Non
servono farine speciali o strane polverine per fare il pane, solo
fatica, attenzione ed amore, come per tutte le cose che importanti che meritano cura.
È
possibile fare in casa del pane genuino, buono ed appetitoso
con solo acqua, farina lievito e tanto amore.
Lo
facevano le nostre nonne, possiamo farlo anche noi!
Come
ogni anno Zorra ci invita a preparare un pane ed a condividerlo nel
grande cestino dei pani del Word Bread Day per ricordare quanto sia
semplice e divertente fare il pane in casa e quanto sia importante
perpetuare le nostre tradizioni.
Quest'anno
ho scelto di preparare un panino che all'occorrenza può diventare
anche un grosso pane, il biove delle sorelle simili.
Un
pane semplice a lievitazione diretta, con lievito di birra, che, già
nelle dosi indicate dalle mitiche sorelle, non si sente per nulla. È
possibile ridurre di molto, anche a 5 g, le dosi di lievito
aggiustando i tempi di lievitazione … vedrete che la pazienza sarà
ricompensata :-)
Un
pane davvero per tutti, cosa aspettate!
Il
pane è vita, è ricchezza, è prosperità, è amore, è un valore da
preservare e trasmettere ai nostri figli.
Celebriamolo
insieme!
Raccogliendo l'invito di Zorra con questo post partecipo al World Bread Day e aggiungo
il mio pane al cesto del WBD 2018 pieno pieno di pani da tutto il
mondo...
Per 4-6
persone
500 g di
farina 0
280 ml di
acqua
20 g di
strutto (o burro o olio extravergine di oliva)
20 g di
lievito di birra (anche 10 o 5)
10 g di
malto
8 g di sale
fino (un cucchiaino da tè colmo)
Attrezzatura:
Setaccio
Spianatoia
di legno
1 raschia a
trapezio
2 canovacci
puliti
2 supporti
per aiutare lo sviluppo dell’impasto verso l’alto al momento
della lievitazione
(vedere
procedimento – vanno bene anche 2 pacchi di zucchero o farina)
Setacciate
la farina e formate una fontana sulla spianatoia; fate una fossetta
su un lato e mettetevi il sale. sbriciolate il lievito di birra nel
centro.
Versate
l’acqua con delicatezza per non farla tracimare.
Raccogliete
un poco di farina dall’interno dell’anello della fontana e
cominciate a impastare, aggiungendo via via altra farina; unite il
sale, lo strutto e il malto, continuando a incorporare altra farina
fino a quando non avrete ottenuto una pastella
abbastanza
consistente,
quindi
coprite tutto con la farina della fontana.
Aiutandovi
con la raschia sollevate parte della pastella e premetela sulla cima
della montagnetta; proseguite in questo modo lungo tutto il perimetro
della fontana, in modo da fare assorbire l’acqua dalla farina.
Cominciate a
impastare con le mani e valutate se è il caso di aggiungere un altro
poco diacqua: dovrete ottenere un impasto morbido, ma non
appiccicoso. Lavorate e battete la pasta con forza sul piano di
lavoro per 8-10 minuti, infine formate una palla con l’impasto,
copritela a campana con una ciotola e fate riposare per 20 minuti.
Trascorso
questo tempo dividete l’impasto in due (ma anche 4 pezzi per
ottenere dei panini più piccoli), formate due filoni stretti e
stendeteli grossomodo
in un rettangolo, arrotolate strettamente ogni rettangolo dal lato
lungo ottenendo due salsicciotti lunghi circa 35 cm, stendeteli per
il lato lungo e arrotolateli formando due filoni stretti che
stenderete per il lato corto in rettangoli molto lunghi
(1,5-2 metri) e sottili (3-4 mm di spessore), larghi 6 o 7 cm.
A mano a
mano che stendete l’impasto, arrotolatelo come se fosse una garza:
otterrete
due grossi
rotoli.
Infarinate
abbondantemente un canovaccio pulitissimo. Appoggiate sul piano di
lavoro uno dei due
supporti – può essere un pacco di zucchero. Copritelo con un lembo
del canovaccio infarinato, che stenderete sul piano di lavoro dal
lato lungo. Adagiate sul canovaccio un rotolo di impasto, tenendo la
falda sotto e appoggiando la chiocciola contro il lato dove c’è il
supporto. Sollevate un lembo di tessuto dall’altra parte della
chiocciola creando un divisorio. Appoggiate la chiocciola del secondo
rotolo di pasta contro il divisorio di tessuto infarinato, sollevate
il canovaccio all’altezza della seconda chiocciola e appoggiateci
contro il secondo supporto. Questa disposizione consentirà di dare
all’impasto una spinta anche in verticale, in fase di lievitazione.
Coprite gli
impasti con l’altro canovaccio e fate lievitare, al riparo da
correnti d’aria, per 30-40 minuti.
Preriscaldate
il forno a 200 °C in modalità statica.
Prendete
delicatamente i rotoli di impasto e tagliateli a metà per il lungo
(la chiocciola dovrà risultare divisa a metà) aiutandovi con la
raschia o con un coltello a lama liscia.
Sistemate i
pani su una teglia con il taglio rivolto verso l’alto e incidetelo
ulteriormente con una lametta per 1 cm di profondità.
Infornate il
pane e fatelo cuocere per 25-30 minuti.
Estraetelo
dal forno e bussate con le nocche sul fondo: se suona vuoto è cotto,
altrimenti rimettetelo in forno, abbassate la temperatura di 10 °C e
rimettetelo in forno fino a cottura ultimata.
Fatelo
raffreddare su una gratella prima di servirlo.
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Una ricetta meravigliosa! Grazie per la tua partecipazione a WBD.
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