Signori, l'allegra
brigata dell'Abbecedario è ritornata, si riprende a viaggiare,
questa volta in giro nel menù dagli aperitivi ai digestivi come in
un ristorante virtuale ma reale perché a casa nostra tutte queste
portate le cucineremo per davvero.
Iniziamo con
l'aperitivo.
A me piace il
mojito, in verità ci ho litigato qualche mese fa quando ne
ordinai uno in un bar tra i più frequentati dal pubblico giovanile
del mio paese.
Chiacchieravo
piacevolmente e non mi resi conto di quanto tempo ci mettessero per
prepararlo, e che ci vuole? si fa in due minuti. Poi ho ricordato che i
ragazzi dietro banco parlavano tra di loro e consultavano un libro.
Insomma il mojito
più strong che abbia mai bevuto, sempre che fosse mojito
:-)
Li forse servivano
solo spritz, i mojito non li sapevano fare :-)
dovettero seguire chissà che ricetta, ecco, avevano sbagliato libro!
I libri di ricette
sono importanti, bisogna sceglierli affidabili altrimenti si rischia.
Per
andare sul sicuro ho preso Il Carnacina un maître
d'esperienza, chi meglio di lui ci può spiegare come fare un
cocktail
come si deve?
Il
mojito
no,
negli anni '60 – '70 non si faceva, o meglio c'era il suo antenato,
chiamiamolo old
mojito,
il cuban.
Sobrio,
essenziale e solido come Il Carnacina
Con
questo post partecipo alla prima tappa del Menù Libero.
Shaker,
ghiaccio. 1 cucchiaio di zucchero, 20% succo di limone, 80% rum
Bacardi (negli anni '60 – '70 old
Bacardi, quello ambrato). Scorza di limone.
Essenziale
anche la ricetta come vedete :-)
Mi hai fatto venire troppa voglia :-P
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