Che
Settimana questa del Cibo da Strada, abbiamo visto meraviglie, spunti
per incursioni culinarie ed itinerari gastronomici, e quanto ci
sarebbe ancora da dire e da assaggiare …
Oggi
il Calendario celebra le crocchette e i suppli, filante, corposo,
succulento comfort food prêt-à-porter.
E
io di che posso parlarvi se non di street food campano per
eccellenza, i crocchè di patate.
Noi
in verità li chiamiamo panzarotti con una chiara allusione alla
forma, morbida e panciuta, che già prelude all'assaggio, bisogna
concentrarsi, fare mente locale, per ricordare l'altro loro nome anch'esso rigorosamente napoletano ma meno evocativo, crocchè.
I
crocchè derivano probabilmente dalle croquette francesi, fritture a
base di besciamella, radicalmente diverse dai nosti filanti, caldi e
accoglienti festeggiati. Arrivate a Napoli, forse con i monsù
francesi, le croquette ne sono uscite trasformate. Certo, la maestria
dei cuochi francesi, il saper fare, però il calore partenopeo, la
ricchezza della tradizione culinaria napoletana, l'abbondanza di
ingredienti prelibati e stimolanti hanno fatto il resto, come per i
sartù, le briosce, i cattò, il ragù, l'ascendenza francese resta
un ricordo limitato alla denominazione, la sostanza è tutta
napoletana!
Con
questo post partecipo alla Giornata Nazionale dei
Supplì e delle Crocchette del Calendario del Cibo Italiano AIFB. Nell'articolo della
nostra ambasciatrice Antonella Vergari tanto altro ancora su crocchette e supplì e
bellissime ricette.
1 kg di patate a pasta gialla
2 uova
100 g. di parmigiano
grattugiato
sale
pepe
200 g. di mozzarella
asciugata in frigo per un giorno
pangrattato
olio di arachidi per
friggere
Lessare le
patate in abbondante acqua salata, scolarle, lasciarle intiepidire,
sbucciarle e passarle con lo schiacciapatate.
Sistemare la
purea ottenuta in una capiente ciotola, unire le uova, il parmigiano,
il sale ed il pepe. Impastare bene a lungo e con forza. Ne risulterà
un impasto piuttosto sodo.
Tagliare la
mozzarella a bastoncini.
Prendere una
cucchiaiata di impasto, inserirvi il bastoncino di mozzarella,
formare dei cilindri da cui assolutamente non deve fuoriuscire la
mozzarella, passarli nel pangrattato in modo da impanarli
uniformemente.
Sistemare i
panzarotti in un vassoio e trasferirli in frigo coperti da uno
strofinaccio (non la pellicola) per almeno una notte, devono
asciugare.
Friggerli
in abbondante olio a temperatura, caldo ma non troppo perché il
panzarotti devono cuocersi bene anche all'interno, girandoli perché
si dorino in maniera uniforme.
Servire
caldi, con la mozzarella filante … attenzione scottano :-)
Freddi se
restano, ma non è stato il nostro caso, sono buoni lo stesso :-)
Per il post mi sono documentata qui:
https://it.wikipedia.org/wiki/Crocch%C3%A8
https://fr.wikipedia.org/wiki/Croquette
Bellissima ricetta! Grazie mille per il tuo contributo :)
RispondiEliminawow che bontà!!!! :P
RispondiEliminaAhora en unos momento me voy a cenar que pena no tener tus exquisitas!! croquetas por que estan para chuparse los dedos
RispondiEliminaUn beso
Hanno un aspetto troppo goloso :-P
RispondiEliminaStupende le tue crocchette e che bellissime fotografie. Brava!
RispondiEliminaAnna sai che non sapevo a Napoli svenissero chiamati panzarotti? ancora una contaminazione dei monsù francesi che la cucina partenopea ha saputo tramandare al meglio. A vederli sembrano proprio golosi questi tuoi crocchè, brava! Un abbraccio
RispondiEliminaQuanto mi piacciono queste crocchette, sono sfiziosissime!!!
RispondiEliminacon questa prelibatezza i miei cuccioli farebbero festa, grazie per la ricetta. Baci Sabry
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