lunedì 7 gennaio 2013

Struffoli


Quest'anno per chiudere in bellezza le festività natalizie ho preparato il mio dolce preferito.
Per la verità gli struffoli si iniziano a preparare per l'Immacolata, ma io, per una serie di vicende che non sto a raccontare, non ultima la necessità di avere un intero pomeriggio a disposizione, non ho potuto provvedere prima della befana.
Come per la pastiera anche la ricetta degli struffoli cambia di famiglia in famiglia, c'è chi li ama piccoli e croccanti, chi, invece, più morbidi, chi unisce all'impasto dell'alcool (puro o sotto forma di liquore), chi preferisce usare il lievito chimico, chi il liquore lo aggiunge al miele.
Le opzioni sono tante, dipende dai gusti, per carità, si può cucinare e mangiare di tutto, purché piaccia, ma lo struffolo gnocco mollicoso giallino pallido spacciato come la summa dell'arte culinaria proprio no! Per me lo struffolo deve essere piccolo e croccante.
Ecco il motivo del pomeriggio (o più) a disposizione, per gli struffoli, infatti, non ci sono alchimie particolari: la quantità di uova e alcool nell'impasto (io ho usato l'anice, ma può essere utilizzato anche un liquore agli agrumi) ma, soprattutto, la pazienza nel tagliarli piccoli piccoli, fa si che in frittura si gonfino diventando croccanti e leggeri. Assolutamente bandito il lievito chimico. Quest'anno, seguendo il consiglio di una mia amica, ho unito all'impasto una puntina di cucchiaino (davvero poco poco) di ammoniaca che ha reso gli struffoli ancora più leggeri e croccanti.
La ricetta è presa da “La cucina napoletana” di J. C. Francesconi, e realizzata con poche variazioni, l'ammoniaca è una mia aggiunta.
 

400 g. di farina
4 uova
1 piccola noce di burro (circa 30 g.)
1 cucchiaio di alcool (io ho usato l'anice)
1 cucchiaio di zucchero
1 pizzico di sale
1 la scorza grattugiata di un limone
la puntina di un cucchiaino da caffè di ammoniaca (poco, poco)
olio di semi per friggere

per completare
miele
diavolini (piccoli confettini colorati)


Nel Kenwood, frusta K, vel. 2 impastare gli ingredienti fino ad ottenere un composto morbido ma compatto e lavorabile. Far riposare coperto per almeno un'ora. Trasferire l'impasto su una spianatoia leggermente infarinata, ricavarne dei pezzi. Allungarli sul piano prendendo un pezzo di pasta alla volta e rotolandola sotto le dita formando bastoncini sottili,che andranno tagliati a pezzettini piccoli (attenzione: gli struffoli vanno adagiati, in un solo strato, su un vassoio spolverato di farina e, man mano, spolverati con (poca) farina altrimenti rischiano d'incollarsi tra di loro).
Friggere in una capiente pentola (deve essere a bordi alti) in abbondante olio ben caldo pochi struffoli alla volta. Trasferire man mano la frittura su carta assorbente e armarsi di santa pazienza e schiumarola per le ultime fritture!
Riscaldare in una capiente casseruola circa 200 g. di miele (unendo, se piace, qualche cucchiaio di anice, non è indispensabile, io lo ometto, ma ad es. mia nonna lo faceva), non deve cuocere, appena sarà fluido unire gli struffoli, mescolare delicatamente, al termine unire i diavolini, togliere subito dal fuoco altrimenti i confettini possono stingere. Versare gli struffoli su un piatto da portata cercando di dare al dolce una forma piramidale (o altra adeguata al vassoio, come nel mio caso) spolverare con altri diavolini.

2 commenti:

  1. Ciao, non li ho mai assaggiati, ma devono essere buonissimi!! Un abbraccione tanti cari auguri di buone feste anche a te !!

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  2. Allora devi assolutamente provarli !!!! gli struffoli sono il dolce natalizio più buono che c'è, almeno per me :-)

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