martedì 27 maggio 2014

Minestra (cercata e ….) trovata


Un tempo la verdura si cercava cioè si cucinava quello che si trovava, ciò che offrivano i campi secondo la stagionalità, …. da qui la denominazione di minestra trovata.
La ricetta è antichissima ... un cibo di altri tempi …. da cuocere sul focolare lentamente, girando e rigirando, tra un racconto e l'altro …
Tarassaco, borragine, cicorietta, portulacca, finocchietto selvatico, qualche cimetta di ortica e … tante altre erbe di cui non so il nome e che purtroppo non riesco a distinguere, così mi sono affidata a mia mamma e mia zia che, rispolverando i ricordi della loro infanzia, si sono messe alla ricerca ….
Ecco il nostro raccolto, principalmente tarassaco e finocchietto selvatico, questo abbiamo trovato e questo ho cucinato ...


Ovviamente se non si hanno a disposizione erbette di campo, o campi di provata affidabilità, è possibile ugualmente preparare questo piatto utilizzando dei broccoli rapa lessati e strizzati.
Immergiamoci nel passato e … buon appetito
Con questo post partecipo al Weekend Herb Blogging, creato da KalynKitchen, organizzato da Cook (almost) Anitything At Least Once e curato per l'edizione italiana da Briggishome che questa settimana è ospitato da La Cucina di Cristina.

una ciotolina di erbette lessate in acqua salata e ben strizzate
una ciotolina di fagioli lessi
2 biscotti di grano duro (o integrali) di Agerola
qualche cucchiao di sugna
aglio
peperoncino


In una capiente padella dal fondo spesso sciogliere la sugna (volendo un piatto più leggero olio e sugna, più pesante, proprio invernale, sugna e cicoli) a fuoco medio, unire l'aglio e il peperoncino a pezzetti e lasciarli soffiggere lentamente, aggiugere le erbette, lasciandole insaporire dolcemente nella sugna, quindi i fagioli lessi con un po' del loro sughetto di cottura e continuare la cottura a fuoco basso coperto per circa 20 minuti. Nel frattempo bagnare leggermente i biscotti. Dopo una decina di minuti di riposo si saranno gonfiati e ammorbiditi così da poterli ridurre in grosse briciole, attenzione non devono ammollarsi troppo. Eliminare l'aglio, unire i biscotti, salare, 

 continuare la cottura a fuoco basso coperto per almeno mezz'ora, 


girando di tanto in tanto.


Al termine la minestra risulterà dorata e dolcemente rosolata.


giovedì 22 maggio 2014

Galactobureko


Questo mese con l'abbecedario culinario europeo siamo in Grecia, culla della civiltà e … della cucina …. tra moussakà, pita, tzatziki, kourambiédes, melomakárona, baklavá, spanakopita, rizo
galo e …. tanto altro …. c'è davvero l'imbarazzo della scelta!!!!
Pur non essendo mai stata in Grecia, la Grecia è spesso presente nella mia cucina, mi affascina l'irresistibile mix mediterrano - orientale che, in particolare, si ritrova nei dolci cosi delicatamente speziati, aromatici, umidi e succulenti ….
Complice il miracoloso ritrovamento, negli scaffali del banco frigo del mio solito supermercato, di alcune confezioni di pasta fillo eccomi pronta a preparare una seducente delizia greca: il galactobureco.
L'assaggio è spettacolare, un sorprendente incontro di sapori e consistenze che rende il dolce davvero unico: la croccante pasta fillo, intrisa di sciroppo agrumato, si fonde, contrastando, nella la scioglievolezza della morbida crema di semolino, paradisiaco!!!!
Con questo post partecipo Abbecedario Culinario della Comunità Europea che, per la Grecia, è ospitato dal blog Le tenere dolcezze di Resy.

2 confezioni di pasta fillo
75 g. di semolino
1 litro di latte
2 tuorli
1 cucchiaio di burro
100 g. di zucchero
1 baccello di vaniglia
la scorza di ½ limone
la scorza di ½ arancia
burro fuso per pennellare

per lo sciroppo
250 g. di acqua
200 g. di zucchero
½ scorza di limone
½ scorza di arancia
1 cucchiaio di succo di limone

