Santo
Nicola a la Taverna ieva,
Era
vigilia e nun se commarava,
Disse
a lu Tavernaro n'avimmo niente?
E
l'ora è tarda e bulimo mangiane.
Lo
scammaro è una frittata senza uova di cui non si sente parlare quasi
più, antichissima e, come la maggior parte dei cibi poveri,
trionfale e prelibata.
Non
a caso nasce in convento.
Nei
monasteri napoletani si seguiva il precetto ma cucinava e bene anche
nei giorni di magro.
Secondo
la tradizione conventuale, infatti, erano esentati dall'astinenza
dalla carne durante la quaresima solo i malati che però dovevano consumare i tali pasti, non di magro, in camera, cammera,
da cui cammarare,
per non turbare i confratelli sani, tenuti ad osservare il precetto, ai
quali erano riservati cibi di magro, non da cammara,
scammarati.
Da
qui poi la definizione, nel Regno delle Due Sicilie, del periodo di
quaresima come giorni
di scammaro.
Che
poi il magro fosse più curato ed appetitoso è un'altra storia …
Ma
volete mettere questo scammaro con una bistecca!
Con
questo post partecipo alla Giornata Nazionale del Riciclo in Cucina
del Calendario del Cibo Italiano.
500 g di vermicelli
100 g di olive di
Gaeta
30 g di capperi
1 cucchiaio di
pinoli
1/2 cucchiaio di uva
passa
2 filetti di
acciughe sott'olio
olio extravergine di
oliva
aglio
prezzemolo
sale
In una padella piuttosto ampia con
l'olio d'oliva rosolare uno spicchio d'aglio, toglierlo, unire le
acciughe ed olive a pezzetti, i pinoli, i capperi e l'uvetta
sciacquati.
Cuocere i vermicelli
al dente, versarli nella padella, cospargere di prezzemolo tritato e
mescolare bene. Spianare col dorso di un cucchiaio i vermicelli nella
padella ed a fuoco medio rosolare la frittata prima da un lato e poi
dall'altro rigirandola con l'aiuto di un piatto. La frittata dovrà
essere sottile, morbida all'interno e croccante all'esterno.
La ricetta è tratta
con qualche modifica da
Maccheronea,
storia - aneddoti – ricette di Lejla Mancusi Sorrentino
Per la citazione qui
Fonti
http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/tradizionali/frittata-scammaro.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Frittata_di_scammaro
Non la conoscevo... assolutamente da provare! La pasta rimasta del giorno dopo io spesso la ripasso in forno arricchendola un po' oppure per star leggera la salto in padella. Ma questa è un'ottima alternativa. Segno la ricetta. Un saluto e buon epifania!
RispondiEliminaQuesta è una signora ricetta. La frittata di pasta è un must in casa mia, ma ripassare la pasta senza uova, arricchendola in maniera sapiente di sapori come sapevano fare questi monaci (ne sapevano una più del diavolo!), è davvero grandiosa. Quella crosticina croccante che si forma è più irresistibile dell'intero piatto!
RispondiEliminaDa provare assolutamente! Grazie per l'interessante storia.
Bacione. Pat
Grazie per la splendida ricetta, ma sopratutto per l'interessante storia dello SCAMMARO che non conoscevo.
RispondiEliminaChe piatto gustoso :-P Mi hai fatto venire l'acquolina :-P
RispondiEliminaSe ti va sarebbe un primo piatto perfetto x partecipare al nostro contest Al km0. Ti lascio il link e ti aspetto :-) http://ibiscottidellazia.blogspot.it/2017/12/torna-il-contest-al-km-0.html
MA resta insieme senza uova?
RispondiEliminaSi, si... bisogna compattare la parte superiore col dorso del cucchiaio premendo bene e aspettare che si formi la "scorzzetta" prima di girare.un bacione 😊
EliminaLa faceva mamma quando ero piccola, così semplicissima, solo spaghetti e formaggio, retaggio della nonna Adele. Un ricordo ...
RispondiEliminaDevo provarla anch'io😋
Elimina