Un
piatto di pasta per nutrire il pianeta, questo è il tema della
Giornata Mondiale della Pasta che si celebra oggi in tutto il mondo.
La
pasta è una comune passione che unisce trasversalmente i continenti
ma nello stesso tempo rappresenta, nelle sue innumerevoli
sfaccettature, la base dell'alimentazione occidentale e orientale e
fondamento di culture gastronomiche molteplici, singolari e
differenti.
Quanta
strada dai noodles agli spaghetti, tutta da esplorare! … e
quanto è buona la pasta anche quando si impasticcia :-)
Il
Calendario del Cibo Italiano si unisce ai festeggiamenti mettendo in
vetrina le migliori specialità italiane.
Io
ho preparato la fregula con le arselle un tipico piatto della cucina
sarda per ricordare quanto la nostra cultura gastronomica si fonda
sull'ingegno e il saper fare.
La
fregula è semola, semola, acqua e sale come ricorda Alessandra sulnostro Calendario.
Una
semola però trasformata, sublimata, non solo dalla pazienza e dalla
sapiente manipolazione, una sorta di incocciamento comune alla
lavorazione della semola nel bacino del nostro mediterraneo, ma dalla
geniale tostatura che, irregolare, attribuisce alla pasta un gusto e
una consistenza particolare, unica e irresistibile.
Ideale
per la cottura risottata, la fregula si presta ad innumerevoli
preparazioni, eccola in una delle versioni più conosciute.
Ho
utilizzato il datterino giallo che attribuisce al piatto una lieve
colorazione gialla, come nella ricetta sarda che prevede lo
zafferano, e una fresca nota acidula che va a bilanciare la decisa e intrigante aromaticità "bruciata" della semola.Con questo post partecipo alla Giornata Mondiale della Pasta del Calendario del Cibo Italiano.
Per
2 persone
140
g di fregula
250
g di frutti di mare (erano in prevalenza telline)
80
g. di datterini gialli (circa 12)
1
spicchio d'aglio
olio
extravergine di oliva
mirto
La
fregula con i frutti di mare si cucina in un altro modo, è spiegato
nel Calendario.
Io
però avevo un condimento caldo, dovevo mantecare, così ho
modificato un po' la procedura. Del resto sono un'apprendista,
sperimento, imparo e chiedo venia :-)
I
frutti di mare vanno prima “spurgati” tenendoli in acqua
leggermente salata per qualche ora quindi sciacquati bene.
Fare
aprire i frutti di mare a fuoco vivace, coperto, in una padella nella
quale oltre ai frutti avrete unito mezzo bicchierino d'acqua.
Togliere
dal fuoco.
Raffreddare.
Sgusciare
i frutti di mare tenendone da parte alcuni col guscio, mettere da
parte.
Raccogliere
e filtrare l'acqua di cottura, mettere parte.
In
una capiente padella soffriggere aglio e olio, unire i pomodorini
precedentemente lavati e tagliati a spicchi, salare leggermente,
aromatizzare con qualche foglia di mirto.
Quando
i pomodorini sono quasi cotti unire i frutti di mare e la loro acqua.
Continuare la cottura ancora per qualche minuto. Il sugo deve essere
denso ma piuttosto fluido.
Nel
frattempo cuocere in abbondante acqua salata la fregula, scolare a
cottura mantenendola piuttosto soda.
Unire
la fregula al sugo, mantecandola a fuoco vivace. Regolare di sale.
Non
è stato necessario aggiungere l'acqua di cottura della fregula che
avevo tenuto da parte.
Decorare
con mirto e servire.