Portare ad ebollizione 800 g. di latte con le scorze di arancia e limone.
Nel restante latte tiepido sciogliere il semolino.
Quando il latte bolle unire il semolino sciolto e aromatizzare con il baccello di vaniglia diviso longitudinalmente.
Lasciare in infusione per qualche minuto, poi eliminare le scorze degli agrumi e il baccello (ovviamente il baccello andrà sciacquato e lasciato asciugare per poi essere riutilizzato) e unire lo zucchero.
Far bollire la crema per 8 – 10 minuti.
Allontanare dal calore, unire il burro e i tuorli mescolando velocemente a mano, con la frusta. Amalgamare bene tutto continuando a mescolare.
Rivestire uno stampo foderato con carta da forno con 5 – 6 fogli di pasta fillo pennellati con un po' di burro fuso e versare la crema.
Ribattere la pasta al centro e coprire con altri 5 fogli di pasta fillo tagliati a filo dello stampo.
Cuocere in forno statico già a temperatura a 200° per 20 minuti. La pasta fillo dovrà risultare ben dorata.
Nel frattempo preparare lo sciroppo portando ad ebollizione l'acqua, lo zucchero e la scorza degli agrumi.Cuocere per 10 minuti quindi allontanare dal fuoco e unire un cucchiaio di succo di limone. Eliminare le scorzette (io ne ho tenuto un po' da parte per la decorazione).
Incidere la superficie della torta con dei tagli formando tanti quadrati o rombi, quindi versare lo sciroppo caldo sulla torta caldissima.
Lasciare che lo sciroppo venga assorbito dal dolce.
Servire tiepida o fredda

La ricetta è tratta da “I dolci più buoni del mondo” Mantovani – Peli.



Ecco i link ad altre dolcezze greche presenti sul mio bolg



 
 

venerdì 16 maggio 2014

Risotto con asparagi selvatici e gamberetti


Al termine di una settimana banalmente convulsa finalmente riesco a dedicarmi un po' al blog.
Stasera vi propongo un risotto con asparagi selvatici e gamberetti, una versione, liberamente tratta, continuando l'operazione nostalgia dello scorso post, niente di meno che da un vecchio manuale di cucina di Lisa Biondi.
Ormai siamo in piena stagione di asparagi, ho visto questo risotto in giro su molti blog e mi sono decisa a provarlo, anzi, precisamente, il mio piccolino, Alessandro, mi ha chiesto di preparargli esattamente quel piatto che aveva visto sbirciando il video seduto sulle mie ginocchia …. è cosi che di solito sto a computer, tra un compito e l'altro con il cucciolino che sovraintende le operazioni :-)
Con questo post partecipo al Weekend Herb Blogging, creato da KalynKitchen, organizzato da Cook (almost) Anitything At Least Once e curato per l'edizione italiana da Briggishome che questa settimana è ospitato da Un'Arbanella di Basilico.


350 g. di riso carnaroli
1 mazzetto di asparagi selvatici
300 g. di gamberetti
½ cipollotto
1 spicchio di aglio
olio EVO
50 g. di burro
1 litro di brodo vegetale

Tagliare gli asparagi a rondelle tenendo le punte da parte.
Saltare le punte di asparago in padella nel burro per 5 minuti. Mettere da parte.
Pulire e sgusciare i gamberetti.
In una capiente pentola fare rosolare in qualche giro di olio l'aglio e il cipollotto tritato finemente. Appena si colorano, eliminare l'aglio e unire le rondelle di asparagi continuando la cottura a fuoco medio, coperto, per circa 5 minuti, aggiungere il riso e lasciarlo tostare. Irrorare il riso con un bicchiere di vino bianco, quando il vino sarà evaporato, unire il brodo un mestolo alla volta lasciando cuocere il risotto a fuoco medio fino girando di tanto in tanto per evitare che si attacchi.
Quasi alla fine incorporare i gamberetti, mescolare e continuare la cottura, al termine unire le punte di asparagi e il prezzemolo tritato, mescolare, regolare di sale. Servire subito.

