ripieni nei sac à poche, farcire delicatamente i macaron come
descritto da Ilaria tenendo la tasca verticale posizionatevi a
circa 2cm sopra la teglia. Delicatamente guarnite con una generosa
porzione di farcia la metà di gusci, avendo cura di lasciare un
bordo di circa 3mm. Assemblate i macaron con i gusci restanti
sovrapponendoli a quelli farciti, e premendo molto delicatamente fino
a che la farcia non sia ben evidente tra i gusci.
Trasferite
i macaron adagiati su un vassoio (possibilmente ricoperto di carta da
forno) in frigorifero per circa 24 ore. Prima di servire, lasciateli
2 ore a temperatura ambiente.
Ecco,
sono arrivata alla fine, con questo post partecipo alla sfida n° 62 di MTChallenge, la sfida dei macaron, e non mi sembra vero!
Bella e reale la visione di questa sfida a forni unificati. E belli i tuoi macaron, brava!
RispondiEliminaGrazie, Rossella che piacere risentirti! ed è stato bello cucinare tutte insieme condividendo piccoli "drammi" culinari, trucchi, vittorie e sconfitte, ne siamo uscite sicuramente arricchite e felici, speriamo di ripetere presto :-)
EliminaUn abbraccio
Eres una gran artista de la cocina,seguro que están deliciosos.
RispondiEliminaBesos
Ma sei troppo gentile Alicia, grazie, un bacione :-)
EliminaQuanti colori...quanto lavoro..quanto sei bravaaaaa .-)
RispondiEliminaEccomi come promesso a vedere i tuoi macaron belli e colorati, il supporto dell'Mtc sarà stato fondamentale ma il tocco personale è davvero sorprendente mi piace la nuance di colori e di gusti brava Anna.
RispondiEliminaA forni unificati, bellissimo :) le tue foto mi hanno colpito già nella pagina degli sfidanti. Sarà che sono particolarmente ben fatte, ma a me non sembrano né stortini né abbrustoliti. E i colori sono bellissimi!
RispondiEliminaMa grazie, sei troppo gentile!
EliminaCome abbiamo visto a forni unificati, non è semplice preparare i macaron, e spesso bisogna rifarli, si impara sbagliando :-)
Per essere stati cotti in un forno impazzito e con lo sportello necessariamente quasi sempre aperto non sono venuti male, un pò si nota la doratura, se fossero stati gialli o rosa sarebbe stata più evidente :-)
Un abbraccio, a presto ...
Mi sembrano meravigliosi!
RispondiEliminaMa grazie, sei troppo gentile ♡
EliminaUn abbraccio, a presto ...
hai proprio ragione, l'MTC è come lo hai descritto: una scuola di cucina, una grande famiglia, una community unita e concreta. Il weekend scorso è stato davvero a forni unificati e questa tua espressione rende davvero l'idea. Mi piacciono molto i colori che hai ottenuto, in particolare il rosso. Mi è piaciuta anche l'idea di far parlare ai tuoi macaron l'ammmericano...e chi lo dice che debbano essere solo italiani o francesi?!?
RispondiEliminaE' stata una bellissima esperienza, la più bella sfida (tra le poche) a cui ho partecipato, spero di poter ripetere presto la stessa esperienza dei forni unificati. Troppo bello cucinare e condividere disastri e vittorie, suggerire strategie o segnalare errori da evitare, ci ha fatto sentire tutti membri di una grande famiglia insieme a spadellare nella stessa cucina :-)La condivisione è ricchezza e crescita per tutti. Io i macaron li rifaccio, e presto, grazie per avermeli insegnati ♡
EliminaUn abbraccio, a presto ...
Tu vuoi far l'americana, ma sei nata in Italy!
RispondiEliminaBellissimi questi macaron all'ammericana, con i colori scintillanti e quell'essere un po' porcosi (penso all'Oreo che, ditemi quel che volete, ma a me fa sempre gola) che "sdrammatizzano" quell'essere un po' seriosi dei macaron!
Bellissimi, brava!
Ecco ogni ci vuole un pò di sdrammatizzazione, non volendo li ho portati in America e non proprio in una famiglia puritana, i velvet macaron ci starebbero bene con tanto di giarrettiera nera che ne pensi? :-)
EliminaPippone? qui stiamo facendo la ola, con la creatura!
RispondiEliminaBravissima!
Anche la creatura! Alessandra siete grandissime!
EliminaIl pippone però me lo merito e me lo sono anche fatta da sola, sui ripieni, data l'intuizione casuale che mi ha portato in America, avrei potuto dare di più, ma rimedierò, magari la prossima sfida :-)
Un abbraccio forte forte a te a alla creatura ♡