Morbida
pasta lievitata piena di tanta panna, il maritozzo, è uno dei più
popolari dolci da colazione romani, forse, il dolce per eccellenza
almeno nell'immaginario collettivo.
Romano de
Roma, pare abbia origini antichissime radicate nella tradizione
culinaria romana.
Pagnotte
lievitate, addolcite da miele e uva passa erano preparate già
nell'antica Roma.
Nel
medioevo, panini dolci arricchiti da uvetta, pinoli e canditi erano
consumati soprattutto in quaresima. Questi pani, detti santi
maritozzi,, ancorché ricchi e dolci, si conformavano alle rigide
regole della cucina penitenziale, di magro, perché senza carne, uova
e latticini, e potevano essere consumati tranquillamente, ovviante da
chi poteva permetterselo.
Successivamente,
i maritozzi, imbelliti da ricami zuccherini, simbolici, divennero
pegno d'amore da regalare alla fidanzata in una sorta di San
Valentino ante litteram, e qualche volta celavano un anello.
Forse anche
da qui, omen nomen, maritozzo.
Con questo
post partecipo alla Giornata Nazionale del Maritozzo del Calendario del Cibo Italiano AIFB. Nell'articolo della nostra ambasciatrice
Silvia Ferrante del blog Tra fornelli e pennelli, molto di più sui
maritozzi e bellissime ricette
500
g. di farina manitoba
40
g. di olio EVO
45
g. di burro morbido
75
g. di zucchero
2
uova
20
g. di lievito di birra sbriciolato
50
g. di latte condensato
110
g. di acqua a temperatura ambiente
1/3
di baccello di vaniglia
per
la glassa
100
g. di zucchero a velo
30
g, di acqua
per
la panna
500
g. di panna da montare
50
g. di zucchero
1/3
di baccello di vaniglia
per
completare
zucchero
a velo
Sistemare
nella ciotola del kenwood tutti gli ingredienti tranne l'acqua,
impastare con la frusta a gancio, velocità 1 – 2, fino ad ottenere
un composto sodo, unire in due o tre riprese l'acqua e continuare ad
impastare a velocità 2 per circa 15 minuti. Al termine l'impasto
sarà liscio, omogeneo e ben incordato.
Sistemare
l'impasto in una capiente ciotola protetta da pellicola per alimenti
e lasciare lievitare in forno con la lucetta accesa per circa un'ora
o, comunque, fino al raddoppio.
Formare
i maritozzi tagliando la pasta a pezzi di circa 60 g. l'uno.
Arrotondare i pezzi formando delle palline, quindi, allungarle
leggermente in forma ovale.
Sistemare
i maritozzi su carta da forno e lasciarli levitare coperti (con uno
strofinaccio in tessuto leggero e ben inumidito) in forno con la
lucetta accesa per circa un'ora e mezza, devono triplicare.
Al
termine preparare la glassa mescolando lo zucchero a velo e l'acqua
con un frustino e glassare la superficie dei maritozzi. Cuocere in
forno statico già a temperatura a 180° per 10 – 12 minuti, avendo
cura di ruotare la teglia a metà cottura.
Lasciare
raffreddare.
Incidere
a metà i maritozzi lasciando la base integra.
Montare
la panna con lo zucchero e i semini.
Farcire
i maritozzi con la panna, decorare con zucchero a velo.
E
io ci ho aggiunto pure una bella amarena, la panna era sola soletta,
voleva compagnia :-)
Per il post mi sono documentata qui:
https://it.wikipedia.org/wiki/Maritozzo
https://www.gustosamente.it/maritozzo-romano-e-la-sua-gustosa-storia/
Ciao Anna grazie mille per aver partecipato a questa giornata soffice e dolce. Oggi con questo tempo ci vorrebbe proprio.
RispondiEliminaUn abbraccio,
Silvia.
O_O davvero spettacolari,mi segno la ricetta!! ciaooooo
RispondiEliminaNon li ho mai fatti ma mi è bastato mangiarli una volta x capire che ne sarei diventata dipendente :-P Bravissima Ani ^_^
RispondiEliminaps:Oltre che x gustarmi queste prelibatezze, passo anche x un saluto veloce tra qualche giorno parto x le vacanze e il mio blog rimarrà un po' fermo!
A presto <3
Bellissimi Anna, soffici, alti e generosi di panna sei stata brava essendo romana, e gran patita di questo dolce, posso dirlo con cognizione. Complimenti
RispondiEliminaMamma mia che bontà .... non puoi farmi questi post a tradimento, senno quando mai la inizio la dieta?
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