Quest'anno per chiudere
in bellezza le festività natalizie ho preparato il mio dolce
preferito.
Per la verità gli
struffoli si iniziano a preparare per l'Immacolata, ma io, per una
serie di vicende che non sto a raccontare, non ultima la necessità
di avere un intero pomeriggio a disposizione, non ho potuto
provvedere prima della befana.
Come per la pastiera
anche la ricetta degli struffoli cambia di famiglia in famiglia, c'è
chi li ama piccoli e croccanti, chi, invece, più morbidi, chi unisce
all'impasto dell'alcool (puro o sotto forma di liquore), chi
preferisce usare il lievito chimico, chi il liquore lo aggiunge al
miele.
Le opzioni sono tante,
dipende dai gusti, per carità, si può cucinare e mangiare di tutto,
purché piaccia, ma lo struffolo gnocco mollicoso giallino pallido
spacciato come la summa dell'arte culinaria proprio no! Per me lo
struffolo deve essere piccolo e croccante.
Ecco il motivo del
pomeriggio (o più) a disposizione, per gli struffoli, infatti, non
ci sono alchimie particolari: la quantità di uova e alcool
nell'impasto (io ho usato l'anice, ma può essere utilizzato anche un
liquore agli agrumi) ma, soprattutto, la pazienza
nel tagliarli piccoli piccoli, fa si che in frittura si gonfino
diventando croccanti e leggeri. Assolutamente bandito il lievito
chimico. Quest'anno, seguendo il consiglio di una mia amica, ho
unito all'impasto una puntina di cucchiaino (davvero poco poco) di
ammoniaca che ha reso gli struffoli ancora più leggeri e croccanti.
La
ricetta è presa da “La cucina napoletana” di J. C. Francesconi,
e realizzata con poche variazioni, l'ammoniaca è una mia aggiunta.
4
uova
1
piccola noce di burro (circa 30 g.)
1
cucchiaio di alcool (io ho usato l'anice)
1
cucchiaio di zucchero
1
pizzico di sale
1
la scorza grattugiata di un limone
la
puntina di un cucchiaino da caffè di ammoniaca (poco, poco)
olio
di semi per friggere
per
completare
miele
diavolini
(piccoli confettini colorati)
Nel
Kenwood, frusta K, vel. 2 impastare gli ingredienti fino ad ottenere
un composto morbido ma compatto e lavorabile. Far riposare coperto
per almeno un'ora. Trasferire l'impasto su una spianatoia leggermente
infarinata, ricavarne dei pezzi. Allungarli sul piano prendendo un
pezzo di pasta alla volta e rotolandola sotto le dita formando
bastoncini sottili,che andranno tagliati a pezzettini piccoli
(attenzione: gli struffoli vanno adagiati, in un solo strato, su un
vassoio spolverato di farina e, man mano, spolverati con (poca)
farina altrimenti rischiano d'incollarsi tra di loro).
Friggere
in una capiente pentola (deve essere a bordi alti) in abbondante olio
ben caldo pochi struffoli alla volta. Trasferire man mano la frittura
su carta assorbente e armarsi di santa pazienza e schiumarola per le
ultime fritture!
Riscaldare
in una capiente casseruola circa 200 g. di miele (unendo, se piace,
qualche cucchiaio di anice, non è indispensabile, io lo ometto, ma
ad es. mia nonna lo faceva), non deve cuocere, appena sarà fluido
unire gli struffoli, mescolare delicatamente, al termine unire i
diavolini, togliere subito dal fuoco altrimenti i confettini possono
stingere. Versare gli struffoli su un piatto da portata cercando di
dare al dolce una forma piramidale (o altra adeguata al vassoio, come
nel mio caso) spolverare con altri diavolini.
Ciao, non li ho mai assaggiati, ma devono essere buonissimi!! Un abbraccione tanti cari auguri di buone feste anche a te !!
RispondiEliminaAllora devi assolutamente provarli !!!! gli struffoli sono il dolce natalizio più buono che c'è, almeno per me :-)
RispondiElimina