Per
alcuni anni ho preparato, con discreto successo, il pandoro delle
sorelle Simili che è buono, ottimo, ma sentivo che qualcosa mancava,
.... metti la soddisfazione di realizzare un dolce dal niente,
partendo da un po' di farina impastata con acqua e miele che come per
magia vive, cresce e si rafforza.
Quest'anno
ho voluto provare un pandoro realizzato esclusivamente con lievito
madre.
Navigando
in rete ho letto moltissimo del pandoro di Papum, realizzandolo, poi,
ho compreso il perchè di tutti quei commenti entusiasti
Il
pandoro è eccezionale quanto a gusto, consitenza ed equilibrio dei
sapori.
È
andato a ruba, già mi chiedono di rifarlo!
La
ricetta è quella supercollaudata che si trova qui e che per
completezza riporto di seguito con il procedimento che, con
piccolissime varianti, ho seguito.
Le
dosi sono precisissime, attenzione ad usare solo uova medie.
Primo impasto
350 g. di farina (io ho
usato tutta manitoba)
2 tuorli di uova medie
4 uova intere medie
50 g. di burro a
temperatura ambiente
130 g. di zucchero
175 g. di lievito madre
rinfrescato e bene in forza
6g. di sale
acqua q. b. ( 50 g. circa
)
secondo impasto
40 g. di lievito madre
20 g. di acqua
Per la sfogliatura:
220 g. di burro
15 g. di miele
3 quadratini di
cioccolato bianco sciolto
Vaniglia
Nel Kenwood vel. 2,
frusta a gancio, impastare per cinque minuti il lievito madre con i
tuorli. Sempre impastando aggiungere le uova sbattute, la farina e lo
zucchero. Attendere che l'impasto s'incordi (15 minuti vel. 2, poi 3
minuti vel. 3). Quando l'impasto ha formato la palla, aggiungere il
burro a temperatura ambiente poco per volta e con l'ultimo burro il
sale. Quando il burro si è incorporato, e, quindi, l'impasto ha
ripreso la corda aggiungere poco per volta l’acqua. L'impasto deve
risultare liscio e ben legato.
Trasferire
l'impasto in un una ciotola unta di burro, coprire con pellicola
trasparente unta di burro. Fra lievitare a 28° (forno con lucetta
accesa) per circa 9 ore, una notte, (deve triplicare).
Intanto emulsionare
220 g. di burro a temperatura ambiente
con i semini di 2 stecche di vaniglia, 15g. di miele 3 quadratini di
cioccolato bianco sciolto.
Versare l'emulsione su un
foglio di pellicola, stendere brevemente, coprire con altra pellicola
formare un panetto rettangolare sottile ma non troppo. Porre in
frigo. Il mattino successivo prelevare il panetto dal frigo un paio
d'ore prima dell'uso (ho scelto di non sfogliare con il burro freddo
un impasto a temperatura ambiente perché ad un corso di pasticceria
proprio sulle brioches sfogliatemi è stato spiegato che per la
sfogliatura i due composti devono essere più o meno la stessa
temperatura)
Al termine della
lievitazione riprendere l'impasto aggiungere 40g. di lievito madre
sciolto in 20g. di acqua e riportare ad incordatura. Trasferire
l'impasto sul piano di lavoro e lasciare posare per 15 minuti. Al
termine allargare col matterello e fare i giri di pieghe, 3 pieghe a
tre senza pausa in frigo tra una piega e l'altra.
Formare
una palla e trasferire in uno stampo imburrato da un chilo. Far
lievitare l'impasto in luogo caldo (forno con la lucetta accesa) a
circa 28° coperto (io uso più fogli di pellicola sovrapposti in
modo da formare un foglio più consistente che imburro prima si
coprire lo stampo, ovviamente occorre controllare spesso ed alzare la
copertura quando l'impasto sta per raggiungere il bordo).
Quando
l'impasto raggiunge il bordo e forma una cupoletta si può infornare
(nel mio caso dopo circa 7 ore).
Cuocere
in forno statico preriscaldato a 160°
per 30 minuti, poi a 150° per altri 30 avendo cura di girare il
dolce a metà cottura.
Sformare appena
possibile.
Per la preparazione del
lievito madre ho usato la procedura dei bagnetti e rinfreschi
quotidiani con legatura che ho spiegato
qui. Trattandosi di pandoro e
non di panettone, ho proceduto con bagnetti, rinfreschi e legature
quotidiane per 5 giorni. Il sesto ho rinfrescato e legato (senza
bagnetto la prossima volta proverò con) per tre volte il lievito
madre lasciandolo ogni volta in luogo caldo (il solito forno con la
luce accesa) a lievitare per 4 ore. Al termine del terzo riposo ho
preparato il pandoro.
Una fetta
forse l'abbiamo tagliata troppo presto.