L'attuale “sanguinaccio”
può solo riprodurre la consistenza e gli aromi di quello originale,
quando del maiale non si buttava via nulla e l'abbondanza di
ingredienti ed aromi, che poco si conciliano con la cucina povera,
era giustificata dalla necessità di camuffare il sapore forte
dell'ingrediente principale.
Non sempre le tradizioni
vanno preservate, soprattutto se sono pericolose e, quindi, vietate.
Qualche volta è meglio
lasciarle andare, che restino nei libri di storia della cucina, di
antropologia, nelle vecchie fotografie, nei ricordi di qualche
ingordo crapulone che non va tanto per il sottile ….
soprattutto quando il è
sostituto sicuramente più buono e meno problematico dell'originale!
½ litro di latte
125 g. di acqua
200 g. di cioccolato
fondente
75 g. di cacao (1
pacchetto)
50 g. di zucchero
50 g. di amido di mais (
o, se di vuole una crema ancora più densa, fecola di patate)
1 bustina di vanillina
1 cucchiaio di pinoli
eventuale cedro candito
per la decorazione
pinoli
Sciogliere l'amido in un
bicchiere di latte. Tenere da parte. In una capiente pentola
amalgamare con la frusta a mano il cacao con il latte a filo (il ½
litro meno un bicchiere) continuando ad aggiungere il latte
lentamente, sempre mescolando, facendo attenzione a che non si
formino grumi.
Unire il bicchiere di
latte nel quale è stato sciolto l'amido, l'acqua, lo zucchero e la
vanillina, continuando a mescolare. Spezzettare grossolanamente il
cioccolato ed aggiungerlo al composto. Trasferire sul fuoco. Quando
il cioccolato sarà sciolto unire i pinoli, cuocere a fuoco medio,
sempre mescolando, per almeno ½ ora o, comunque, finché la crema
non si sarà addensata.
Trasferire il
“sanguinaccio” in una grande ciotola o in più ciotoline
monoporzione (in questa forma si trova di solito nelle pasticcerie).
Decorare con pinoli.
Servire accompagnando con
le classiche chiacchiere.
Al termine della cottura,
se piace, è possibile aggiungere del cedro candito tagliato a
cubetti.
Il “ sanguinaccio”
non è troppo dolce. L'eventuale aggiunta del cedro candito serve ad
accentuare il contrasto dolce – amaro ma non è indispensabile dal
momento che la crema si serve di solito accompagnata con le
chiacchiere che sono dolci.
La quantità di zucchero
può essere aumentata senza problemi fino a 100 g. se si desidera una
crema più dolce.
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