La sfida dell'MTC è ritornata in versione smart e, parafrasando Eduardo “come
Dio comanda”.
Sono
arrivata alla seconda sfida quasi senza accorgermene, tramortita come
sono dal mio lavoro smart, che non ha nulla di smart se non
l'induzione alla velocizzazione dell'indole già smart della
sottoscritta che porta risultati ma strema.
Alla seconda
sfida smart a un certo punto ho realizzato che era bella tosta, mi
ritrovavo alla finalissima della summa delle conoscenze
culinaria, tecniche, ricette, e comprensione organolettica degli
ingredienti e io ancora col manuale di Nonna Papera in mano a
osservare ammirata delle cuoche portentose, le mie amiche dell'MTC🤗, a
trasformare ricette, per la maggior parte sconosciute a me, con
autorevolezza, competenza e scuola in piatti che dire straordinari è
poco.
E non ci
dormivo, già non amo il pollo, non ne mangio mai e ne cucino poco,
per i ragazzi, poi non ho molta fantasia soprattutto per gli
ingredienti che non gradisco molto.
“Allora
devo prendere una ricetta internazionale di pollo” … già qui
tabula rasa … “quindi trasformarla in modo che sembri la stessa
ma all'assaggio risulti diversa e buona o, al contrario, in modo che
sembri diversa ma all'assaggio restituisca lo stesso sapore”.
Dopo
giornate di elucubrazione sotterranea ero in dubbio tra pollo alla
provenzale da realizzare con aromi locali e american bbq inverso,
crocchette di patate senza uova con ripieno di pollo arrosto e
impanatura speziata al bbq, quando nella piazza virtuale che
frequento, ormai pochissimo, è apparsa questa ricetta.
Erano
diversi giorni che i ragazzi insistevano per l'asporto mentre io
tentennavo … così ho fatto il kebab ….
o almeno
sembra ...
Para kebab …
ma badaben, badaben, badaben …
“Mamma
buonissimo! ... ma avevo pagato il biglietto per un kebab invece …
però rifammelo”.
Almeno in
casa la prova è superata.
Poi ho
assaggiato.
Il pollo,
ottimo, cotto al mattone, ridotto a striscioline e condito con aromi
e verdure mediterranee con una punta accentuata dall'acido del
pomodoro giallo e dal limone.
L'involto,
una sorta di cialda piuttosto morbida e neutra accentua i sapori
del ripieno ma restituisce una consistenza inusitata.
Una sorta di
omaggio alle nostre mamme che di queste piadine leggermne più sode
ne preparavano negli anni'70. Ricordate, non si panificava di
domenica, almeno dalle mie parti, di pane preconfezionato guai a
parlarne, doveva essere un concentrato di additivi all'epoca, cosi
quando mancava il pane bisognava ingegnarsi ...
Ed ecco il
mio para kebab per l'MTC smart ovvero il turco napoletano con tutte
le implicazioni che sta alla vostra fantasia cogliere😊
ingredienti
per 4 “kebab”
4 cosce di
pollo
aglio
rosmarino
prezzemolo
sale
pepe
maionese
songino
datterini
rossi
datterini
gialli
aglio
prezzemolo
limone
per le
cialde
200 g di
farina
400 g di
acqua
sale
pepe
olio
Dissossate
le cosce di pollo allargandole a scaloppa, lasciate la pelle.
Condite il
pollo con sale, pepe, aglio e prezzemolo tritato e rosmarino, ungerlo
di olio.
Trasferite
in pollo in una capiente padella già oliata e ben calda a fuoco
vivace, schiacciatelo con un peso (va bene una pentola di diametro
leggermente inferiore molto pesante o adeguatamente appesantita).
Cuocete
circa 4 minuti per lato a fiamma vivace sempre mantenendo il peso.
Il pollo
dovrà risultare ben rosolato, croccante e schiacciato.
Mettere da
parte qualche minuto per raffreddarlo un pochino.
Nel
frattempo preparate le cialde.
Sistemate la
farina in una ciotola versate l'acqua poco alla volta mescolando con
una frusta in modo da non creare grumi. Unite sale, pepe e un filo di
olio, mescolate ancora.
Versate meno
d iun mestolo di composto in una padella, già calda e leggermente
unta di olio, distribuendolo uniformemente fino a coprirne il fondo,
girare la cialda quando sarà ben cotta nel lato inferiore e
rassodata superiormente. Completate la cottura dall'altro lato e
continuate fino ad esaurimento.
Tagliare il
pollo a striscioline sottili conditelo con l'insalata, i pomodori a
filetti, la maionese, l'aglio, il prezzemolo tritato, sale, e uno
spruzzo di limone, mescolate e copmletate col ripieno le cialde
formando un kebab.
Al posto
delle patatine una cosa che facevano sempre le nostre mamme, una
patata lessa pelata, schiacciata ancora calda e fritta nel sugo del
pollo da completare con sale e pepe.
Ecco qua un
turco napoletano, quello che ho difettato in tecnica e inventiva
spero di averlo reso in schiettezza.
Ad maiora
Da un po' mi
interesso di gluten free con l'obiettivo di semplificare e non
stressare(si) e soprattutto rendere i pasti piacevoli per tutti.
Nell'assaggiare
queste cialde mi sono resa conto che potevano essere ottime in
versione senza glutine.
Così le ho
rifatte utilizzando sia 100% di farina senza glutine il mix base
schar (non per fare nomi o marche ma perché è quello che si trova
al super e alla portata di tutte le tasche) e sono risultate ottime,
del resto la consistenza delle cialde, piutosto simile a crespelle,
rende facile questa associazione.
È
risultata una buona altrenativa al pane, gistosa e rapida che neppure
rafferma facilmente.
Qui le
vedete realizzate con un 70% di farina mix basico gluten free e un
30% di grano saraceno per chi ama un gusto rustico, ruvido, non
lineare.
Poi ho
pensato alle lagane e ci ho fatto un tortino e si sono deliziati
tutti.
Qui non badate alla foto ma alla sostanza, fatta velocemente prima di cena.
Poi le rifaccio e le metto in posa 😊
La ricetta del kebab napoletano è
del maestro Peppe Guida