lunedì 15 gennaio 2018

Sandwich di gattò


Questa è una non ricetta, lo vedete è intuitiva …
Ma vi è mai avanzato il gattò?
Premetto che lo amo caldo, caldissimo, da sempre, da quando piccolissima sostavo davanti al forno di nonna, impaziente, ma quando è pronto? ancora? uffa!
Poi appena sfornato ne pretendevo una porzione, fa attenzione scotta, mi mettevano a freddare il piatto sulla finestra ed io, sotto, in attesa, pregustavo il momento.
Bei tempi … sapori indescrivibili …
Forse neppure erano tanto belli i tempi :-) il bello è negli occhi di chi guarda, nell'animo di chi ricorda …
Insomma tutto questo per dire che il gattò non lo servo mai a fette, semmai a cucchiaiate sfidando con cuore intrepido migliaia di gradi Fahrenheit :-)
Caldo caldo è più buono, ha un altro sapore, l'impasto etereo e vellutato si fonde con la morbidezza avvolgente della mozzarella in una coccola degustativa unica.
Freddo non mi piaceva.
Se avanzava, e qualcosa avanzava sempre considerate le quantità industriali lavorate, nonna aveva trovato l'escamotage di friggerlo in padella che poi ho affinato, da porca buongustaia che sono, aggiungendo altra provola o mozzarella, chissà perché avanzavano sempre gli angoli :-)

Volete cimentarvi? sul Calendario del Cibo Italiano trovate la ricetta del gattò

 
Mi raccomando, olio di gomito diceva nonna, impastate bene, fatene una doppia dose come la qui presente che ieri ne ha fritto l'ultima fetta dopo aver dispensato gattò al parentado e gongelato una monoporzione abbondante, non dimenticate di infiocchettare bene la superficie non come ho dimenticato io, e fatene avanzare qualche fettina ….
Giorno dopo friggete in padella, da entrambi i lati, le singole fette dallo spessore di 3 – 4 cm poi accoppiatele con una fetta di provola o mozzarella … reloaded gattò :-)



Con questo post partecipo con i miei ricordi di bambina alla Giornata Nazionale del Gattò di Patate del Calendario del Cibo Italiano.

http://www.calendariodelciboitaliano.it/

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