domenica 27 settembre 2015

Arroz con cilantro y limon e pinchos de camaron per l'abbecedario culinario mondiale


 Eccoci ad un nuovo appuntamento con l'abbecedario culinario mondiale, l'allegra comitiva di fornelli itineranti è già da un po' in Ecuador alla scoperta di una cucina coloratissima, aromatica e, insospettabilmente, almeno per me, ricca e golosa.
Quante ricette, tutte coinvolgenti, intriganti e appetitose …. davvero l'imbarazzo della scelta dall'antipasto al dolce!
In tanta incertezza …. quasi perdevo la tappa :-)
Alla fine sono approdata anch'io in Ecuador con questo magnifico piatto unico, ideale per la stagione calda, completo e leggero, un tripudio di sapori, proprio difficile da dimenticare!
Con questo post partecipo all'abbecedario culinario mondiale che per l'Ecuador è ospitato dal blog Ricette di cultura.

Per il riso cotto
2 tazze di riso (io ho usato il ribe)
2 cucchiai di olio o burro
2 cucchiai di cipolle bianche tritate finemente
1 spicchio d'aglio,
2 ½ tazze di acqua, regolare sulla base di altitudine
Sale qb
Per il riso al coriandolo e lime:
6 tazze di riso cotto
1 mazzetto di coriandolo tritato
il succo di 1 o 2 lime (secondo i gusti)

In una pentola di medie dimensioni scaldare l'olio (o il burro) a fuoco medio – basso, aggiungere la cipolla tritata e l'aglio, lasciare cuocere per 2 – 3 minuti le cipolle dovranno essere trasparenti e morbide. Unire il riso crudo, mescolare fino a quando non sarà ben rivestito dall'olio quindi aggiungere l'acqua, salare e portare ad ebollizione, continuare la cottura a pentola scoperta. Quando l'acqua coprirà a malapena il riso, coprire con un coperchio e ridurre la temperatura.
Cuocere a fuoco lento per circa 20-25 minuti.
Il riso dovrà risultare completamente cotto, ma sodo e non appiccicoso.
Questo procedimento di cottura preserva la struttura e la consistenza del riso restituendolo straordinariamente sodo, quasi fosse “al dente”.
Lasciare raffreddare.
Mescolare il riso con il coriandolo e succo di lime, assaggiare e aggiustate di sale se necessario.

Pinchos de camaron
½ tazza di rum
1 kg. di gamberi
¼ di tazza di miele
1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato

Lavare e sgusciare i gamberi, sistemarli sugli spiedini.
Mescolare il rum con il miele e lo zenzero, versare sugli spiedini.
Lasciare marinare per una o due ore girando gli spiedini di tanto in tanto.
Grigliare.

Le ricette sono prese qui e qui

L'Abbecedario Culinario Mondiale!

giovedì 17 settembre 2015

Zucchetta ripiena (il sarchiapone di Atrani)





Quest'estate la zucchetta ha letteralmente spopolato nella mia cucina, buona, leggera, sana, si presta, forse anche per il gusto neutro che la contraddistingue, a innumerevoli preparazioni dalle più semplici alle più complesse.
La scorsa settimana ho presentato la zucchetta in versione light, come contorno, ora ammiriamola in altra veste, decisamente più heavy :-)
E non è finita qui ....

1 zucchetta bella grande (lunga)
500 g. di carna tritata (misto maiale e vaccino)
250 g. di pane raffermo ammollato e ben strizzato
250 g. di mozzarella asciutta ridotta a cubetti
100 g. tra parmigiano e pecorino grattugiati (circa)
1 uovo
basilico e prezzemolo tritati
1 aglio piccolo tritato
sale
olio evo per friggere
per la gratinatura
salsa di pomodoro
parmigiano grattugiato

Pelare la zucchetta col pelapatate, tagliarla a tronchetti, svuotarla dei semi lasciando intatto il cilindro. Portare ad ebollizione abbondante acqua, scottare i tronchetti qualche secondo, giusto il tempo della ripresa del bollore.
Scolare i tronchetti con l'aiuto di una schiumarola e sistemarli in piedi su un telo da cucina. Lasciare asciugare.
Nel frattempo preparare il ripieno impastando la carne con il pane, la mozzarella e le uova, salare moderatamente. Lavorare molto l'impasto per amalgamare bene gli ingredienti, unire il formaggio grattugiato, il basilico, il prezzemolo e l'aglio. Continuare ad impastare fino ad ottenere un composto uniforme, omogeneo e ben lavorato.
Salare leggermente l'interno dei tronchetti di zucchetta e riempirli con il ripieno compattando ben bene.
Friggere i tronchetti in padella in abbondante olio evo, a fuoco moderato coperto, prima le estremità per sigillarle poi i lati.
Trasferire i tronchetti su fogli di carta da cucina.
Sistemarli su una teglia cosparsa di salsa di pomodoro, coprirli di salsa di pomodoro (preparata facendo cuocere a fuoco basso, coperto, per circa mezz'ora passata di pomodoro, olio e sale) e parmigiano grattugiato
Cuocere in forno ventilato a 180° per circa 20 minuti, devono gratinare.
Servire tiepidi o freddi. 
Non è bellissima .... sempre sarchiapone è :-) .... ma è buonissima !

