Fra
una settimana è Natale, la Cuochina ci invita a fare Natale insieme
allestendo un menù comune con le nostre ricette preferite.
Era
parecchio che ci pensavo ... prossimo anno devo fare i susamielli …
prossimo anno ….. e prossimo ancora …. :-) ci voleva la Cuochina
per farmi decidere.
I
susamielli sono dolci antichi, frutto dell'inventiva delle suore
cuciniere, le cui origini si perdono appunto nelle cucine dei
monasteri, nella grande tradizione della pasticceria conventuale
napoletana.
Le
cucine dei conventi sono state infatti per secoli, almeno tra il il
cinquecento e l'ottocento, le migliori e più grandi pasticcerie
napoletane.
II
conventi, operando di fatto in regine di concorrenza, si
specializzarno nella produzione e vendita di prelibati pasticcini che
divennero una delle loro principali fonti di reddito oltreché di
vanto. Le ricette, segretamente custodite, garantivano l'esclusiva
della produzione tant'è che spesso al dolce era dato il nome del
convento.
Non
è però questo il caso dei susamielli che pare si chiamassero così
per la presenza sulla superfice di semi di sesamo, i sesamielli,
forse il ricordo di una qualche derivazione araba pervenuta attaverso
i contatti, la circolazione di ricette, frequente e comune nei
monasteri del Regno di Napoli, con la cucina siciliana.
La
forte presenza del miele unita alla decisa aromatizzazione, la
struttura del dolce, nonché la tecnica di preparazione, testimonia la
l'estrema risalenza della ricetta, sicuramente conosciuta, diffusa e
praticata molto prima del 1500.
E'
del 1509 infatti una prammatica
del
Regno di Napoli che cita i susamelli
inseme a maccarune,
ceppole
(zeppole),
vermicelli,
taralli,
prodotti di consumo comune per la popolazione napoletana attestandone
quindi la radicazione nei costumi alimentari di Napoli.
Indovinate
un po' chi si è laureata con una tesi proprio sulle prime
consolidazioni prammaticali del '500 :-)
I
susamielli hanno una consistenza particolare, quasi gommosa,
'nghiummuso,
come
si dice dalle mie parti, ed infatti il termine
susamiello
è anche utilizzato per indicare qualcosa di pesante, fastidioso da
sopportare, in effetti ci vuole un po' per masticarlo :-)
È
un dolce che si impara ad apprezzare col tempo, con l'età, forse
diventando antichi pure noi :-)
I
miei più sinceri auguri di un sereno Natale
200
g di farina,
200
g di miele
80
g di zucchero,
100
g di mandorle sbucciate
100
g di scorzette di arancia e mandarino candite
la
scorza grattugiata di due mandarini
1
pizzico di pisto (un
mix di cannella, pepe bianco, chiodi di garofano e noce moscata in
polvere)
5
g di ammoniaca per dolci
Tritare
le mandorle e i canditi separatamente.
Sulla
spianatoia mescolare farina, zucchero, mandorle, canditi, pisto,
scorza grattugiata e ammoniaca, formare una fontana. Sciogliere il
miele, versarlo bollente nel mezzo della fontana. Mescolare prima con
un cucchiaio di legno, poi impastare con l'aiuto di una spatola
quindi, quando l'impasto si è un po' raffreddato, a mano. Dividere
la pasta in tanti pezzi da circa 65 g, formare dei bastoncini
piuttosto spessi, foggiarli ad esse, allinearli su una teglia
protetta da carta forno, sistemare tre mandorle come decorazione,
spennellare con acqua.
Infornare
in forno statico a 180° per circa 15 minuti.
Attenzione
come potete vedere scuriscono facilmente.
Lasciare
riposare qualche giorno.
La ricetta è presa da La cucina della Campania di Anna e Piero Serra
La prammatica citata si trova qui
Buona domenica cara Anisja!
RispondiEliminaChe delizioso profumino che c'è in cucina..
ma son tutte leccornie per me, la Cuochina??
Non so che dire, solo ringraziare tutti
per la magia dell'amicizia che ogni anno regala i suoi frutti.
Quanta felicità, spensieratezza e complicità
nella nostra, piccola, meravigliosa, virtuale realtà!
Grazie, sinceramente vi auguro di cuore,
un sereno Natale impregnato d'amore!
E l'anno nuovo ci ritrovi, sempre qui, in allegra compagnia,
con tanta, tanta salute, fortuna, benessere e così via..
Buon Natale!! Buon Anno!
Un abbraccio grande
la Vostra Cuochina,
Anna e Ornella
Buonissimi e profumatissimi, fanno coppia con i rococò.
RispondiEliminaChe belli i tuoi susamielli, saranno squisiti, auguri a te e famiglia!!!
Devono essere molto buoni complimenti e grazie.
RispondiEliminaBuone Feste anche a te e Famiglia. Bacioni
Ma che belli e che buoni che devono essere :)
RispondiEliminaUn bacio e Buone Feste!
Quante meraviglie le suorine dei monasteri ci hanno insegnato. Questi non li ho mai assaggiati ma ti sono venuti benissimo sono molto invitanti. Brava Anna
RispondiEliminaDolcetti preziosi dunque e tanto buoni! Un abbraccio e tanti cari auguri, Ani, ti voglio bene :)
RispondiEliminaOgni volta che passo da te scopro una cosa nuova! Questi susamielli proprio non li conoscevo, sanno proprio di natale, immagino che siano profumatissimi e se sono un po' gommosi, come hai detto tu.. allora a me piacciono di sicuro, adoro i biscotti con quella consistenza. Un abbraccio e mille auguri!!
RispondiEliminaDevono essere ottimi questi dolcetti, non li conoscevo!! Auguri di un sereno Natale!
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