Il
classico piatto povero, pasta e pomodoro, insaporiti solo con del
formaggio (pecorino, non il più nobile parmigiano) e tanti aromi,
nella sapiente interpretazione di Francesca si trasforma in una
succulenta pietanza capace di allettare l'anima ancora prima che il
palato: un piatto della memoria. A prescindere dall'influenza che
può aver avuto sugli astanti il racconto della ricetta, questa pasta
è proprio buona, ottimo il mix di sapori ed aromi, sorprendente la
croccantezza della crosta che mi ricorda quella dell'inarrivabile
pasta al forno di mia nonna.
Pasta
alla tiella (per 4 persone)
300
g. di pennette o sedanini (o mezzanelli da spezzare in 4 parti)
1
Kg. di pomodori da pelare (io congelo in estate)
100
g. di pecorino grattugiato (anche più secondo i gusti)
200
g. di mollica di pane raffermo (le dosi si regolano poi ad occhio)
sale
origano
basilico
aglio
(secondo i gusti va bene anche un pezzettino purché non lo si
ometta)
Pelare
i pomodori (in inverno utilizzare i pomodori pelati e scolarli bene),
eliminare i semi e la parte fibrosa centrale. Tritare i pomodori,
lasciando, poi, il tagliere leggermente inclinato per eliminare
l'acqua di vegetazione (o, meglio passarli nel passaverdure).
Condire
i pomodori con sale, origano, molto basilico, ¾ del formaggio
grattugiato, olio e aglio (tritato sottile sottile).
A
parte portare abbondante acqua ad ebollizione, salare, far cuocere la
pasta per 2 minuti giusto per farla leggermente ammorbidire.
Intanto
sbriciolare la mollica del pane e farla tostare i padella.
Scolare
la pasta e versarla nel sugo, amalgamare. Unire una parte della
mollica, qualche manciata, alla pasta.
A
parte mescolare la restante mollica tostata, il basilico tritato
sottilmentee il rimanente formaggio grattugiato.
In
una teglia bassa (tipo teglia da pastiera) leggermente unta d'olio
versare la pasta, ricoprire il mix di pane tostato aromatizzato,
irrorare con olio.
Infornare
in forno statico a 200°. La pasta è pronta quando si forma la
caratteristica crosticina.
una fetta
Nessuno
spavento è proprio così: croccante sopra, croccante sotto non
troppo spessa.
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