mercoledì 16 ottobre 2019

Schiacciata all'uva per la giornata mondiale del pane 2019


Chissà se è l'età, le troppe lune, ma è un periodo che sono in vena di ricordi.
Ricordo piccole cose del passato, gli inizi della mia frequentazione come lettrice di queste meravigliose cucine virtuali che si aprivano ai miei occhi come angoli di paradiso culinario forieri di prelibate ricette.
Le padrone di casa, che ora in parte ho conosciuto personalmente, come maestre dispensatrici di manicaretti invitanti e deliziosi.
Le mie maestre, quante cose ho imparato seguendo i blog di Alessandra, di Cinzia, di Giuliana, di Marble, di Paoletta, e di tante altre amiche reali e virtuali, quante ricette ho conoosciuto, sperimentato ed assaggiato. Quanto imparato.
Ora sono ad un strano punto della mia esperienza culinaria, cucino bene quasi di tutto, ho affinato le mie capacità degustative imparando a selezionare e a valutare, ormai di default, tecnicamente ho acquisito competenza, fotograficamente pure, insomma, quasi sempre 😊
Ma dopo tutto questo cucinare, vagare alla ricerca della ricetta perfetta non ho capito se mi piace cucinare oppure semplicemente mangiare o fotografare.
Sicuramente cucino con piacere per chi amo, e so che il gusto di una pietanza dipende quasi esclusivamente dalla persona con cui la condividi, il resto è molto sfumato.
Quando iniziai a vagabondare in rete incontrai, virtualmente, quasi subito Cinzia e Marble, da loro ho imparato tanto sulla gestione dei lievitati.
Sul blog di Cinzia conobbi il WBD, mi sembrava tanto lontano, quei lievitati invitanti, poderosi, bellissimi.
Poi ho iniziato a parteciparvi, per me è una consuetudine ed un impegno aggiungere ogni anno un mio lievitato al grande cesto dei pani del mondo raccolto da Zorra che ormai da quattordici anni promuove quest'evento culinario tra i blogger.
Come pane ho scelto la schiacciata all'uva di Marble, che ho rifatto modificando le dosi di lievito di birra, un pizzico e una lunga maturazione vanno più che bene, volevo riprovarci, la prima versione non mi riusci bene .... del resto parliamo di ricette e sperimentazioni, del mio ritorno alle origini.
Bisogna tornare alle origini per comprendere e comprendersi.

La ricetta è trascritta dal blog di Marble con la sola variante del lievito di birra

400 gr farina bianca (solo manitoba o metà e metà)
200 gr circa di zucchero
1 pizzico di lievito di birra 2g
olio d'oliva
sale
acqua q.b.
1 kg di uva nera "da schiacciata" (io ho usato uva nera senza semi)
a piacere semi di anice o rosmarino

Procedere facendo un impasto con la farina, il sale, 4 cucchiai d'olio, 4 cucchiai di zucchero e il dado di lievito sciolto in acqua tiepida.
L'impasto risulterà tipo pasta di pane, infatti in passato era fatta proprio con l'impasto di pane senza zucchero.
Far lievitare fino al raddoppio.
Pendere 2/3 circa dell'impasto e tirarlo in una sfoglia sottile.
Foderare con questa prima sfoglia una teglia quadrata unta d'olio (se viene usata la cartaforno, ungere comunque, è tipico della ricetta) lasciando dei bordi di pasta alti.
Mettere sopra circa 700 g di acini d'uva , zuccherare con due o tre cucchiai di zucchero e dare anche un giro d'olio.
Tirare poi una sfoglia anche con l'altra pasta e ricoprire l'uva, ripiegare i lembi della sfoglia sottostante sopra la nuova sfoglia.
L'ultimo strato poi sarà con l'uva rimasta, un'altra spolverizzata di zucchero e di nuovo olio.
A piacere cospargere di semi di anice
Se si decide di usare del rosmarino, si può far insaporire dei rametti di rosmarino nell'olio che si userà nell'impasto e per ungere la schiacciata poi aggiungere delle foglioline sopra ma, se piace, anche dentro magari tritato
Infornare a 180° per un'ora circa.

World Bread Day 2019 - Einladung / Invitation