Quando
Cristina del blog Poveri ma Belli e Buoni, vincitrice della rotolante
sfida dei rolls di MTC 66 ha svelato l'arcano qui è partita la ola.
Non
per un'ipotetica vincita, improbabile come quella a totocalcio, per
una che non gioca :-), e temuta come una sciagura, ma per le infinite
possibilità che mi si aprivano.
C'era
da cucinare un'intera enciclopedia. Poi sono del sud, qui pasta e
mare si sposano, litigano e fanno pace tutti i giorni.
Troppa
la scelta e indecisione, da lumachina che sono mi sono ridotta
all'ultimo giorno con due ricette pensate soprattutto per piacere ai
commensali creando piacevoli sensazioni degustative.
Questa
di oggi è una semplice pasta con i frutti di mare dove però la
pasta non è pasta ma fregula sarda, con i problemi che può dare la
mantecatura con un formato così piccolo e nello stesso tempo il
gusto forte, deciso della semola tostata che quando piace, piace
proprio.
Ho
utilizzato il datterino giallo che attribuisce al piatto una lieve
colorazione gialla, come nella ricetta sarda che prevede lo
zafferano, e una fresca nota acidula che va a bilanciare il sapore
bruciato della semola.
Quest'estate
l'ho preparata tante volte, se l'ho rifatta un motivo ci sarà,
volevo condividere l'effetto WOW :-)
Con
questo post partecipo ad alla sfida n° 67 di MTChallenge, la pasta
col pesce.
Per
2 persone
140
g di fregula
250
g di frutti di mare (erano in prevalenza telline)
80
g. di datterini gialli (circa 12)
1
spicchio d'aglio
olio
extravergine di oliva
mirto
La
fregula con i frutti di mare si cucina in un altro modo, è spiegato
nel Calendario.
Io
però avevo un condimento caldo, dovevo mantecare, così ho
modificato un po' la procedura. Del resto sono un'apprendista,
sperimento, imparo e chiedo venia :-)
I
frutti di mare vanno prima “spurgati” tenendoli in acqua
leggermente salata per qualche ora quindi sciacquati bene.
Fare
aprire i frutti di mare a fuoco vivace, coperto, in una padella nella
quale oltre ai frutti avrete unito mezzo bicchierino d'acqua.
Togliere
dal fuoco.
Raffreddare.
Sgusciare
i frutti di mare tenendone da parte alcuni col guscio, mettere da
parte.
Raccogliere
e filtrare l'acqua di cottura, mettere parte.
In
una capiente padella soffriggere aglio e olio, unire i pomodorini
precedentemente lavati e tagliati a spicchi, salare leggermente,
aromatizzare con qualche foglia di mirto.
Quando
i pomodorini sono quasi cotti unire i frutti di mare e la loro acqua.
Continuare la cottura ancora per qualche minuto. Il sugo deve essere
denso ma piuttosto fluido.
Nel
frattempo cuocere in abbondante acqua salata la fregula, scolare a
cottura mantenendola piuttosto soda.
Unire
la fregula al sugo, mantecandola a fuoco vivace. Regolare di sale.
Non
è stato necessario aggiungere l'acqua di cottura della fregula che
avevo tenuto da parte.
Decorare
con mirto e servire.
Molto interessante questa ricetta con la fregola, io l'ho sempre mangiata solo in minestra.
RispondiEliminache bontà questa fregula! mi fai venire voglia di prepararla!
RispondiEliminabuona la fregola, non riesco più a trovarla al supermercato coop ed esselunga, proverò al conad! brava!
RispondiEliminaHo giusto della fregola sarda da consumare e questi abbinamenti mi ispirano da matti ^_^
RispondiElimina"c'era da cucinare un'enciclopedia..." :-) e sei andata a pescare un formato molto particolare ma è vero che la fregula si presta alla risottatura e quindi perché non farla asciutta. E' un formato curioso e divertente, infatti ci hai giocato e il risultato è piacevolissimo.
RispondiEliminaGrazie per la partecipazione