 

domenica 13 settembre 2015

Quanti modi di fare e rifare la torta ciosota


Dopo la pausa estiva riprende l'appuntamento con la cucina dei QUANTI, questo mese la Cuochina ci porta nella cucina di Terry alla scoperta della sua torta ciosota, un dolce decisamente particolare a base, tra l'altro, di radicchio di Chioggia.
In effetti il radicchio è un ingrediente piuttosto tostarello, difficile da immaginare in un dolce :-)
Il risultato, invece, è sorprendente, il gusto forte del radicchio si stempera, conferendo una gradevole nota aromatica al dolce dall'inaspettata consistenza, morbida, aera, quasi scioglievole …. insomma un'esperienza degustativa unica, imperdibile!
Grazie a Terry per la ricetta e alla Cuochina che c'è l'ha fatta conoscere!
Ed ecco i miei muffin di ciosota …. spariti in un solo boccone:-)


150 g. di burro
150 g. di zucchero vanigliato home made
5 uova
100 g. di farina 00
1 bustina di lievito
150 g. di carote grattugiate
200 g. di radicchio di Chioggia tritato finemente
150 g. di nocciole in farina
6 biscotti secchi

per guarnire
filetti di carota semi canditi realizzati come ho spiegato qui

Separare i tuorli dagli albumi. Montare gli albumi a neve ferma. Sbattere i tuorli con lo zucchero e il burro morbido fino ad ottenere il composto chiaro e cremoso. Unire la farina di nocciole, i biscotti sbriciolati, le carote, il radicchio e la farina miscelata con il lievito, mescolando bene ad ogni aggiunta con la spatola. Al termine incorporare al composto gli albumi montati, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Ripartire l'impasto negli stampini da muffin e infornare a 180° in forno statico già a temperatura per circa 20 minuti. Raffreddare, decorare con i filetti di carota semi canditi. 


Ci vediamo l'11 ottobre nella cucina di Maria Giovanna, cucineremo un appetitoso plitzrostl

image


LA NOSTRA CUOCHINA

mercoledì 9 settembre 2015

Zucchetta stufata

 
Per anni ho snobbato la zucchetta, non so perché la evitavo, poi .... un incontro casuale .... ed è stato amore a primo assaggio :-)
In effetti la zucchetta è un ortaggio che si deve saper cucinare altrimenti proprio non sa di niente :-) opportunamente preparata, però, si trasforma in un ineffabile ingrediente capace di concentrare ed esaltare sapori, aromi e condimenti.
Straordinaria la saggezza contadina, le nostre nonne sapevano come trarre il massimo da qualsiasi alimento!
Oggi ve ne presento una versione piccantina declinata in chiave quasi light, un ricco contorno estivo o, volendo, quasi un piatto unico.
Buon appetito!


1 zucchetta
2 – 3 fettine di guanciale tritate sottili
1 cipolla tritata
250 g. di pomodorini datterini
sale
olio
peperoncino
basilico
pecorino o parmigiano grattugiato per completare

Scottare in padella la cipolla tritata e il guanciale, unire i pomodorini ridotti a pezzetti e privati dei semi, salare leggermente i pomodori. Dopo qualche minuto aggiungere la zucchetta pelata, svuotata e tagliata a striscioline, mescolare, unire pepe nero e peperoncino e, dopo qualche minuto di cottura, quando la zucchetta inizierà ad ammorbidirsi, il basilico.
Cuocere a fuoco medio, coperto, per circa 20 minuti, aggiungendo eventualmente dell'acqua se il composto dovesse asciugarsi troppo. Al termine dovrà risultare asciutto ma umido.
Completare con pecorino o parmigiano grattugiato e basilico.