domenica 11 maggio 2014

Il primo dolce non si scorda mai: Torta classica Pane degli Angeli

Non ricordo esattamente il primo dolce che ho preparato, di mio ho una memoria non proprimente elefantiaca, a questo bisogna aggiungere che gli anni passano e i ricordi si attenuano ….
Ricordo nitidamente, però, la delusione di quando, a sette anni, avevo chiesto alla Befana un libro di cucina ….. fantasticando di risotti, stracotti, lepri e trote …. mi ritrovai, la fatidica mattina del 6 gennaio, un libro di cucina si, ma per bambini, ricette senza cottura, … niente di più lontano dalla cucina reale che sognavo :-)
Poi c'e stato il dolceforno, altra delusione, scaldava ma non cuoceva... ovviamente inutile ricercare le ricette di quegli intrugli immangiabili, poi c'è stato il frullino a mano, ve lo ricordate? …. e con quello i primi tenativi di dolci …
La mia prima torta deve essere stata sicuramente una torta classica Pane degli Angeli perchè, da piccola, era il mio dolce preferito.
A quanti compleanni, feste in casa, merende ci ha accompagnato e ancora mantiene quell'inconfondibile sapore di buono, una bontà che viene dalla semplicità.
Questo è il dolce con cui voglio idealmente festeggiare il compleanno del blog di Ileana che ha avuto la bellissima idea di farci ricordare le prime ricette che abbiamo preparato.
Mi è piaciuto coinvolgere mio figlio Angelo, 11 anni, nel recupero dei miei ricordi.
Ormai è da tempo che mio ometto mi aiuta in cucina, gli piace cucinare … da chi avrà preso ….. :-)
Questa è la sua prima ricetta “tutta da solo”.
È venuta bene, che ne dite? È il mio regalo per la festa della mamma!!!!
L'abbiamo gustata oggi a merenda, tra un boccone e l'altro ha esclamato “che soddisfazione, però”, quasi un passaggio di testimone …
Con questo post partecipiamo al contest di Ileana del blog Cucina perGioco IL PRIMO DOLCE NON SI SCORDA MAI augurando buon compleanno al suo blog.

250 g. di fecola di patate
100 g. di farina per dolci
100 g. di burro morbido
150 g. di zucchero (il nostro è già vanigliato)
3 uova
1 pizzichino di sale
1 bustina di lievito chimico per dolci

zucchero a velo per decorare

Nel kenwood, frusta k, velocità 4, montare a crema il burro con lo zucchero, sempre impastando, aggiungere una per volta le uova intere. Abbassare la velocità a 2 e unire gradualmente la farina e la fecola setacciate con il lievito. Aumentare la velocità a 4 e continuare ad impastare per qualche minuto. Versare l'impasto in uno stampo di circa 24 cm di diametro ben imburrato, livellare. Cuocere in forno statico già a temperatura a 180° per circa 45 minuti.
Sformare, lasciare raffreddare, cospargere di zucchero a velo.

martedì 6 maggio 2014

Quanti modi di fare e rifare: Mini quiche lorraine


Questo mese, rispondendo all'ìnvito della Cuochina, siamo ospiti della cucina di Dany del blog Profumo di Zenzero e Cannella per imparare a preparare un classico della cucina francese: la quiche lorraine.
Anche quest'incontro si è rivelato una vera sorpresa!!!
In anni di girovagare culinario mi sono tenuta sempre bene alla larga dalla cucina francese sul pregiudizio che fosse troppo elaborata o addirittura stucchevole, ….., così, …. credendo di realizzare una sofisticata quiche …. ho trovato uno sfizioso rusticino, saporito, equilibrato e gustoso che ha letteralmente spopolato !!!!
Il mio piccolino che ama il formaggio come i vampiri l'aglio :-) ne ha divorati sei !!!
Chapeau!!!!
Ovviamente li rifaremo …. certo che li rifaremo :-)

Per la ricetta ho seguito esattamente le indicazioni di Dany, realizzando però delle mini mini quiche, dei bocconcini francesi, quasi finger food :-)

 pasta

200 g. di farina

90 g. di burro freddo

70-80 g. di acqua fredda

5 g. di sale


Nel kenwood, frusta K, velocità 2, impastare la farina con il burro e il sale fino ad ottenere uno sbriciolato sabbioso, aggiungere l'acqua (la quantità di acqua dipende dall'umidità della farina, nel mio caso ce ne sono voluti 80 g.) continuando ad impastare per pochi secondi, giusto il tempo di compattare il tutto. Avvolgere l'impasto con la pellicola per alimenti e trasferirlo in frigo per almeno 2 ore.


ripieno

100 ml di panna liquida

1 uovo

50 g. di fontina a pezzettini

qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato

100 gr. di pancetta affumicata

sale

pepe


Mescolare la panna con l'uovo, il sale e il pepe, unire la fontina, la pancetta e il parmigiano. Si otterrà un composto piuttosto consistente.
Spianare la pasta brisée ad un altezza di 3-4 mm. Foderare le formine con la pasta, bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, riempire con il ripieno creare un bordino arrotolando la pasta rimasta libera, cuocere a 180°, in forno statico già a temperatura, per circa 20 minuti, e, comunque fino a doratura del ripieno.
 

Al prossimo mese da Lucia con i tortelli di San Giovanni