No,
niente paura non è un alien redivivo sbarcato nella mia cucina e
prontamente cucinato con patate, si tratta di una tipica
preparazione culinaria della Dalmazia che mi ha molto incuriosito
soprattutto per i commenti estasiati che ho trovato in rete.
La
peka più che una ricetta è una modalità di cottura, rudimentale ma
efficace, che conferisce alla carne una straordinaria morbidezza e
aromaticità lasciandola umida e arrostita allo stesso tempo.
Per
cucinare una vera peka ci vuole un camino con braci sapientemente
gestite e stabilizzate su una specifica temperatura e, ovviamente, il
coperchio in metallo, la peka, che funge da forno, pentola e grill,
in mancanza, come suggerito qui, esiste un valido succedaneo col
quale portare le atmosfere del piatto anche nelle nostre case.
Non
sempre ciò che è bello è anche buono ed è vero anche il contrario
:-)
Con
questo post partecipo all'Abbecedario culinario mondiale che per la
Croazia è ospitato dal blog Ricette e vignette.
1
polpo medio (il mio pesava 650 g.)
650
g. di patate
½
bicchiere di vino
1
cipolla media
1
spicchio d'aglio
olio
evo
sale
pepe
prezzemolo
rosmarino
santoreggia
Lavare
e pelare le patate, tagliare a tocchetti.
Pulire
il polpo e cuocerlo in abbondante acqua bollente salata per 18
minuti.
Trasferire
il polpo in una capiente teglia tonda, unire le patate, l'aglio
intero, la cipolla affettata sottilmente, gli aromi, il sale, il
pepe, completare con qualche giro di olio.
Coprire
la teglia con carta alluminio e sigillare con un coperchio da forno
dello stesso diametro della teglia. Cuocere in forno ventilato a 180°
per 30 minuti, quindi, girare il polpo, versare il vino e cuocere per
altri 25 minuti. Bruttino ma squisito :-)
beh non sarà bellissimo, ma lo mangerei subito!
RispondiEliminaIo invece lo trovo bellissimo, e questo tipo di cottura proprio non lo conoscevo, ma è assolutamente da provare soprattutto col polpo che raramente mi viene morbido! grazie mille !
RispondiEliminaQUANTO MI PIACE, ADORO IL POLPO!!!!BACI SABRY
RispondiElimina..a me non sembra nemmeno brutto, anzi è un piatto che mi sto mangiando con gli occhi :-P Curiosa questa tecnica di cottura, da provare :-)
RispondiEliminaGrazie dell'ottimo spunto e felice we <3
Si conosco il piatto d'altra parte vivo a Trieste e quindi la Croazia e Costa Dalmata non è lontana. Mi figlia in estate con barca la costeggia sempre e va proprio alla ricerca di questo piatto. Ottima idea grazie e buona fine settimana.
RispondiEliminama che buono Anisja!bravissima!
RispondiEliminabacioni
simona
Un piatto che non conoscevo... da provare!
RispondiEliminaMolto interessante la cottura e poi mi sembra che il risultato sia garantito! Un bacione
RispondiElimina¡Hola!
RispondiEliminaQue buena pinta que tiene!, la verdad que es fácil de hacer y tiene que estar buenísimo.
Me apunto la receta :).
Por cierto, he seguido tu blog ya que es muy interesante, te invito también a que visites el mio y si te gusta que te quedes en el.
Un Beso!.
Altro che bruttino, a me sembra molto invitante! Adoro la cucina della Dalmazia!
RispondiEliminaL’angolo della casalinga, ricette veloci e facili
Non conoscevo la peka, grazie per l'informazione interessante.
RispondiEliminaIl polpo e la sua famiglia sono sempre un po' bruttini ma che bontà!!
Da provare.
Un bacio!
Ho fatto la ricetta dopo averla mangiata tante volte in Croazia, la mia variante è stata l'aggiunta di un peperone rosso sbucciato e l'uso di un tegame di terracotta, in forno a 210 statico x oltre 2 ore dopo averlo messo in pentola pressione x 10 min dal fischio, risultato? Atomico!!!!! da leccarsi le orecchie 3volte!!!
RispondiEliminaCiao, sono contenta ti sia piaciuto, proverò anch'io ad aggiungere i peperoni. Grazie😍
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