domenica 6 settembre 2015

Kaima gatoi bona per l'abbecedario culinario mondiale


Questo mese l'Abbecedario culinario mondiale ci porta a Papua Nuova Guinea invitandoci a conoscere, almeno virtualmente, la cultura culinaria della Papuasia e a confrontarci con abitudini, ingredienti, modalità di preparazione assolutamente sconosciute se non addirittura estranee alla nostra cultura.
Beh, immagino che tutte abbiamo digitato nei vari motori di ricerca le parole cucina, ricette, papuasia … e letto i risultati :-)
Si tratta di una cucina estremamente povera quanto ad alimenti, modalità di preparazione e tipologia di piatti.
In mancanza di agricoltura e di allevamento, che pare non facciano parte della cultura delle popolazioni locali, bisogna utilizzare quello che offre la natura, per fortuna rigogliosa, limitandosi a preparazioni e cotture semplici realizzate sul posto.
Tra le poche ricette trovate in rete, escludendo ingredienti introvabili o poco attraenti, modalità di preparazione impossibili, cruditè poco gradite ai miei commensali, ho trovato rifugio in un semplice contorno facilmente realizzabile anche alle nostre latitudini e, soprattutto, buonissimo.
Così ho portato nella mia cucina anche un pezzetto di Papuasia ….. credo proprio che ci resterà a lungo :-)
Con questo post partecipo all'Abbecedario culinario mondiale che per Papua Nuova Guinea è ospitato dalla trattoria più famosa del web la mitica MuVarA.

300 g. di arance
350 g. tra melanzane zucchine peperoni e cipolle
¼ di cucchiaino di peperoncino in polvere
¼ di cucchiaino di coriandolo macinato
olio
sale

Tagliare melanzane, zucchine e peperoni a bastoncini spessi circa 2 cm, tagliare la cipolla in otto pezzi. Sistemare le verdure in un capiente contenitore, aggiungere l'aglio, le erbe aromatiche, l'olio di oliva e il succo di arancia. Coprire con una pellicola trasparente e lasciare riposare per un'ora.
Preriscaldare la piastra si ghisa.
Scolare le verdure e sistemarle sulla piastra leggermente unta.
Cuocere 8 – 10 minuti girando di tanto in tanto finché le verdure non sono cotte e ben grigliate.
La ricetta è presa qui

L'Abbecedario Culinario Mondiale!

martedì 1 settembre 2015

Danubio bite per il BBD # 77

Il tema del BBD di questo mese sono i panini, buns, rolls, semplici o ripieni, dolci o salati, deliziosi, prelibati, bocconcini di pane.
L'associazione è immediata, necessitata … ed è subito danubio :-)
Ecco i miei bite di danubio, gustiamoli insieme ….
Favorite :-)
Con questo post partecipo al BBD # 77 che è ospitato dal blog from-snuggs-kitchen.


Pan brioche delle sorelle Simili

per il lievitino
150 g. di farina di forza
90 g. di acqua
10 g. di lievito di birra (anche meno se si sa aspettare)

per l'impasto
350 g. di farina manitoba
50 g. di acqua
100 g. di burro morbido
30 g. di zucchero
10 g. di sale
2 uova

ripieno
150 – 200 g. di prosciutto cotto a dadini
150 – 200 g. di fontina a dadini

Sciogliere il lievito di birra in acqua tiepida, coprire il contenitore con pellicola per alimenti, lasciare riposare per 10 minuti. Versare il liquido nella ciotola del kenwood direttamente sulla farina, impastare inizialmente a velocità 1, poi a velocità 2 per 5 minuti. Formare un panetto. Porre a lievitare al caldo (d'estate a temperatura ambiente, d'inverno forno con la lucetta accesa) per 40 – 45 minuti fino a quando il suo volume non sarà raddoppiato. Al termine riprendere il panetto e trasferirlo nella ciotola dell'impastatore, unire la farina, lo zucchero e le uova, una alla volta, impastando prima a velocità minima poi aumentando gradualmente la velocità, aggiungere il sale ed infine il burro poco alla volta. Impastare a velocità 2 per 15 minuti, poi a vel. 3 per 3 minuti. Al termine l'impasto deve risultare incordato, cioè staccato dalle pareti dell'impastatore e arrotolato alla sua frusta.
Trasferire l'impasto in una ciotola unta di burro, coprirla con pellicola anch'essa unta di burro. Lasciare lievitare per circa 1 ora e mezzo al caldo. Al termine staccare un pezzettino di impasto allargarlo con le mani cercando di mantenere uno spessore uniforme, sistemare al centro il ripieno, chiudere unendo i margini, arrotolare.
Per i bites sistemare le palline in stampini monoporzione.
Per il danubio sistemare le palline l'una vicina all'altra in una teglia rotonda coperta di carta da forno. Lievitare coperto (pellicola unta di burro) per circa un'ora, devono raddoppiare. Spennellare delicatamente la parte superiore delle brioche con uovo battuto con un pizzico di sale, cuocere in forno statico già a temperatura a 200° per circa 20 minuti per i bite, 30 – 40 minuti per il danubio, avendo cura di ruotare la teglia a metà cottura. Sfornare, sformare appena possibile, raffreddare protetto in carta da panetteria.