La
carabaccia è una tradizionale zuppa di cipolle fiorentina,
delicata, gustosa e salutare.
Si
tratta di un piatto antichissimo, risalente probabilmente al medioevo
se non addirittura all'epoca romana, dove era già consuetudine
cucinare le cipolle in zuppa.
La
prima testimonianza storica, in Toscana, di una zuppa di cipolle
denominata carabazada risale alla prima metà del XVI secolo nel
"Libro novo nel quale s'insegna a far d'ogni sorta di vivande"
di Cristoforo Messisburgo.
Il particolarissimo nome, carabazada, sembra derivare dal termine greco καραβος,
barca a forma di guscio, che nel tempo, è passato ad indicare, per somiglianza di forme, la zuppiera e,
in seguito, per traslazione il suo contenuto, la
zuppa che, con la denominazione, carabazada, era già nota nella delle corti
medicee in epoca rinascimentale e presente nei ricettari dell'epoca.
Quando
Caterina de' Medici, notoriamente amante della buona tavola, si
trasferì in Francia per sposare Enrico II, non volle separarsi dai
sapori della sua terra, e portò con sé, come seguito nuziale, dalla
Toscana a Parigi, pasticceri, cuochi e ….. persino un gelataio.
Così
arrivarono alla corte francese ancora legata ai canoni della cucina
medioevale, prelibatezze sconosciute, ricette che, divenute in breve
tempo popolari, furono rielaborate e arricchite dai cuochi francesi
ponendo così le basi della moderna cuisine française.
L'anatra
all'arancia, le crépes, le omelettes e perfino la besciamella
derivano dalle ricette toscane portate “in dote” in Francia da
Caterina de' Medici.
E
anche la semplice carabaccia ha dato vita a una “nobile”
discendenza francese: niente di meno che la celeberrima suope
d’oignon.
Così
un matrimonio regale ha determinato un connubio di cucine!
Ma
di questo e tanto altro ancora ci parlerà la nostra ambasciatrice
Tamara Giorgetti che, da toscana, ci spiegherà ancora molte altre
cose sulla carabaccia, il cibreo e sul ruolo di Caterina de' Medici
nella storia della cucina nell'articolo troviamo qui, e che vi invito a leggere.
Con
questo post partecipo alla Giornata Nazionale di Caterina de' Medici del Calendario del Cibo Italiano AIFB.
500
g. di cipolle bianche
100
g, di mandorle
1
spicchio d'aglio
olio
extra vergine di oliva
brodo
In
un capiente tegame far imbiondire uno spicchio di aglio in un
cucchiaio di olio. Aggiungere le cipolle sbucciate e tagliate a
fettine sottili, cuocere a fiamma dolce, per circa 20 minuti. Unire
le mandorle sbucciate e tritate, cuocere ancora per altri 20 – 25
minuti finché le cipolle non saranno ben cotte, aggiungendo,
se necessario, un po' di brodo caldo quanto basta per
ottenere una zuppa piuttosto densa, corposa.
Salare,
pepare, servire aggiungendo un filo di olio di oliva crudo.
La ricetta è presa qui
per il post mi sono documentata qui:
http://www.carabaccia.it/
http://www.menuturistico.com/2014/03/per-il-piatto-storico-la-carabaccia-di-leonardo.html
https://fr.wikipedia.org/wiki/Soupe_%C3%A0_l'oignon
http://www.wibo.it/mediawiki/index.php/Carabaccia
http://archive.is/7RcC
Leo Codacci, Le ricette di una regina, che ho consultato qui
E chi la conosceva questa deliziosa zuppa di cipolle... buonissima e da provare al più presto! A presto LA
RispondiEliminaCiao carissima Anna, bella foto, sono contenta che tu sia con noi oggi in questa giornata tutta dedicata alla storia di questa donna e di questi piatti molto legati alla sua figura, soprattutto il cibreo che lei amava...grazie ancora di esserci stata oggi...alla prossima
RispondiEliminaGalleggio in un brodo di giuggiole :-)
EliminaCome dico sempre il merito è di chi ha avuto la pazienza di spiegare, di insegnare ;-)
Grazie a te per l'ospitalità, un abbraccio, alla prossima :-)
Buonissima la carabaccia, grazie al calendario e a Caterina de Medici avremo un piatto in più da proporre nei nostri menu ;-). Ottima la tua versione!
RispondiEliminadeve essere saporitissima!
RispondiEliminabacioni simona:)
Un piatto prelibato, rinomato e regale direi ;-)
RispondiEliminaCipolla e mandorle per una zuppa gustosissima... che non conoscevo, grazie!!!!
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