La volevo
proprio cosi, semplice semplice, bianca, essenziale, la mia torta di
compleanno in tempi che poco sanno di festa.
Chiusa in
casa con gli occhi chiusi, i pugni stretti a trattenere idealmente il
fiato, verra presto aprile … aprile verrà.
Mentre la
preparavo pensavo a Petronilla quando in tempo di guerra insegnava a
cucinare col niente come se fosse normale, regalando alle sue
lettrici, con quella cucina tanto scarna, mancante, momenti di
stranita normalita, di evasione dalla devastazione.
Pensavo poi
al ciambellone col quale festeggiò la fine della guerra …
Gran
festa oggi in casa mia! Tutti quanti finalmente riuniti! Bando dunque
ad ogni saggia economia pur di allestire un pranzetto sopraffino!
Senza tanto sospirare aprirò ben largo il borsellino, e intaccherò
le riposte intoccabili riserve. Impasterò poi tagliatelle; suderò
sui fornelli, porrò in ghiaccio due bottiglie che in cantina
attendevano questa gran giornata: preparerò anche la mia famosa
ciambellona e sulla tavola stenderò persino la tovaglia ricamata.
Grande allegria! la guerra è finita!
Pensavo a
noi che siamo, qui, chiusi in casa e pieni di tutto, ma senza
lievito di birra :-), tra smart working, chat, telefono e videoconferenze che ci
riconfortiamo col cibo.
E ci
facciamo compagnia, cuciniamo insieme tra noi, con chef e pasticceri che ci fanno compagnia come mai avremmo immaginato.
Quanto è
vero che la distanza unisce e l'umanità si cerca e vuole stare
insieme, e questa volta il virtuale è reale.
Condividiamo
piatti come davvero mai avremmo pensato, messi li, con foto veloci,
improvvisate, ciascuno mostra la sua la realta, il cuore della sua
cucina, oltre le luci, il trendy e l'effetto wow.
Ne usciremo
diversi, sicuramente diversi.
Questa volta dobbiamo confrontarci con noi, esplorare il perimetro del nostro essere, fuori dal mondo e soli con noi stessi.
Dopo il buio di questa chiusura forzata alla vita i nostri occhi si apriranno nuovi su un mondo che necessariamente sarà nuovo, ci aspetterà una luminosa, calda, primavera, e saremo nuovi.
Questa volta dobbiamo confrontarci con noi, esplorare il perimetro del nostro essere, fuori dal mondo e soli con noi stessi.
Dopo il buio di questa chiusura forzata alla vita i nostri occhi si apriranno nuovi su un mondo che necessariamente sarà nuovo, ci aspetterà una luminosa, calda, primavera, e saremo nuovi.
Malgrado
cucini tantissimo, questa volta non avevo proprio voglia di cucinare.
Ma i
complenni si festeggiano sempre, il mio l'altro ieri e quello del
nostro Club del 27 oggi. Sentivo la necessità di esprimere
l'essenzialità della rinascita con un dolce che esprimesse augurio e
speranza.
Mi è
piaciuto riprendere il tema dell'aprile, del risveglio, del ritorno
alla luce con cui affrontai due anni fa la mia prima copertina di
MAGaboutFOOD cristallizzando, tra l'altro, in quegli scatti, anche
snodi di vita reale, importanti.
Tutto questo, pensieri, accadimenti, ricordi, sensazioni, emozioni si sono fusi nel dolce e nella
rappresentazione che ne ho voluto dare.
Il dolce
aprile verrà presto, ora restiamo chiusi accoccolati a rigenerarci,
presto ci apriremo alla luce.
Aprile
verrà.
Il dolce è
semplicemente la base di una Victoria sponge cake che abbiamo realizzato tempo fa per il Club del 27 che ora ripropongo per il suo (e il mio) compleanno. Non ci ho messo panna,
marmellata, frutta, non mi andava, non c'era, non è il momento.
Questo è il
momento dell'essenza.
Victoria
sponge cake
Ingredienti
per 6 persone
4 uova
Burro (pari
peso uova)
Zucchero
(pari peso uova)
Farina io 50% farina di riso, 50% fecola di patate (pari
peso uova)
8 g. di
lievito
Zucchero al
velo per decorare
Preriscaldateil
forno a 180°.
Sbattetelo
zucchero e il burro fino ad ottenere un composto cremoso e morbido.
Sbattete le uova a parte e poi aggiungetele al composto di burro e
zucchero un poco per volta per non fare impazzire la crema.
Nel caso
cominciasse a dividersi aggiungete un po’ di farina. Setacciate
farina e lievito e incorporate all’impasto a mano con a spatola.
Sistemate il
composto in una teglia imburrata ed infarinata dal diametro di 24 –
26 cm e cuocete in forno già a temperatura per circa 25- 30 minuti.
Come sempre
la prova stecchino :-)
Lasciate
raffreddare e completate con una spolverata di zucchero a velo.
Io dovevo
festeggiare un compleanno, l'ho rivestita con una semplice glassa
all'acqua aromatizzata con una parte di succo di limone.
Più
semplice di così.
Bibliografia
citata nel mio articolo sul Calendario del Cibo Italano
https://www.calendariodelciboitaliano.it/2017/05/11/petronilla-approfondimento/
Si, passerà tutto e festeggeremo la fine di questo brutto periodo con un dolce buono e semplice come il tuo. Come fece Petronilla. A me cucinare sta aiutando molto. Un bascetto
RispondiEliminaAnna, questo posto é emozionante, commuovente. Grazie per queste parole vere. Un abbraccio
RispondiEliminaGrazie, Biagio, un abbraccio 🤗
EliminaGrazie per le tue parole, mi hanno rincuorato.
RispondiEliminaFinirà il tutto, finirà e lo spero, dopodichè me ne andrò in giro ad abbracciare e ridere. Non sai quanto mi manca ridere....
Ottima scelta questa torta e servita in purezza è semplicemente favolosa.
Un abbraccio forte
Ci sarà una pioggia di abbracci!!!!
EliminaUn abbraccio forte forte
Con il Victoria sponge cake ho festeggiato il compleanno del club lo scorso anno. Brava ottima scelta!
RispondiEliminaEro tentata anche io di farla, e questa versione semplificata mi piace tanto. Complimenti :-)
RispondiEliminaNon amo i dolci, ma le tue foto mi fanno sbavare! Ma quanto sei brava?
RispondiEliminaGrazie Annalaura, un abbraccio, speriamo di vederci presto
EliminaDeve essere buonissima con quella glassa al profumo di limone, bravissima! Un abbraccio.
RispondiEliminaCiao Anisja, molto commovente quello che hai scritto. Ti faccio gli auguri un po' in ritardo, anche io ho fatto il compleanno qualche giorno fa e come te ho scleto una torta semplice: pan di spagna con una crema di ricotta e miele. Adoro il cioccolato, ma .. non avevo l'umore giusto. A presto
RispondiEliminaAuguri, a te buon compleanno, un abbraccio
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