È
il sugo per eccellenza, almeno in casa mia, il primo piatto che nonna
riservava solo ai giorni di festa e che, ancora oggi, prepariamo
sempre a Natale e a Pasqua.
Non
sarebbe festa altrimenti!!!!
La
lunga cottura, unita alla varietà delle carni e dei tagli
utilizzati, affina ed esalta la corposità del ragù, il cui sapore
maturo si sposa perfettamente con la nota aromatica dei pinoli,
avvolgendo la soda consistenza dei fusilli in un incontro maestoso
che da tutto il senso della solennità della festa.
Scusate
il tono celebrativo, il piatto merita!!!!
1 litro e
1/2 di passata di pomodoro
500 g. di
coperta di costato di manzo
aglio e
prezzemolo tritati, pinoli, pecorino, sale e pepe (per le braciole)
250 g. di
coperta di costato di manzo a grossi pezzi
4 costine di
maiale
2 pezzi di
salsiccia
1 gallinella
di maiale
una manciata
di pinoli
1 cipolla
sale
olio
extravergine di oliva
500 g. di
fusilli di Gragnano artigianali secchi
parmigiano grattugiato per servire
Preparare le
braciole:
Aprire (o
molto meglio farsi aprire dal macellaio) la coperta di costato per
ricavarne delle braciole.
Sistemare al
centro di ciascuna braciola del prezzemolo tritato, qualche
pezzettino di aglio, qualche pinolo, del pecorino a cubetti, sale e
pepe (se piace, noi non lo facciamo, qualche acino di uvetta).
Arrotolare
le braciole e chiuderle con gli spiedini.
In una
capiente pentola far appassire in qualche giro di olio la cipolla
tagliata a fette sottili, unire le braciole, le costine, la
salsiccia, la gallinella e la coperta tagliata a pezzi. Rosolare bene
la carne facendo attenzione a non bruciare la cipolla. Unire la
passata di pomodoro e la manciata di pinoli, salare, cuocere a fuoco
basso, coperto, per due - tre ore.
Al termine,
sistemare la carne in un altro tegame in modo da poterla scaldare al
momento, lasciare solo il sugo nella pentola.
Cuocere in
abbondante acqua salata i fusilli, scolarli, unirli al sugo,
mescolare bene.
ciao Anisja!!!come stai? come sono andate le feste?
RispondiEliminache buono questo piatto....ottimo!
un bacione e buona serata simona:)
Ciao Anisja, che ragù delizioso....mi sembra di sentirne il profumino!!!!!
RispondiEliminaChe buono Anisja, mi ricorda tanto il ragù che faceva mia nonna!!!
RispondiEliminaTi assicuro che mi sembra di sentirne il profumo!!!!!
Un mega abbraccio e buona serata
Carmen
Ciao Anisja, buon anno. Hai ragione questo è proprio un piatto delle feste. A presto!
RispondiEliminaBel piatto ma scusa l'ignoranza non so che parte sia la gallinella di maiale ma ho scoperto che è la parte bassa della coscia del maiale, chissà come la chiamano a Trieste ^____^, e la coperta ....è il taglio del costato, se chiedo coperta mi guardano di brutto... ahahaha e meno male che c'è internet....purtroppo ogni regione e città nomina le parti in modo diverso e alle volte si ha necessità della ..traduzione. Squisito questo ragù ricordo che ne parlava mia suocero napoletano doc. Buona giornata e buona befana.
RispondiEliminaOttimo il tuo ragù delle feste, un piatto speciale molto appetitoso!
RispondiEliminaUn caro saluto
Gabry
Que delícia pra começar ano novo!
RispondiEliminaDá pra sentir o cheiro!
Abraços e boa semana!
VitorNani/Hang Gliding Paradise
Ciao Ani, grazie per gli auguri e per questo magnifico ragù, ci vediamo domani in Giappone? Spero di sì, bacioni
RispondiEliminaIl tono celebrativo è doveroso per questo meraviglioso ragù che sa di tradizione, di famiglia e di calore.
RispondiEliminaUn abbraccio,
Ileana