“Se
non paga del tuo vaso di dolce cotognata, volessi avere una scatola
di latta piena di cotognata soda, di quella a perfetti rettangoli, o
a forme di pasticcini, e tutta zucchero cristallino alla superficie,
di quella, insomma che nel tardo autunno fa venir l'acquolina in
bocca a chi sbircia nelle vetrine delle pasticcerie, ti basterà ...”
Ancora
una volta Petronilla con un linguaggio semplice, diretto, familiare
propone le ricette adatte alle necessità del momento.
Niente
ingredienti introvabili o piatti complicati e irraggiungibili, ma
ricette fattibili che rasserenano e, anche in tempi difficili, fanno
sognare ricordando che anche con pochi o pochissimi mezzi è
possibile ancora “ammanire una colazioncina od un pranzettino per
degnamente ospitare ... e far così molto bene figurare la casa del
marito, e tener ben alta la rispettabilità della famiglia”.
Pensiamo
a queste cotognate, solo mele e zucchero, e saper fare :-)
Una
prelibatezza possibile per far felice i propri bambini, inorgoglire
il maritino e, magari, stupire amichette e cognatine … “una
consolazione della quale potrà sempre godere ogni signora che non si
rifugga dallo spignattare parecchio”.
mele
cotogne
zucchero
Sistemare le
mele cotogne in una capiente pentola, coprirle appena appena di
acqua, cuocerle a fuoco moderato coperto fino a che la buccia non
inizia a screpolarsi. Scolare le mele cotogne, tagliarle a pezzi,
con un frullatore ad immersione ridurle in purea.
Sistemare la
polpa frullata in una pentola e farla bollire lentamente, mescolando
spesso, fino a che la polpa non sarà ben addensata.
Pesare la
polpa di mela così ottenuta.
Pesare
lo zucchero nella proporzione di 70 grammi di zucchero ogni 100
grammi di polpa, versarlo in una pentolina e coprirlo appena di
acqua, lasciarlo bollire per 2 o 3 minuti, unirlo alla polpa che
starà ancora lievemente bollendo e lasciare ancora bollire fino a
che una cucchiaiata della cotognata ricadrà in un sol pezzo dal
cucchiaio nella pentola.
Oliare
gli stampi, riempirli con la cotognata, attendere che raffreddi bene
(anche qualche giorno), capovolgerli.
“Se
non possiedi stampini, versar la marmellata in uno strato alto un
dito, su un asse, e ritagliarla in piccoli rettangoli prima che si
rassodi”
Rivestire
con zucchero semolato.
La
ricetta ovviamente è tratta da una “perlina” di Petronilla.