domenica 17 luglio 2016

I crocchè di patate per il Calendario del Cibo Italiano


Che Settimana questa del Cibo da Strada, abbiamo visto meraviglie, spunti per incursioni culinarie ed itinerari gastronomici, e quanto ci sarebbe ancora da dire e da assaggiare …
Oggi il Calendario celebra le crocchette e i suppli, filante, corposo, succulento comfort food prêt-à-porter.
E io di che posso parlarvi se non di street food campano per eccellenza, i crocchè di patate.
Noi in verità li chiamiamo panzarotti con una chiara allusione alla forma, morbida e panciuta, che già prelude all'assaggio, bisogna concentrarsi, fare mente locale, per ricordare l'altro loro nome anch'esso rigorosamente napoletano ma meno evocativo,  crocchè.
I crocchè derivano probabilmente dalle croquette francesi, fritture a base di besciamella, radicalmente diverse dai nosti filanti, caldi e accoglienti festeggiati. Arrivate a Napoli, forse con i monsù francesi, le croquette ne sono uscite trasformate. Certo, la maestria dei cuochi francesi, il saper fare, però il calore partenopeo, la ricchezza della tradizione culinaria napoletana, l'abbondanza di ingredienti prelibati e stimolanti hanno fatto il resto, come per i sartù, le briosce, i cattò, il ragù, l'ascendenza francese resta un ricordo limitato alla denominazione, la sostanza è tutta napoletana!
Con questo post partecipo alla Giornata Nazionale  dei Supplì e delle Crocchette  del Calendario del Cibo Italiano AIFB. Nell'articolo della nostra ambasciatrice Antonella Vergari tanto altro ancora su crocchette e supplì e bellissime ricette.


1 kg di patate a pasta gialla
2 uova
100 g. di parmigiano grattugiato
sale
pepe
200 g. di mozzarella asciugata in frigo per un giorno
pangrattato

olio di arachidi per friggere

Lessare le patate in abbondante acqua salata, scolarle, lasciarle intiepidire, sbucciarle e passarle con lo schiacciapatate.
Sistemare la purea ottenuta in una capiente ciotola, unire le uova, il parmigiano, il sale ed il pepe. Impastare bene a lungo e con forza. Ne risulterà un impasto piuttosto sodo.
Tagliare la mozzarella a bastoncini.
Prendere una cucchiaiata di impasto, inserirvi il bastoncino di mozzarella, formare dei cilindri da cui assolutamente non deve fuoriuscire la mozzarella, passarli nel pangrattato in modo da impanarli uniformemente.
Sistemare i panzarotti in un vassoio e trasferirli in frigo coperti da uno strofinaccio (non la pellicola) per almeno una notte, devono asciugare.
Friggerli in abbondante olio a temperatura, caldo ma non troppo perché il panzarotti devono cuocersi bene anche all'interno, girandoli perché si dorino in maniera uniforme.
Servire caldi, con la mozzarella filante … attenzione scottano :-)
Freddi se restano, ma non è stato il nostro caso, sono buoni lo stesso :-)



Per il post mi sono documentata qui:
https://it.wikipedia.org/wiki/Crocch%C3%A8
https://fr.wikipedia.org/wiki/Croquette

La ricetta è presa dal blog Ai Fornelli con la Celiachia.


 http://www.aifb.it/calendario-del-cibo/p

8 commenti:

  1. Bellissima ricetta! Grazie mille per il tuo contributo :)

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  2. Ahora en unos momento me voy a cenar que pena no tener tus exquisitas!! croquetas por que estan para chuparse los dedos
    Un beso

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  3. Stupende le tue crocchette e che bellissime fotografie. Brava!

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  4. Anna sai che non sapevo a Napoli svenissero chiamati panzarotti? ancora una contaminazione dei monsù francesi che la cucina partenopea ha saputo tramandare al meglio. A vederli sembrano proprio golosi questi tuoi crocchè, brava! Un abbraccio

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  5. Quanto mi piacciono queste crocchette, sono sfiziosissime!!!

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  6. con questa prelibatezza i miei cuccioli farebbero festa, grazie per la ricetta. Baci Sabry

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